Alessandro Marinelli racconta il lavoro di costruzione del Carro
Giovane titolare dell'omonima ditta, è tra i protagonisti della Festa Maggiore
sabato 6 agosto 2022
È stato davvero commovente assistere ieri 4 agosto, giovedì della Festa, allo spostamento del Carro Trionfale dal Lamione, nei pressi del Calvario, per la sua collocazione temporanea, fino a domenica pomeriggio 7 agosto, nella zona della scuola Don Pietro Pappagallo vicino alla villa. Un moto di gratitudine si canalizza dal Comitato Feste Patronali Maria SS. di Sovereto verso la ditta terlizzese Marinelli il cui operato attento e professionale ha consentito la concreta costruzione del campanile mobile.
Attestandosi, dunque, tra i lavoratori instancabili che rendono possibili i festeggiamenti in onore della Compatrona di Terlizzi, Alessandro Marinelli, volto fresco fra i titolari della ditta, ha raccontato la sua visione della maestosa macchina alta circa venti metri.
Coinvolto nella passione della Festa Maggiore sin da bambino, negli anni Alessandro ha affiancato papà Nicolò nell'assemblaggio delle componenti del Carro: la maturità acquisita in cantiere gli permettono oggi di destreggiarsi fieramente nel montaggio delle varie parti lignee, di cartapesta e ferro.
Dall'alto della sua ormai comprovata esperienza, Alessandro scopre ogni volta di avvertire un sussulto dentro di sé quando giunge il mese di luglio per mettersi all'opera. Anche nel 2021 si è cimentato nell'impresa e nonostante il Carro sia rimasto immobile al Lamione per via della normativa anti-Covid, il solo vederlo svettare lo ha reso orgoglioso.
L'importanza della tradizione si carica per Alessandro di un valore aggiunto: alla sua squadra spettano gesti oculati, valutazioni precise, studi approfonditi, affinché la prossima sfilata del Carro avvenga nella massima sicurezza sia per i cento bambini e i relativi assistenti che occuperanno la scalinata sia per tutti coloro che lo circonderanno dal basso.
Onori e oneri che responsabilizzano dunque, come avviene per gli affermati nel settore. Il doveroso collaudo mira, poi, a scacciare ogni dubbio sull'idoneità dell'imponente struttura a sostenere pesi e dimostrare una certa stabilità nonostante le oscillazioni delle curve da affrontare.
Non mancano, però, degli utili suggerimenti per il futuro. Secondo Alessandro, infatti, occorrerebbe che periodicamente tutte le componenti strutturali e decorative siano manutenute e sostituite quando necessario. Gli elementi decorativi, inoltre, andrebbero maggiormente preservati, scegliendo luoghi più adeguati per il loro deposito.
Spiega il giovane costruttore che a inficiare la regolare conservazione delle parti costitutive del Carro potrebbe essere una prolungata umidità dei locali in cui queste vengono custodite nel corso dell'anno: il legno, le tele e la cartapesta sarebbero suscettibili di subire danneggiamenti da riparare successivamente.
Una nota positiva viene espressa a favore del workshop organizzato dal Comitato Feste Patronali e consistito nel far assistere gli interessati alla progressiva realizzazione del Carro, osservando le azioni degli addetti ai lavori sotto la guida di un tutor.
Si è trattata di un'interessante iniziativa di carattere sociale, sebbene solamente il connubio tra teoria e pratica, con un impegno quotidiano costante sul campo, rappresenti il volano per apprendere il mestiere di costruttore nella sua interezza.
Attestandosi, dunque, tra i lavoratori instancabili che rendono possibili i festeggiamenti in onore della Compatrona di Terlizzi, Alessandro Marinelli, volto fresco fra i titolari della ditta, ha raccontato la sua visione della maestosa macchina alta circa venti metri.
Coinvolto nella passione della Festa Maggiore sin da bambino, negli anni Alessandro ha affiancato papà Nicolò nell'assemblaggio delle componenti del Carro: la maturità acquisita in cantiere gli permettono oggi di destreggiarsi fieramente nel montaggio delle varie parti lignee, di cartapesta e ferro.
Dall'alto della sua ormai comprovata esperienza, Alessandro scopre ogni volta di avvertire un sussulto dentro di sé quando giunge il mese di luglio per mettersi all'opera. Anche nel 2021 si è cimentato nell'impresa e nonostante il Carro sia rimasto immobile al Lamione per via della normativa anti-Covid, il solo vederlo svettare lo ha reso orgoglioso.
L'importanza della tradizione si carica per Alessandro di un valore aggiunto: alla sua squadra spettano gesti oculati, valutazioni precise, studi approfonditi, affinché la prossima sfilata del Carro avvenga nella massima sicurezza sia per i cento bambini e i relativi assistenti che occuperanno la scalinata sia per tutti coloro che lo circonderanno dal basso.
Onori e oneri che responsabilizzano dunque, come avviene per gli affermati nel settore. Il doveroso collaudo mira, poi, a scacciare ogni dubbio sull'idoneità dell'imponente struttura a sostenere pesi e dimostrare una certa stabilità nonostante le oscillazioni delle curve da affrontare.
Non mancano, però, degli utili suggerimenti per il futuro. Secondo Alessandro, infatti, occorrerebbe che periodicamente tutte le componenti strutturali e decorative siano manutenute e sostituite quando necessario. Gli elementi decorativi, inoltre, andrebbero maggiormente preservati, scegliendo luoghi più adeguati per il loro deposito.
Spiega il giovane costruttore che a inficiare la regolare conservazione delle parti costitutive del Carro potrebbe essere una prolungata umidità dei locali in cui queste vengono custodite nel corso dell'anno: il legno, le tele e la cartapesta sarebbero suscettibili di subire danneggiamenti da riparare successivamente.
Una nota positiva viene espressa a favore del workshop organizzato dal Comitato Feste Patronali e consistito nel far assistere gli interessati alla progressiva realizzazione del Carro, osservando le azioni degli addetti ai lavori sotto la guida di un tutor.
Si è trattata di un'interessante iniziativa di carattere sociale, sebbene solamente il connubio tra teoria e pratica, con un impegno quotidiano costante sul campo, rappresenti il volano per apprendere il mestiere di costruttore nella sua interezza.