Allarme incendi anche a Terlizzi. Coldiretti: «Campagne pugliesi devastate da nord a sud»
Dura denuncia con dati allarmanti in tutta la regione
giovedì 17 giugno 2021
«I piromani stanno devastando le campagne pugliesi da sud e nord della regione, con territorio, ambiente, agricoltura, animali che risultano le prime vittime dei roghi», è il duro commento di Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Tanti i roghi nelle campagne anche a Terlizzi, soprattutto con l'arrivo della bella stagione. E molti sono dolosi, tesi solo a nascondere abbandono di rifiuti fuori da ogni regola. Un problema che accomuna la nostra cittadina ad altre realtà pugliesi, con ettari di campagna in fumo, così come le speranze di molti agricoltori, spesso giovani imprenditori, che vedono andare letteralmente in fumo i loro sacrifici.
«Nel 2020 sono stati eseguiti 5.568 interventi antincendio - scrivono da Coldiretti Puglia - rispetto ai 4.181 del 2019, di cui 183 incendi boschivi rispetto ai 166 del 2019 con una impennata del 33%, secondo i dati della Protezione Civile della Regione Puglia, con l'estrema fragilità del Salento - insiste Coldiretti Puglia - a causa degli alberi secchi, i campi abbandonati e la sterpaglia che offrono il fianco ad incendi per autocombustione, ma per il 95% risultano originati da comportamenti rischiosi e dolosi.
La provincia di Lecce, nel 2020, è stata la più colpita con 2.718 interventi su 5.568, segue la provincia di Bari con 795 operazioni antincendio e subito a ruota la provincia di Foggia, con un numero di incendi annuali che raggiunge fino ai 6000 interventi».
«Una situazione angosciante per la Puglia – rincara la dose Benedetta Liberace, leader di Coldiretti Giovani Impresa Puglia – che i nostri giovani agricoltori si trovano ad affrontare, perché, al netto di atteggiamenti scellerati di piromani in azione in tutta la regione, è mancata l'opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio».
«Le conseguenze degli incendi in termini ambientali ed economici sono drammatici – conclude Coldiretti Puglia – con le fiamme che fanno salire la temperatura fino ad oltre 750 gradi, provocando effetti devastanti come il deterioramento del suolo, la scomparsa della biodiversità, il degrado ecologico, la perdita di produzioni legnose e non legnose, il disordine idrogeologico, i cambiamenti climatici dovuti alle emissioni di anidride carbonica, l'inquinamento da fumi e la distruzione della fauna».
Tanti i roghi nelle campagne anche a Terlizzi, soprattutto con l'arrivo della bella stagione. E molti sono dolosi, tesi solo a nascondere abbandono di rifiuti fuori da ogni regola. Un problema che accomuna la nostra cittadina ad altre realtà pugliesi, con ettari di campagna in fumo, così come le speranze di molti agricoltori, spesso giovani imprenditori, che vedono andare letteralmente in fumo i loro sacrifici.
«Nel 2020 sono stati eseguiti 5.568 interventi antincendio - scrivono da Coldiretti Puglia - rispetto ai 4.181 del 2019, di cui 183 incendi boschivi rispetto ai 166 del 2019 con una impennata del 33%, secondo i dati della Protezione Civile della Regione Puglia, con l'estrema fragilità del Salento - insiste Coldiretti Puglia - a causa degli alberi secchi, i campi abbandonati e la sterpaglia che offrono il fianco ad incendi per autocombustione, ma per il 95% risultano originati da comportamenti rischiosi e dolosi.
La provincia di Lecce, nel 2020, è stata la più colpita con 2.718 interventi su 5.568, segue la provincia di Bari con 795 operazioni antincendio e subito a ruota la provincia di Foggia, con un numero di incendi annuali che raggiunge fino ai 6000 interventi».
«Una situazione angosciante per la Puglia – rincara la dose Benedetta Liberace, leader di Coldiretti Giovani Impresa Puglia – che i nostri giovani agricoltori si trovano ad affrontare, perché, al netto di atteggiamenti scellerati di piromani in azione in tutta la regione, è mancata l'opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio».
«Le conseguenze degli incendi in termini ambientali ed economici sono drammatici – conclude Coldiretti Puglia – con le fiamme che fanno salire la temperatura fino ad oltre 750 gradi, provocando effetti devastanti come il deterioramento del suolo, la scomparsa della biodiversità, il degrado ecologico, la perdita di produzioni legnose e non legnose, il disordine idrogeologico, i cambiamenti climatici dovuti alle emissioni di anidride carbonica, l'inquinamento da fumi e la distruzione della fauna».