A Terlizzi tavolo permanente per l'accoglienza dei lavoratori stagionali

Nota congiunta delle forze di maggioranza

mercoledì 4 settembre 2024 05.00
A cura di Nicoló Marino Ceci
A suggellare la fine dell'estate c'è l'approssimarsi della febbrile stagione dei raccolti: un momento delicatissimo per l'economia della nostra città per via del rapido avvicendarsi della vendemmia e della campagna olivicola.
Con cadenza eupnoica si avvicina la consueta emergenza relativa all'accoglienza dei tanti lavoratori stagionali che tornano a popolare le nostre campagne.
A fare il punto della situazione a riguardo, c'è una nota congiunta a firma delle sigle partitiche Partito Democratico, Terlizzi con Michelangelo, La Corrente, Liberi e indipendenti Terlizzi, Terlizzi Democratica e Città Civile.

«L'arrivo di numerosi lavoratori per la campagna olivicola rappresenta da più di vent'anni un fenomeno del nostro territorio e per la prima volta un'amministrazione comunale sta provando ad affrontarlo non come una emergenza, ma come un dato strutturale. [...] E' stato costituito un tavolo di concertazione e programmazione a cui hanno aderito 17 soggetti collettivi un gruppo di lavoro che si incontra costantemente già da questa primavera [e che] anzi [...] non ha mai smesso di incontrarsi dalla campagna olivicola passata».

E ancora: «In questi due anni abbiamo garantito un livello minimo di accoglienza abitativa e stiamo lavorando perchè anche quest'anno possa essere confermato, anzi ampliato con un aumento di posti letto" e attraverso una serie di servizi collaterali come ad esempio "lo sportello medico e la presenza di mediatori linguistici e culturali, mai sperimentati prima».

E quindi, sottolineano gli autori del pubblico manifesto dal titolo "Terlizzi accogliente": «insieme alla Regione Puglia, ai sindacati e alle organizzazioni datoriali, all'Ispettorato del Lavoro, agli enti del terzo settore, alle istituzioni religiose e parrocchie, alle associazioni di volontariato diffuso, l'amministrazione comunale vuole lavorare per costruire una città accogliente».

E concludono con un auspicio: «la strada per gestire questo fenomeno, che ha implicazioni di tipo economico-sociale, logistico e culturale, non può che essere collettiva e partecipata sia all'interno dell'amministrazione, che della città.
[...] Il nostro sguardo è rivolto al futuro e intendiamo continuare il dialogo serrato con tutti gli attori coinvolti con l'obiettivo di realizzare nel medio - lungo periodo un sistema integrato, flessibile e differenziato di accoglienza, immaginando un sistema di prima, ma anche di seconda accoglienza».