Agricoltori, i Cinque Stelle chiedono di annullare le cartelle dei consorzi di bonifica

La questione riguarda gli agricoltori che hanno immobili nelle aree cosiddette "consortili"

domenica 12 luglio 2015 21.07
"È paradossale come a destra e a sinistra, e soprattutto tra coloro che hanno fatto parte della passata legislatura - dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle - si alzino oggi gli scudi di fronte all'annoso problema degli avvisi di pagamento emessi dai consorzi di bonifica." Queste le prime dichiarazioni dei pentastellati in merito alla problematica dei pagamenti che si stanno abbattendo sugli agricoltori ed anche sui cittadini che hanno le abitazioni nelle aree erroneamente definite dai piani di classifica come "consortili": "Evidentemente parlarne prima della campagna elettorale -proseguono i pentastellati - non faceva comodo a nessuno: è risaputo quanto gli enti di bonifica in questi anni siano stati utilizzati dalla politica come mercificio di voti senza che ci sia stata un'effettiva volontà di rendere un servizio agli agricoltori. L'agricoltura e la cura del territorio non devono più essere ad appannaggio di proclami politici, gli agricoltori sono stanchi di essere continuamente soggiogati e vessati da tasse che stanno depauperando un settore strategico".

Diversi cittadini in questi giorni si sono in effetti visti arrivare avvisi di pagamento ritenuti dagli agricoltori illegittimi e quindi inesigibili come il tributo 630. "In un periodo di crisi e difficoltà di tante famiglie - afferma l'agronomo e consigliere M5S Casili - è inaccettabile che la politica non si assuma la responsabilità di bonificare questi carrozzoni pieni di debiti, i cui costi non devono ricadere costantemente sui contribuenti. Chiediamo alla Giunta che proceda all'immediata sospensione di queste cartelle. Il PD, partito dei proclami, solo a parole asserisce di voler risolvere i problemi della agricoltura, oggi ancora più provata dall'emergenza del disseccamento degli ulivi, ci auguriamo che alle parole seguano finalmente fatti concreti."