Ancora stallo nell'ospedale di Terlizzi, la protesta dei sindacati Fials e Confsal
Chirurgia e Medicina accorpate, disagi e rischio infezioni
venerdì 28 settembre 2018
7.23
Continua lo stallo nell'ospedale «Michele Sarcone» di Terlizzi dove dal primo settembre scorso sono state accorpate al primo piano le degenze di Chirurgia e Medicina, lasciando completamente svuotato l'intero terzo piano. Il provvedimento, deciso dal direttore medico Emilio Mari ufficialmente per far fronte alla carenza di infermieri nel periodo estivo, resta ancora in essere nonostante molti operatori sanitari siano tornati al lavoro.
L'effetto collaterale è che a Terlizzi ancora oggi non si effettuano interventi chirurgici programmati in day-service. Nonostante le rassicurazioni giunte attraverso una nota ufficiale da parte dei direttori medici di Terlizzi-Corato, Emilio Mari, e dell'ospedale San Paolo Angela Leaci, i quali fanno notare che i pazienti occupano ambienti separati (rispettivamente l'ala destra per la Medicina, l'ala sinistra per la Chirurgia) i medici chirurghi considerano ancora troppo alto il rischio infezione legato alla convivenza di pazienti sottoposti a operazione chirurgica con altri pazienti internisti. Il risultato è che anche per una semplice colecisti o una appendicite si preferisce trasferire i pazienti a Molfetta o a Corato.
La scelta di dividere il reparto di Medicina Generale in due ali separate non convince nemmeno i sindacati regionali Fials e Confsal che puntano il dito sulla commistione del personale infermieristico tra le due branche. In un documento congiunto inviato al direttore generale Asl Bari Antonio Sanguedolce, i segretari regionali delle due sigle Massimo Mincuzzi e Vito Masciale scrivono che «allocare i pazienti chirurgici solo in un'ala garantendo l'assistenza con il medesimo organico infermieristico e prevedendo solo per il turno antimeridiano la presenza di un infermiere dedicato per tutto it percorso chirurgico, è una soluzione evidentemente non sufficiente atteso che se il paziente necessita di eventuale degenza post-operatoria, lo stesso sarà assistito nel turno pomeridiano e notturno dal personale infermieristico del reparto di Medicina Generale».
Ma i problemi per la sanità del nordbarese non si fermano a Terlizzi. Notizia degli ultimi giorni riguarda le Tac in avaria sia a Corato che a Molfetta, situazione che sta causando disagi nei pronto soccorso di tutto il territorio. Il fatto è che a Terlizzi (dove la Tac è funzionante) la Chirurgia d'emergenza è stata sospesa già da quasi un anno, quindi tutte le emergenze chirurgiche che necessitano di apposita diagnosi pre-operatoria vengono dirottate a non meno di 25 chilometri di distanza verso il «San Paolo» di Bari e il «Bonomo» di Andria.
L'effetto collaterale è che a Terlizzi ancora oggi non si effettuano interventi chirurgici programmati in day-service. Nonostante le rassicurazioni giunte attraverso una nota ufficiale da parte dei direttori medici di Terlizzi-Corato, Emilio Mari, e dell'ospedale San Paolo Angela Leaci, i quali fanno notare che i pazienti occupano ambienti separati (rispettivamente l'ala destra per la Medicina, l'ala sinistra per la Chirurgia) i medici chirurghi considerano ancora troppo alto il rischio infezione legato alla convivenza di pazienti sottoposti a operazione chirurgica con altri pazienti internisti. Il risultato è che anche per una semplice colecisti o una appendicite si preferisce trasferire i pazienti a Molfetta o a Corato.
La scelta di dividere il reparto di Medicina Generale in due ali separate non convince nemmeno i sindacati regionali Fials e Confsal che puntano il dito sulla commistione del personale infermieristico tra le due branche. In un documento congiunto inviato al direttore generale Asl Bari Antonio Sanguedolce, i segretari regionali delle due sigle Massimo Mincuzzi e Vito Masciale scrivono che «allocare i pazienti chirurgici solo in un'ala garantendo l'assistenza con il medesimo organico infermieristico e prevedendo solo per il turno antimeridiano la presenza di un infermiere dedicato per tutto it percorso chirurgico, è una soluzione evidentemente non sufficiente atteso che se il paziente necessita di eventuale degenza post-operatoria, lo stesso sarà assistito nel turno pomeridiano e notturno dal personale infermieristico del reparto di Medicina Generale».
Ma i problemi per la sanità del nordbarese non si fermano a Terlizzi. Notizia degli ultimi giorni riguarda le Tac in avaria sia a Corato che a Molfetta, situazione che sta causando disagi nei pronto soccorso di tutto il territorio. Il fatto è che a Terlizzi (dove la Tac è funzionante) la Chirurgia d'emergenza è stata sospesa già da quasi un anno, quindi tutte le emergenze chirurgiche che necessitano di apposita diagnosi pre-operatoria vengono dirottate a non meno di 25 chilometri di distanza verso il «San Paolo» di Bari e il «Bonomo» di Andria.