Un terlizzese a due passi dalla strage di Münster
Pierluca Prudente, da un mese in Erasmus nella cittadina tedesca
lunedì 9 aprile 2018
6.26
"Questo cuore di tulipani, comprati stamattina nello splendido mercato settimanale di Münster, lo dedico alla mia città ospitante ed ai suoi cittadini. La violenza e la rabbia si possono sempre combattere con la gioia e la bellezza". Il giovane terlizzese Pierluca Prudente, da circa un mese trasferitosi nella cittadina tedesca per svolgere il progetto Erasmus in una delle università più antiche e prestigiose della Germania, commenta così la strage che ha colpito Münster sabato 7 aprile, quando un camion in corsa si è gettato sulla folla causando morti e feriti.
Il venticinquenne era passato davanti la statua del Kiepenkerl una mezz'oretta prima del tragico evento. Oggi in quella stessa piazza ci sono candele e bouquet di fiori variopinti. Gli stessi che Pierluca aveva acquistato sabato al mercato settimanale.
"Il mercato settimanale è una delle mete più frequentate dai turisti perché si possono acquistare a prezzi modici fiori, piante, pane e cibi tipici della regione della Westphalia", ci racconta Pierluca, "era una bellissima giornata di sole, c'era tanta gente per le vie del centro storico e il ristorante del Kiepenkerl era pieno di gente fuori ai tavolini a mangiare". La stessa gente che di lì a poco avrebbe vissuto un incubo.
Il ragazzo continua a spiegarci che, tornato a casa per riposare, intorno alle 15.30 è stato risvegliato dalle sirene delle ambulanze e dai messaggi dei compagni di studio che parlavano di attentato e chiedevano notizie gli uni degli altri. "Dopo poco, i quotidiani tedeschi confermavano il tragico evento. Fino alle 20 circa siamo rimasti in allerta e sotto shock, mentre le prime notizie giungevano in Italia".
Pierluca emozionato parla di tutti i parenti e gli amici che, a distanza di km, con un messaggio o una chiamata cercavano di rassicurarlo, sebbene l'allarme non fosse ancora del tutto rientrato e la polizia non avesse ancora sconfessato l'ipotesi dell'attacco terroristico.
Nella giornata di ieri la situazione è sembrata più tranquilla. Sicuramente scossi e rammaricati per il destino delle vittime del folle gesto del guidatore del furgone, di origini tedesche e morto anch'egli nell'evento, gli abitanti di Münster hanno fronteggiato pacificamente l'emergenza, con la quiete e la serenità tipiche della cittadina descrittaci da Pierluca.
Mentre sotto la statua del Kiepenkerl la fa da padrona un cartello con su scritto "Warum?", che in tedesco significa "Perchè?"
Il venticinquenne era passato davanti la statua del Kiepenkerl una mezz'oretta prima del tragico evento. Oggi in quella stessa piazza ci sono candele e bouquet di fiori variopinti. Gli stessi che Pierluca aveva acquistato sabato al mercato settimanale.
"Il mercato settimanale è una delle mete più frequentate dai turisti perché si possono acquistare a prezzi modici fiori, piante, pane e cibi tipici della regione della Westphalia", ci racconta Pierluca, "era una bellissima giornata di sole, c'era tanta gente per le vie del centro storico e il ristorante del Kiepenkerl era pieno di gente fuori ai tavolini a mangiare". La stessa gente che di lì a poco avrebbe vissuto un incubo.
Il ragazzo continua a spiegarci che, tornato a casa per riposare, intorno alle 15.30 è stato risvegliato dalle sirene delle ambulanze e dai messaggi dei compagni di studio che parlavano di attentato e chiedevano notizie gli uni degli altri. "Dopo poco, i quotidiani tedeschi confermavano il tragico evento. Fino alle 20 circa siamo rimasti in allerta e sotto shock, mentre le prime notizie giungevano in Italia".
Pierluca emozionato parla di tutti i parenti e gli amici che, a distanza di km, con un messaggio o una chiamata cercavano di rassicurarlo, sebbene l'allarme non fosse ancora del tutto rientrato e la polizia non avesse ancora sconfessato l'ipotesi dell'attacco terroristico.
Nella giornata di ieri la situazione è sembrata più tranquilla. Sicuramente scossi e rammaricati per il destino delle vittime del folle gesto del guidatore del furgone, di origini tedesche e morto anch'egli nell'evento, gli abitanti di Münster hanno fronteggiato pacificamente l'emergenza, con la quiete e la serenità tipiche della cittadina descrittaci da Pierluca.
Mentre sotto la statua del Kiepenkerl la fa da padrona un cartello con su scritto "Warum?", che in tedesco significa "Perchè?"