Ragazzo aggredito per 10 euro, la sua testimonianza a TerlizziViva
“Gli anziani avranno capito cosa stava succedendo ma non credo avessero la voglia di reagire”
giovedì 3 settembre 2015
13.32
"Sono stati cinque uomini bianchi sulla trentina ad averci aggredito verbalmente e fisicamente in via Poerio". Così racconta a Terlizziviva D.B., il ragazzo adolescente che ieri ha subito una nefasta disavventura, insieme al suo amico di Trinitapoli. "Il presunto capo del gruppo era bruno, alto circa 1.75 metri, con capelli rasati sui lati. Un altro era sicuramente sul biondo. Sono pronto a sporgere denuncia perché chi di competenza possa rintracciarli."
"L'aggressore con cui sono venuto in contatto era palesemente terlizzese", aggiunge D.B. I toni minacciosi sono stati accompagnati da gesti fortemente intimidatori. Si è avvicinato con fare spavaldo avvinghiando il braccio al collo del nostro concittadino. Lo ha invitato a seguirlo in modo bieco e astioso pronunciando più volte, in vernacolo, la frase "Ehi tu vieni con me". D.B. spaventato e inerme di fronte a cotanta tracotanza, cercava di mostrare la sua 'innocenza' limitandosi a dire "io non ho fatto niente".
"La sua faccia era davvero quella di uno che voleva farsi da sé una vendetta privata" commenta D.B. che ha perfino pensato che ci fosse stato uno scambio di persona, tanto era la paura di poter subire ignobili violenze. "All'inizio ho creduto che qualche altro ragazzo avesse avuto contatti precedenti con quest'uomo e avesse fatto qualcosa che non avrebbe dovuto commettere; ho finanche immaginato che avesse confuso quel ragazzo con me. Ho temuto il peggio, pensavo che le mie frasi non sarebbero servite a niente e che mi avrebbe colpito."
I due ragazzi, vittime di un episodio così increscioso, sono stati accerchiati per un misero bottino di 10 euro. D.B. ripeteva di non poter consegnar loro nulla, perché sprovvisto di denaro; il suo amico di Trinitapoli diceva di essere in possesso solo di una 5 euro, necessaria per pagare il biglietto per tornare a casa. Tuttavia, l'aggressore non contento di quanto riferito, ha sfilato il portafoglio dalla tasca del giovane trinitapolese trovandovi 10 Euro, invece che 5. Il brutto ceffo si è quindi "irritato ancora di più" per avergli fornito una informazione non corretta: "tirandolo per la maglia con aria minacciosa, gli ha strappato gli occhiali dal viso e ha insistito fino a quando il mio amico non è scoppiato a piangere."
Davvero sconcertante è che nessuna delle persone presenti in via Poerio li abbia soccorsi, neanche con una chiamata ai carabinieri. "C'erano anziani seduti fuori ad un pianterreno, gente che entrava ed usciva dal negozio ed auto che percorrevano la strada. Insomma c'era un bel traffico". La prepotenza dei malviventi non si è arrestata dinanzi al fatto che ci potessero essere testimoni oculari, quasi che atti di tal genere appartengano ad una consueta normalità. "Gli anziani sicuramente avranno capito qualcosa ma non credo avessero la voglia di reagire", aggiunge D.B., "sembrava quasi che fossero abituati a scene del genere; i passanti guardavano ma non rallentavano la marcia. Inoltre ogni volta che qualcuno era nelle vicinanze, il nostro arrogante interlocutore moderava i toni simulando una discussione."
E nemmeno il gestore del negozio di alimentari, presso cui il trinitapolese ha tentato invano di trovare rifugio, ha avuto il coraggio di avvertire le forze dell'ordine: "il gestore del negozio credo gli abbia fatto capire che non gli interessava intromettersi in questioni del genere. Infatti, il mio amico è stato circondato dalla banda di correi: uno di loro gli ha tirato una lattina piena di bibita sul volto. In qualche modo, però fortunatamente, il mio amico è riuscito a liberarsi e a scappare".
