A Terlizzi la commemorazione dei defunti e la sagra della Quartecèdde – Il programma
L’invito del parroco dell’Immacolata don Gianni Rafanelli a partecipare
martedì 29 ottobre 2024
06.30
Nel calendario tradizionale della comunità terlizzese assume particolare rilievo la celebrazione del 2 novembre, giorno dedicato ai defunti. Una giornata sempre carica di significato e memoria, intorno alla quale ci si riunisce nel ricordo di quanti ci hanno lasciato ma che sentiamo vicini nella nostra quotidianità.
Un'antichissima usanza vuole che a Terlizzi, proprio in quella data, si mangi una sorta di pane affusolato che la tradizione orale ha tramandato nel corso dei secoli con il nome di Quartecèdde. L'origine di questa tradizione contadina si perde nei secoli, sostanziale è l'utilizzo della ricotta forte, che per similitudine di consistenza e colore, ricorda la calce, metodo antichissimo utilizzato per disinfettare in occasione della sepoltura dei defunti.
L'usanza è giunta a noi e continua ancora oggi a rinsaldare i legami tra generazioni e riannodare i fili della nostra storia. Per far sì che queste straordinarie opere di fede e di arte continuino a essere adeguatamente valorizzate, la parrocchia dell'Immacolata guidata da don Gianni Rafanelli, ha organizzato anche per questa edizione, la sagra della Quartecèdde. Di seguito l'intero programma della giornata.
Sabato 2 novembre: Commemorazione cittadina dei defunti
Sante messe: ore 8.30, ore 18.30, a seguire benedizione della Croce in piazza Plebiscito. Nella stessa piazza alle 19:30 ci sarà la sagra della Quartecèdde, con intrattenimento musicale con il gruppo "Tanto pe cantà", composto da Vittorio De Sario chitarra e voce, Mario de Chirico sax, chitarra classica e voce, Alessio Paparella percussioni.
Sabato 9 novembre ore 17.00: ritrovo presso la chiesa dell'Immacolata con processione al Cimitero.
«Le sagre sono una tradizione che accomuna tutta l'Italia. Associate oggi a un'idea di svago, al turismo e alla gastronomia locale, hanno origini antichissime legate alla sfera religiosa - Sono le parole del parroco don Gianni rivolte alla comunità, con l'invito a partecipare - Non dobbiamo dimenticare che la parola "sagra" deriva dal latino "sacrum", sacro. Con il tempo hanno assunto connotazioni ispirate dalla vita contadina: ad esempio la celebrazione del raccolto, o della bella stagione. Da queste usanze sono nate molte sagre odierne, legate ai tanti prodotti tipici delle regioni italiane.
La sagra della Quartcèdde è segno esterno, visibile, del culto verso i defunti. La parrocchia Immacolata, già chiesa del Purgatorio, attraverso incontri, celebrazioni, sagra, processione al cimitero vuole ricordare quell'antico adagio del memento mori, ma soprattutto il legame tra i vivi e coloro che ci hanno preceduto», è stata la sua conclusione.
Partecipare è condivisione, ed è un modo per riscoprire il nostro patrimonio materiale e immateriale, i luoghi d'arte e di fede, unitamente alle specialità enogastronomiche.
Un'antichissima usanza vuole che a Terlizzi, proprio in quella data, si mangi una sorta di pane affusolato che la tradizione orale ha tramandato nel corso dei secoli con il nome di Quartecèdde. L'origine di questa tradizione contadina si perde nei secoli, sostanziale è l'utilizzo della ricotta forte, che per similitudine di consistenza e colore, ricorda la calce, metodo antichissimo utilizzato per disinfettare in occasione della sepoltura dei defunti.
L'usanza è giunta a noi e continua ancora oggi a rinsaldare i legami tra generazioni e riannodare i fili della nostra storia. Per far sì che queste straordinarie opere di fede e di arte continuino a essere adeguatamente valorizzate, la parrocchia dell'Immacolata guidata da don Gianni Rafanelli, ha organizzato anche per questa edizione, la sagra della Quartecèdde. Di seguito l'intero programma della giornata.
Sabato 2 novembre: Commemorazione cittadina dei defunti
Sante messe: ore 8.30, ore 18.30, a seguire benedizione della Croce in piazza Plebiscito. Nella stessa piazza alle 19:30 ci sarà la sagra della Quartecèdde, con intrattenimento musicale con il gruppo "Tanto pe cantà", composto da Vittorio De Sario chitarra e voce, Mario de Chirico sax, chitarra classica e voce, Alessio Paparella percussioni.
Sabato 9 novembre ore 17.00: ritrovo presso la chiesa dell'Immacolata con processione al Cimitero.
«Le sagre sono una tradizione che accomuna tutta l'Italia. Associate oggi a un'idea di svago, al turismo e alla gastronomia locale, hanno origini antichissime legate alla sfera religiosa - Sono le parole del parroco don Gianni rivolte alla comunità, con l'invito a partecipare - Non dobbiamo dimenticare che la parola "sagra" deriva dal latino "sacrum", sacro. Con il tempo hanno assunto connotazioni ispirate dalla vita contadina: ad esempio la celebrazione del raccolto, o della bella stagione. Da queste usanze sono nate molte sagre odierne, legate ai tanti prodotti tipici delle regioni italiane.
La sagra della Quartcèdde è segno esterno, visibile, del culto verso i defunti. La parrocchia Immacolata, già chiesa del Purgatorio, attraverso incontri, celebrazioni, sagra, processione al cimitero vuole ricordare quell'antico adagio del memento mori, ma soprattutto il legame tra i vivi e coloro che ci hanno preceduto», è stata la sua conclusione.
Partecipare è condivisione, ed è un modo per riscoprire il nostro patrimonio materiale e immateriale, i luoghi d'arte e di fede, unitamente alle specialità enogastronomiche.