Agonizzante sul pavimento: salvata da Carabinieri e Vigili del Fuoco
L’anziana, di 83 anni, giaceva tra feci ed urine. Soccorsa da un'ambulanza del 118
venerdì 23 settembre 2016
9.06
«Ho fame». Sono state le prime parole pronunciate da una anziana di 83 anni originaria della Sardegna e senza parenti, salvata dopo tre giorni di forzata prigionia nella sua abitazione dai Carabinieri della Tenenza di Terlizzi e dai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Molfetta.
L'anziana giaceva tra feci ed urine ed era digiuna da due giorni. Probabilmente a causa di un malore (per il momento si esclude il tentativo di rapina essendo stati trovati soldi e gioielli, ndr), pur essendo autosufficiente è finita al suolo senza riuscire a rialzarsi.
A dare l'allarme è stata la badante, l'unica persona della quale l'anziana donna si fida. Un paio di volte a settimane, infatti, la colf si recava nell'appartamento, al civico 11 di via Nazario Sauro, a Terlizzi, per fare le pulizie e altri lavori.
Non avendo risposta, ha subito denunciato la scomparsa della sua assistita, prima alla Polizia Locale e dopo ai Carabinieri. Immediatamente i militari dell'Arma si sono messi sulle tracce dell'anziana. La ricerca di eventuali parenti e poi negli ospedali.
Non avendo risposte, i militari, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, hanno deciso di entrare nell'abitazione, scavalcando un muro alto circa sette metri e forzando gli infissi. Una volta in casa hanno trovato la signora riversa sul pavimento, agonizzante.
La gente, in apprensione per le sorti della nonnina, ha alleggerito la tensione con un grande applauso al mento dell'uscita della barella. Nel frattempo, infatti, erano stati chiamati i soccorsi ed era sopraggiunta un'ambulanza del 118 per le cure del caso.
L'anziana giaceva tra feci ed urine ed era digiuna da due giorni. Probabilmente a causa di un malore (per il momento si esclude il tentativo di rapina essendo stati trovati soldi e gioielli, ndr), pur essendo autosufficiente è finita al suolo senza riuscire a rialzarsi.
A dare l'allarme è stata la badante, l'unica persona della quale l'anziana donna si fida. Un paio di volte a settimane, infatti, la colf si recava nell'appartamento, al civico 11 di via Nazario Sauro, a Terlizzi, per fare le pulizie e altri lavori.
Non avendo risposta, ha subito denunciato la scomparsa della sua assistita, prima alla Polizia Locale e dopo ai Carabinieri. Immediatamente i militari dell'Arma si sono messi sulle tracce dell'anziana. La ricerca di eventuali parenti e poi negli ospedali.
Non avendo risposte, i militari, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, hanno deciso di entrare nell'abitazione, scavalcando un muro alto circa sette metri e forzando gli infissi. Una volta in casa hanno trovato la signora riversa sul pavimento, agonizzante.
La gente, in apprensione per le sorti della nonnina, ha alleggerito la tensione con un grande applauso al mento dell'uscita della barella. Nel frattempo, infatti, erano stati chiamati i soccorsi ed era sopraggiunta un'ambulanza del 118 per le cure del caso.