A Terlizzi nascerà una Cittadella dell'Agricoltura
Lo ha annunciato il sindaco Gemmato: «Abbiamo già individuato il suolo per quello che sarà un polo agricolo a 360 gradi»
mercoledì 25 febbraio 2015
7.45
Tra le domande poste a Sindaco, dirigente e assessori (presenti i due delegati rispettivamente all'agricoltura e attività produttive, Raffaele Cataldi, e alla cultura e turismo, Marina Cagnetta) quella sui voucher-lavoro. L'Amministrazione ha, infatti, stanziato 30 mila euro per due progetti da retribuire col sistema dei 'buoni-lavoro'. La domanda degli intervenuti ha riguardato soprattutto l'aspetto tecnico relativo alle modalità con cui avverranno le chiamate dei candidati ammessi all'uno o all'altro progetto. A rispondere è stato l'architetto Gianferrini, responsabile del settore, che ha fatto sapere che tutto si svolgerà secondo massima trasparenza e che elenco degli ammessi è già affisso all'Albo pretorio, così come pubblico è il successivo atto che rende note le linee di indirizzo finalizzate all'attivazione delle forme di lavoro in questione. "Inoltre,- ha aggiunto il Sindaco, Ninni Gemmato,- il rapporto con i soggetti che presteranno ore lavorative per l'Ente sarà contrattualizzato".
Quindi, la domanda di un operatore agricolo che ha chiesto se, oltre all'area già prevista per l'artigianato e a quella dedicata alla floricoltura, è in previsione dell'Amministrazione la realizzazione di uno spazio ad hoc per il terzo grande 'motore' dell'economia cittadina, l'agricoltura. Sempre sul tema 'attività produttive', l'interrogativo sull'esistenza di un bilancio del Mercato dei Fiori, che ne mostri analiticamente entrate e uscite.
"Non è cosa recentissima né celata il progetto di questa Amministrazione di realizzare una Cittadella dell'Agricoltura- la risposta del Primo Cittadino- Abbiamo già individuato il suolo per quello che sarà un polo agricolo a 360 gradi. Si tratta di progetto ambizioso, certo, e da realizzarsi anche tramite accesso a finanziamenti comunitari, ma, una volta ultimato, sarà il primo centro- servizi a uso e consumo degli addetti ai lavori in tutto il circondario. Per quanto riguarda, invece, il mercato dei fiori, esiste sia il dato previsionale che quello consuntivo ed il bilancio è insito nel bilancio globale che comprende tutte le entrate e uscite dell'Ente".
Ancora, le questioni sollevate hanno interessato soprattutto la biblioteca comunale, con domande sul funzionamento dei prestiti telematici dei libri e sul recupero degli stessi, specie a fronte di alcune situazioni per cui alcuni libri che risultano nelle disponibilità degli utenti in realtà non lo sono, perché ancora non rientrati dal prestito. A rispondere, quindi, è intervenuto direttamente Vito Bernardi, direttore della biblioteca cittadina che ha spiegato: "Parliamo di una vera e propria istituzione cittadina che annualmente conta oltre 4000 prestiti e che, ogni giorno, ospita dalle 50 alle 60 unità che usano i nostri spazi per studiare, leggere, informarsi. Per i prestiti abbiamo delle direttive specifiche: ad esempio, come avviene in ogni biblioteca d'Italia, sono indisponibili quei tomi di cui si possiede una sola copia, che è possibile cedere solo per consultazione, così come regole dettagliate esistono per i tempi dei prestiti, superati i quali io e la collega svolgiamo un vero e proprio lavoro di 'recall' dell'utente che non ha ancora provveduto alla restituzione. Al di là di ciò, cerchiamo sempre di andare incontro al cittadino e di facilitare il più possibile l'acquisizione di libri perché credo fortemente nel potere della cultura per riscattare una Comunità. Con questi numeri, è fisiologico il dato di qualche utente indisciplinato che non rispetta i termini prescritti. Tuttavia, grazie alla registrazione dei dati anagrafici e dei contatti telefonici di chiunque porta via un testo, riusciamo a 'non perdere di vista' il materiale della biblioteca".
