Anche a Terlizzi truffe via Sms e WhatsApp: attenzione ai messaggi dei falsi figli

Riprendono i tentativi di raggiro che viaggiano sugli smartphone

venerdì 10 gennaio 2025
A cura di Paolo Alberto Malerba
Con l'inizio del nuovo anno riprende forza l'annosa questione dei tentativi di raggiro che viaggiano sugli smartphone fra sms e WhatsApp.
Questi messaggi noti come "Smishing" si presentano spesso come notifiche da banche, enti pubblici o privati, negozi online, richieste di aiuto o servizi vari con l'obiettivo di ingannare la vittima ed ottenere informazioni personali, credenziali bancarie o denaro.

Negli ultimi giorni diversi terlizzesi hanno segnalato alla redazione di TerlizziViva la ricezione di un messaggio di testo, con scritto «mamma ho perso il telefono sto provando a chiamarti, ma ho problemi di linea scrivimi su WhatsApp» seguito da un contatto telefonico ed un link a cui rivolgersi. Il link porta a un sito falso dove l'utente è invitato a inserire i propri dati bancari.
Per quanto la tecnica sia già nota ed attenzionata dalle Forze dell'Ordine e Polizia Postale, è importante essere sempre vigili quando si ricevono messaggi da numeri sconosciuti e verificare sempre l'identità del mittente prima di rispondere a qualsiasi richiesta.

Sovente quelli che si presentano come messaggi inoffensivi sono solo l'inizio di una possibile esca, attraverso cui i criminali informatici cercano di conquistare la fiducia delle loro vittime, di prendere confidenza per esortarle a comunicare dati riservati. Il consiglio è sempre quello di non abbassare la guardia, non cliccare sui link proposti, non rispondere e non richiamare. E nel caso come quello menzionato provare a contattare il proprio figlio sul vero numero telefonico, ammesso che si abbiano effettivamente dei figli poiché questi messaggi possono raggiungere chiunque. L'attenzione deve essere rivolta soprattutto ai soggetti fragili e persone anziane, e nel caso qualcuno ci caschi contattare immediatamente la Polizia Postale.