Adeguamento scuole a norme anti-Covid: le opposizioni pressano l'Amministrazione di Terlizzi
Oggi, 3 luglio, scade un avviso pubblico. I Consiglieri di minoranza spingono affinché il Comune vi partecipi
venerdì 3 luglio 2020
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Scade quest'oggi, 3 luglio, un avviso pubblico (il 13194 del 24 giugno scorso) del Ministero della Pubblica Istruzione, relativo al PON scuola per il periodo 2014/2020, a cui è possibile candidarsi per ottenere fondi utili per l'adeguamento funzionale degli spazi scolastici alle norme anti-Covid.
Un avviso, da 330 milioni complessivi, a cui non ha ancora partecipato il Comune di Terlizzi (nei giorni scorsi c'era stato l'incontro tra il primo cittadino ed i dirigenti scolastici, ndr) e che invece le opposizioni vorrebbero fosse fonte di risorse utili per ripartire a settembre in totale sicurezza.
Per questo, nella giornata di mercoledì 1° luglio, nonostante in Consiglio comunale non vi fosse il numero legale per le assenze tra i banchi della maggioranza, tutti i Consiglieri di opposizione hanno presentato un ordine del giorno aggiuntivo in cui chiedono che l'Amministrazione si adoperi in queste ore per partecipare a quel bando.
«La misura del cattivo governo della nostra città - si legge sulla pagina Facebook de La Corrente - è plasticamente rappresentata dal fatto che per poter partecipare ad un bando pubblico utilissimo per adeguare e adattare le scuole alla riapertura post Covid si è costretti a inviare PEC, interpellanze scritte e addirittura Ordini del Giorno aggiuntivi in Consiglio Comunale».
Nell'inevitabile gioco delle parti, da La Corrente ironizzano sull'assenza del numero legale in Aula e lanciano un auspicio ed una stoccata alla Giunta Gemmato: «Speriamo - scrivono ancora -, per il bene di tutti, che, entro domani, Terlizzi partecipi a questo bando e restituisca ai nostri piccoli e agli addetti ai lavori scuole sicure, salubri ed accoglienti. Certo sarebbe stato utile coinvolgere le Istituzioni scolastiche e perché no le rappresentanze delle famiglie per disegnare le soluzioni. Ma tant'è...quella è questione di stile e a Terlizzi si vivacchia», la loro conclusione sarcastica.
Un avviso, da 330 milioni complessivi, a cui non ha ancora partecipato il Comune di Terlizzi (nei giorni scorsi c'era stato l'incontro tra il primo cittadino ed i dirigenti scolastici, ndr) e che invece le opposizioni vorrebbero fosse fonte di risorse utili per ripartire a settembre in totale sicurezza.
Per questo, nella giornata di mercoledì 1° luglio, nonostante in Consiglio comunale non vi fosse il numero legale per le assenze tra i banchi della maggioranza, tutti i Consiglieri di opposizione hanno presentato un ordine del giorno aggiuntivo in cui chiedono che l'Amministrazione si adoperi in queste ore per partecipare a quel bando.
«La misura del cattivo governo della nostra città - si legge sulla pagina Facebook de La Corrente - è plasticamente rappresentata dal fatto che per poter partecipare ad un bando pubblico utilissimo per adeguare e adattare le scuole alla riapertura post Covid si è costretti a inviare PEC, interpellanze scritte e addirittura Ordini del Giorno aggiuntivi in Consiglio Comunale».
Nell'inevitabile gioco delle parti, da La Corrente ironizzano sull'assenza del numero legale in Aula e lanciano un auspicio ed una stoccata alla Giunta Gemmato: «Speriamo - scrivono ancora -, per il bene di tutti, che, entro domani, Terlizzi partecipi a questo bando e restituisca ai nostri piccoli e agli addetti ai lavori scuole sicure, salubri ed accoglienti. Certo sarebbe stato utile coinvolgere le Istituzioni scolastiche e perché no le rappresentanze delle famiglie per disegnare le soluzioni. Ma tant'è...quella è questione di stile e a Terlizzi si vivacchia», la loro conclusione sarcastica.