Stemma Terlizzi sulla rotatoria, la posizione di Confartigianato
«Ignorata la secolare tradizione della città di Terlizzi»
mercoledì 31 ottobre 2018
15.59
Sulla vicenda dello stemma del Comune di Terlizzi riportiamo la posizione della Confartigianato di Terlizzi:
Avere un potenziale, delle peculiarità distintive, una tradizione secolare alle spalle e non valorizzarli, è senza ombra di dubbio un grave errore. Se a commetterlo è l'Amministrazione comunale della città, che piuttosto che promuovere un comparto lo 'umilia' acquisendo altrove un prodotto che simula quello locale, senza neppure lontanamente avvicinarsi al suo pregio, allora c'è qualcosa che non funziona.
Ebbene sì, la Confartigianato di Terlizzi evidenzia, con rammarico, la scelta dell'Amministrazione comunale, di aver commissionato una stele rappresentativa dello stemma civico ad una azienda di ceramica di Barletta, ignorando, di fatto, la secolare tradizione della città di Terlizzi. Non esistono errori né scuse plausibili. Non stiamo parlando di un prodotto ignoto, motivo per cui nessuno ha pensato di coinvolgere i ceramisti locali.
La ceramica di Terlizzi è esportata in tutto il mondo. Ha alle spalle una storia ultracentenaria. E' al passo con i tempi. Dall'Europa in America l'olio pugliese è venduto nelle magnifiche ampolle di ceramica terlizzese. Evidentemente tutto questo sfugge all'Amministrazione comunale, che troppo presa dalle sue beghe interne, poco si dedica ad incontrare le associazioni di categoria, per conoscere le problematiche delle stesse e valorizzare quelli che sono i punti di forza.
Oggi arrivano le scuse del primo cittadino, che immagina di spostare lo stemma in ceramica realizzato da maestranze Barletta, altrove.
Ebbene, i problemi non si aggirano si risolvono. La leggerezza con cui si vuol licenziare l'accaduto, non è accettabile. L'artigianato unitamente all'agricoltura è il motore pulsante dell'economia cittadina, ignorarne le potenzialità significa amministrare con le bende agli occhi.
La Confartigianato non avrebbe nessun problema a far realizzare ai ceramisti locali, a titolo gratuito, lo stemma in questione. La categoria prima, la storia, la tradizione poi, non possono in alcun modo essere ignorate da un'Amministrazione, che ha il preciso compito di valorizzare la città, attraverso tutte le maestranze e professionalità presenti; qualora queste non siano sufficientemente adeguate, l'Amministrazione ha tutto il diritto di rivolgersi altrove, ma a nostro avviso non è così per il settore ceramicolo.
Non stiamo qui a discutere di marketing, ma di storia centenaria, tradizione consolidata, capacità riconosciute anche all'estero.
Con grande orgoglio ricordiamo che il maestro Riccardo Muti si rivolge ai ceramisti terlizzesi per la realizzazione di manufatti commemorativi, che vengono donati nelle più prestigiose rassegne musicali.
Avere un potenziale, delle peculiarità distintive, una tradizione secolare alle spalle e non valorizzarli, è senza ombra di dubbio un grave errore. Se a commetterlo è l'Amministrazione comunale della città, che piuttosto che promuovere un comparto lo 'umilia' acquisendo altrove un prodotto che simula quello locale, senza neppure lontanamente avvicinarsi al suo pregio, allora c'è qualcosa che non funziona.
Ebbene sì, la Confartigianato di Terlizzi evidenzia, con rammarico, la scelta dell'Amministrazione comunale, di aver commissionato una stele rappresentativa dello stemma civico ad una azienda di ceramica di Barletta, ignorando, di fatto, la secolare tradizione della città di Terlizzi. Non esistono errori né scuse plausibili. Non stiamo parlando di un prodotto ignoto, motivo per cui nessuno ha pensato di coinvolgere i ceramisti locali.
La ceramica di Terlizzi è esportata in tutto il mondo. Ha alle spalle una storia ultracentenaria. E' al passo con i tempi. Dall'Europa in America l'olio pugliese è venduto nelle magnifiche ampolle di ceramica terlizzese. Evidentemente tutto questo sfugge all'Amministrazione comunale, che troppo presa dalle sue beghe interne, poco si dedica ad incontrare le associazioni di categoria, per conoscere le problematiche delle stesse e valorizzare quelli che sono i punti di forza.
Oggi arrivano le scuse del primo cittadino, che immagina di spostare lo stemma in ceramica realizzato da maestranze Barletta, altrove.
Ebbene, i problemi non si aggirano si risolvono. La leggerezza con cui si vuol licenziare l'accaduto, non è accettabile. L'artigianato unitamente all'agricoltura è il motore pulsante dell'economia cittadina, ignorarne le potenzialità significa amministrare con le bende agli occhi.
La Confartigianato non avrebbe nessun problema a far realizzare ai ceramisti locali, a titolo gratuito, lo stemma in questione. La categoria prima, la storia, la tradizione poi, non possono in alcun modo essere ignorate da un'Amministrazione, che ha il preciso compito di valorizzare la città, attraverso tutte le maestranze e professionalità presenti; qualora queste non siano sufficientemente adeguate, l'Amministrazione ha tutto il diritto di rivolgersi altrove, ma a nostro avviso non è così per il settore ceramicolo.
Non stiamo qui a discutere di marketing, ma di storia centenaria, tradizione consolidata, capacità riconosciute anche all'estero.
Con grande orgoglio ricordiamo che il maestro Riccardo Muti si rivolge ai ceramisti terlizzesi per la realizzazione di manufatti commemorativi, che vengono donati nelle più prestigiose rassegne musicali.