Sull'argomento è intervenuta anche l'assessore Cagnetta: "Voglio ricordare che in un ufficio che fa questi numeri lavorano solo due persone che riescono, grazie alla loro passione, a portare avanti tutto un lavoro che non si vede ma posso assicurare che c'è. Non dimentichiamo, inoltre, che l'ottimo funzionamento della nostra biblioteca è valso l'inserimento nel progetto SAC nord-barese ofantino che mira a trasformare il sistema culturale e ambientale del territorio in un volano di sviluppo locale
Quindi, la domanda di un operatore agricolo che ha chiesto se, oltre all'area già prevista per l'artigianato e a quella dedicata alla floricoltura, è in previsione dell'Amministrazione la realizzazione di uno spazio ad hoc per il terzo grande 'motore' dell'economia cittadina, l'agricoltura. Sempre sul tema 'attività produttive', l'interrogativo sull'esistenza di un bilancio del Mercato dei Fiori, che ne mostri analiticamente entrate e uscite.
"Non è cosa recentissima né celata il progetto di questa Amministrazione di realizzare una Cittadella dell'Agricoltura- la risposta del Primo Cittadino- Abbiamo già individuato il suolo per quello che sarà un polo agricolo a 360 gradi. Si tratta di progetto ambizioso, certo, e da realizzarsi anche tramite accesso a finanziamenti comunitari, ma, una volta ultimato, sarà il primo centro- servizi a uso e consumo degli addetti ai lavori in tutto il circondario. Per quanto riguarda, invece, il mercato dei fiori, esiste sia il dato previsionale che quello consuntivo ed il bilancio è insito nel bilancio globale che comprende tutte le entrate e uscite dell'Ente".
Ancora, le questioni sollevate hanno interessato soprattutto la biblioteca comunale, con domande sul funzionamento dei prestiti telematici dei libri e sul recupero degli stessi, specie a fronte di alcune situazioni per cui alcuni libri che risultano nelle disponibilità degli utenti in realtà non lo sono, perché ancora non rientrati dal prestito. A rispondere, quindi, è intervenuto direttamente Vito Bernardi, direttore della biblioteca cittadina che ha spiegato: "Parliamo di una vera e propria istituzione cittadina che annualmente conta oltre 4000 prestiti e che, ogni giorno, ospita dalle 50 alle 60 unità che usano i nostri spazi per studiare, leggere, informarsi. Per i prestiti abbiamo delle direttive specifiche: ad esempio, come avviene in ogni biblioteca d'Italia, sono indisponibili quei tomi di cui si possiede una sola copia, che è possibile cedere solo per consultazione, così come regole dettagliate esistono per i tempi dei prestiti, superati i quali io e la collega svolgiamo un vero e proprio lavoro di 'recall' dell'utente che non ha ancora provveduto alla restituzione. Al di là di ciò, cerchiamo sempre di andare incontro al cittadino e di facilitare il più possibile l'acquisizione di libri perché credo fortemente nel potere della cultura per riscattare una Comunità. Con questi numeri, è fisiologico il dato di qualche utente indisciplinato che non rispetta i termini prescritti. Tuttavia, grazie alla registrazione dei dati anagrafici e dei contatti telefonici di chiunque porta via un testo, riusciamo a 'non perdere di vista' il materiale della biblioteca".
Sull'argomento è intervenuta anche l'assessore Cagnetta: "Voglio ricordare che in un ufficio che fa questi numeri lavorano solo due persone che riescono, grazie alla loro passione, a portare avanti tutto un lavoro che non si vede ma posso assicurare che c'è. Non dimentichiamo, inoltre, che l'ottimo funzionamento della nostra biblioteca è valso l'inserimento nel progetto SAC nord-barese ofantino che mira a trasformare il sistema culturale e ambientale del territorio in un volano di sviluppo locale