Alga tossica, l'Arpa Puglia conferma la presenza sui litorali frequentati dai terlizzesi
Concentrazioni ancora molto abbondanti a sud di Giovinazzo ed al confine con Molfetta
lunedì 17 agosto 2020
L'Arpa Puglia ha reso noti i dati relativi alla presenza di Ostreopsis Ovata lungoi litorali di Giovinazzo e Molfetta, molto frequentati dai terlizzesi, nella prima quindicina di agosto.
Continua ad esservi presenza definita "molto abbondante" di alga tossica soprattutto sul litorale a sud, verso Santo Spirito, con concentrazione di 21.646 cellule rilevate in acque in colonna, dato in lieve aumento rispetto alla seconda quindicina di luglio. Va molto meglio per la presenza in acque sul fondo, con 488.359.
La presenza della cosiddetta alga tossica è stata riscontrata anche all'altezza della prima Cala (74.167 in colonna), tra Molfetta e Giovinazzo, e più a sud, dopo l'ex Lido Lucciola (31.337), al confine con il quartiere barese di Santo Spirito.
Migliorata la situazione a sud di Bisceglie ed a Torre Canne nel brindisino, mentre si registra la presenza dell'Ostreopsis Ovata sul litorale a sud di Bari.
L'Ostreopsis Ovata è un'alga unicellulare del gruppo delle Dinoflagellate, in genera ha dimensioni comprese tra 30 e 60 micron (1 micron = millesimo di millimetro), vive solitamente su alghe pluricellulari (macroalghe) e su fondali rocciosi e predilige acque calme, calde e bene illuminate. Deriva da mari tropicali, ma da diversi anni è presente lungo le nostre coste e produce tossine che, se inalate, possono dare luogo a fenomeni quali mal di gola, riniti, faringiti, con qualche linea di febbre e raramente qualche problema gastrointestinale. Il tutto si risolve solitamente in 24-48 ore.
Continua ad esservi presenza definita "molto abbondante" di alga tossica soprattutto sul litorale a sud, verso Santo Spirito, con concentrazione di 21.646 cellule rilevate in acque in colonna, dato in lieve aumento rispetto alla seconda quindicina di luglio. Va molto meglio per la presenza in acque sul fondo, con 488.359.
La presenza della cosiddetta alga tossica è stata riscontrata anche all'altezza della prima Cala (74.167 in colonna), tra Molfetta e Giovinazzo, e più a sud, dopo l'ex Lido Lucciola (31.337), al confine con il quartiere barese di Santo Spirito.
Migliorata la situazione a sud di Bisceglie ed a Torre Canne nel brindisino, mentre si registra la presenza dell'Ostreopsis Ovata sul litorale a sud di Bari.
L'Ostreopsis Ovata è un'alga unicellulare del gruppo delle Dinoflagellate, in genera ha dimensioni comprese tra 30 e 60 micron (1 micron = millesimo di millimetro), vive solitamente su alghe pluricellulari (macroalghe) e su fondali rocciosi e predilige acque calme, calde e bene illuminate. Deriva da mari tropicali, ma da diversi anni è presente lungo le nostre coste e produce tossine che, se inalate, possono dare luogo a fenomeni quali mal di gola, riniti, faringiti, con qualche linea di febbre e raramente qualche problema gastrointestinale. Il tutto si risolve solitamente in 24-48 ore.