"È difficile, dunque, distinguere chi siano i veri colpevoli, tra coloro che hanno materialmente aggredito e coloro che hanno omesso di dare soccorso. Sono davvero costernato per quanto accaduto: ieri sera siamo stati vittime della delinquenza più torva e della vigliaccheria più vile che possa esserci".
"L'aggressore con cui sono venuto in contatto era palesemente terlizzese", aggiunge D.B. I toni minacciosi sono stati accompagnati da gesti fortemente intimidatori. Si è avvicinato con fare spavaldo avvinghiando il braccio al collo del nostro concittadino. Lo ha invitato a seguirlo in modo bieco e astioso pronunciando più volte, in vernacolo, la frase "Ehi tu vieni con me". D.B. spaventato e inerme di fronte a cotanta tracotanza, cercava di mostrare la sua 'innocenza' limitandosi a dire "io non ho fatto niente".
"La sua faccia era davvero quella di uno che voleva farsi da sé una vendetta privata" commenta D.B. che ha perfino pensato che ci fosse stato uno scambio di persona, tanto era la paura di poter subire ignobili violenze. "All'inizio ho creduto che qualche altro ragazzo avesse avuto contatti precedenti con quest'uomo e avesse fatto qualcosa che non avrebbe dovuto commettere; ho finanche immaginato che avesse confuso quel ragazzo con me. Ho temuto il peggio, pensavo che le mie frasi non sarebbero servite a niente e che mi avrebbe colpito."
I due ragazzi, vittime di un episodio così increscioso, sono stati accerchiati per un misero bottino di 10 euro. D.B. ripeteva di non poter consegnar loro nulla, perché sprovvisto di denaro; il suo amico di Trinitapoli diceva di essere in possesso solo di una 5 euro, necessaria per pagare il biglietto per tornare a casa. Tuttavia, l'aggressore non contento di quanto riferito, ha sfilato il portafoglio dalla tasca del giovane trinitapolese trovandovi 10 Euro, invece che 5. Il brutto ceffo si è quindi "irritato ancora di più" per avergli fornito una informazione non corretta: "tirandolo per la maglia con aria minacciosa, gli ha strappato gli occhiali dal viso e ha insistito fino a quando il mio amico non è scoppiato a piangere."
Davvero sconcertante è che nessuna delle persone presenti in via Poerio li abbia soccorsi, neanche con una chiamata ai carabinieri. "C'erano anziani seduti fuori ad un pianterreno, gente che entrava ed usciva dal negozio ed auto che percorrevano la strada. Insomma c'era un bel traffico". La prepotenza dei malviventi non si è arrestata dinanzi al fatto che ci potessero essere testimoni oculari, quasi che atti di tal genere appartengano ad una consueta normalità. "Gli anziani sicuramente avranno capito qualcosa ma non credo avessero la voglia di reagire", aggiunge D.B., "sembrava quasi che fossero abituati a scene del genere; i passanti guardavano ma non rallentavano la marcia. Inoltre ogni volta che qualcuno era nelle vicinanze, il nostro arrogante interlocutore moderava i toni simulando una discussione."
E nemmeno il gestore del negozio di alimentari, presso cui il trinitapolese ha tentato invano di trovare rifugio, ha avuto il coraggio di avvertire le forze dell'ordine: "il gestore del negozio credo gli abbia fatto capire che non gli interessava intromettersi in questioni del genere. Infatti, il mio amico è stato circondato dalla banda di correi: uno di loro gli ha tirato una lattina piena di bibita sul volto. In qualche modo, però fortunatamente, il mio amico è riuscito a liberarsi e a scappare".
"È difficile, dunque, distinguere chi siano i veri colpevoli, tra coloro che hanno materialmente aggredito e coloro che hanno omesso di dare soccorso. Sono davvero costernato per quanto accaduto: ieri sera siamo stati vittime della delinquenza più torva e della vigliaccheria più vile che possa esserci".