25 aprile, Gemmato: «Declinare al presente i valori offerti dalla Liberazione» - TUTTE LE FOTO
Giornata di festa a Terlizzi con le celebrazioni per la Festa della Liberazione d'Italia
giovedì 26 aprile 2018
8.23
«Democrazia, libertà, unità, identità culturale: sono questi, oggi, i punti cardinali che ci fanno da guida lungo il nostro percorso di memoria collettiva, che deve avere come importantissimo obiettivo il concepimento di una memoria condivisa che possa rendere ancor più forte e coeso il popolo italiano». La memoria e i valori della Librazione da declinare al presente e al futuro sono stati i due temi portanti dell'intervento del sindaco Ninni Gemmato nel corso delle celebrazioni della Festa della Liberazione. Il consueto corteo istituzionale ieri mattina si è snodato per le vie del centro della città per rendere omaggio a Salvo D'Acquisto e alle due vittime terlizzesi delle Fosse Ardeatine don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo.
Presenti i rappresentanti delle forze armate, consiglieri e assessori comunali, associazioni d'arma e combattentistiche e l'on. Marcello Gemmato. Durante il percorso si è unita anche una delegazione dell'Anpi con uno striscione che recitava "Ora e sempre Resistenza".
Nel suo intervento il sindaco Gemmato ha fatto cenno alle «incertezze» legate all'attualità nazionale e internazionale: la crisi politica e i tentativi di formare un Governo, la guerra in Siria e il coinvolgimento di alcuni importanti partner europi. «
In questo clima di sospensione e incertezza, è cruciale mantenere le nostre scelte e i nostri atteggiamenti saldamente ancorati proprio a quei valori di giustizia, democrazia e libertà che sempre devono ispirare le nostre istituzioni e che trovano sintesi nelle leggi e nel Diritto internazionale. L'equilibrio, la serenità, la moderazione con le quali l'Italia sta vivendo e affrontando queste situazioni di incertezza dimostrano, una volta di più, come siano maturi e solidi quei valori di democrazia, libertà e legalità che ci tramanda la storia e che ormai appartengono al nostro presente, al presente di tutti».
«Lo sforzo che dobbiamo compiere -non solo il 25 aprile, ma ogni giorno» ha concluso il sindaco «è quello di declinare al presente i valori ereditati dalla Liberazione. L'esercizio della memoria che compiamo in questa giornata di festa deve oltrepassare il confine della ritualità e farsi sostanza: il corteo di oggi, la solennità con cui ascoltiamo e suoniamo insieme l'inno nazionale, il percorrere le vie della città con gli stendardi della nostra democrazia, il mettere insieme forze politiche, società civile e forze armate, devono essere non solo la celebrazione di un anniversario, quanto soprattutto la riaffermazione di uno stile, di un riscatto civile e patriottico, di un modus vivendi, individuale e collettivo, improntato alla libertà e alla legalità».
Presenti i rappresentanti delle forze armate, consiglieri e assessori comunali, associazioni d'arma e combattentistiche e l'on. Marcello Gemmato. Durante il percorso si è unita anche una delegazione dell'Anpi con uno striscione che recitava "Ora e sempre Resistenza".
Nel suo intervento il sindaco Gemmato ha fatto cenno alle «incertezze» legate all'attualità nazionale e internazionale: la crisi politica e i tentativi di formare un Governo, la guerra in Siria e il coinvolgimento di alcuni importanti partner europi. «
In questo clima di sospensione e incertezza, è cruciale mantenere le nostre scelte e i nostri atteggiamenti saldamente ancorati proprio a quei valori di giustizia, democrazia e libertà che sempre devono ispirare le nostre istituzioni e che trovano sintesi nelle leggi e nel Diritto internazionale. L'equilibrio, la serenità, la moderazione con le quali l'Italia sta vivendo e affrontando queste situazioni di incertezza dimostrano, una volta di più, come siano maturi e solidi quei valori di democrazia, libertà e legalità che ci tramanda la storia e che ormai appartengono al nostro presente, al presente di tutti».
«Lo sforzo che dobbiamo compiere -non solo il 25 aprile, ma ogni giorno» ha concluso il sindaco «è quello di declinare al presente i valori ereditati dalla Liberazione. L'esercizio della memoria che compiamo in questa giornata di festa deve oltrepassare il confine della ritualità e farsi sostanza: il corteo di oggi, la solennità con cui ascoltiamo e suoniamo insieme l'inno nazionale, il percorrere le vie della città con gli stendardi della nostra democrazia, il mettere insieme forze politiche, società civile e forze armate, devono essere non solo la celebrazione di un anniversario, quanto soprattutto la riaffermazione di uno stile, di un riscatto civile e patriottico, di un modus vivendi, individuale e collettivo, improntato alla libertà e alla legalità».