Terlizzi zona protetta (FOTO)
Il silenzio per le strade, la chiusura di bar e ristoranti alle 18.00. La città dei fiori rispetta le norme governative sul Coronavirus
mercoledì 11 marzo 2020
9.12
Allo scoccare delle 18.00, orario fissato per la chiusura di bar, ristoranti ed altri esercizi commerciali, in ossequio al DPCM 9 marzo 2020, Terlizzi si presentava inevitabilmente come vedete in foto: semi-deserta.
All'indomani dell'estensione a Zona Protetta all'intera Italia, abbiamo passeggiato rigidamente in solitaria per le zone centrali, che solitamente sono molto più affollate nelle ore serali. La nostra passeggiata ieri, 10 marzo, è iniziata dai piedi della Torre Normanna in piazza Cavour, per poi proseguire su corso Vittorio Emanuele II e viale Roma, per poi affacciarci nella zona del 'PalaFiori', ovviamente chiuso come tutta l'impiantistica sportiva della nazione.
Impossibile, come è giusto fosse per prevenire ogni contagio, non notare l'atmosfera surreale, ovattata, sospesa in un tempo senza tempo. Nello spazio antistante il palazzetto le giostrine e i giardini erano deserti. Nessun bimbo fuori, nessuna mamma a vigilare.
Proseguendo per le vie della città siamo risaliti per viale dei Garofani per proseguire verso piazza Amendolagine, prima di imboccare nuovamente viale Roma, ancora corso Vittorio Emanuele II, ripassando per piazza Cavour e piazza IV Novembre. D'impatto le tante luci spente e i bar chiusi come da decreto. Impatto visivo e d'animo, pur sapendo quanto questo quadro desolante sia più che mai necessario.
Dopo essere stati nella piazza centrale, abbiamo infine percorso corso Dante e corso Garibaldi, per poi imboccare corso Umberto I e rientrare inconsuetamente alle ore 20.30. Senza nessun rischio, avendo incontrato rarissimi passanti, alcuni dei quali anche con mascherine (non necessarie se non si è raffreddati, lo ricordiamo) e tutti a debita distanza gli uni dagli altri, tranne qualche anziano.
Terlizzi è questa, città nella lunga e grandissima zona protetta italiana. Terlizzi deve essere questa ai tempi del Coronavirus, nella lunga notte della nostra Repubblica, in attesa che torni a splendere il sole.
Nelle nostre foto proviamo a farvi rivivere quell'atmosfera invitandovi a proseguire in questo comportamento virtuoso.
All'indomani dell'estensione a Zona Protetta all'intera Italia, abbiamo passeggiato rigidamente in solitaria per le zone centrali, che solitamente sono molto più affollate nelle ore serali. La nostra passeggiata ieri, 10 marzo, è iniziata dai piedi della Torre Normanna in piazza Cavour, per poi proseguire su corso Vittorio Emanuele II e viale Roma, per poi affacciarci nella zona del 'PalaFiori', ovviamente chiuso come tutta l'impiantistica sportiva della nazione.
Impossibile, come è giusto fosse per prevenire ogni contagio, non notare l'atmosfera surreale, ovattata, sospesa in un tempo senza tempo. Nello spazio antistante il palazzetto le giostrine e i giardini erano deserti. Nessun bimbo fuori, nessuna mamma a vigilare.
Proseguendo per le vie della città siamo risaliti per viale dei Garofani per proseguire verso piazza Amendolagine, prima di imboccare nuovamente viale Roma, ancora corso Vittorio Emanuele II, ripassando per piazza Cavour e piazza IV Novembre. D'impatto le tante luci spente e i bar chiusi come da decreto. Impatto visivo e d'animo, pur sapendo quanto questo quadro desolante sia più che mai necessario.
Dopo essere stati nella piazza centrale, abbiamo infine percorso corso Dante e corso Garibaldi, per poi imboccare corso Umberto I e rientrare inconsuetamente alle ore 20.30. Senza nessun rischio, avendo incontrato rarissimi passanti, alcuni dei quali anche con mascherine (non necessarie se non si è raffreddati, lo ricordiamo) e tutti a debita distanza gli uni dagli altri, tranne qualche anziano.
Terlizzi è questa, città nella lunga e grandissima zona protetta italiana. Terlizzi deve essere questa ai tempi del Coronavirus, nella lunga notte della nostra Repubblica, in attesa che torni a splendere il sole.
Nelle nostre foto proviamo a farvi rivivere quell'atmosfera invitandovi a proseguire in questo comportamento virtuoso.