Antiracket, condannato a otto anni il terlizzese Paolo Tamborra
De Scisciolo: «Due ottimi risultati ottenuti grazie anche al sacrificio delle vittime»
mercoledì 24 maggio 2017
18.09
Ancora una serie di importanti successi conseguiti nella lotta alle attività estorsive e usuraie per la F.A.I. – Federazione Antiracket Italiana e in particolare per l'ufficio legale pugliese. È infatti giunta in questi giorni la sentenza nell'ambito del processo a carico di Paolo Tamborra, 69enne bracciante agricolo di Terlizzi – arrestato nel dicembre 2010 dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Molfetta in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Trani dott. Olivieri del Castillo su richiesta del pubblico Ministero dott.ssa Carmela Bruna Manganelli – cui è stata riconosciuta l'accusa di usura aggravata ed estorsione nei confronti di diverse vittime.
Nel corso dell'ultima udienza dibattimentale il giudice del Tribunale di Trani ha condannato l'imputato Tamborra a 8 anni di reclusione e 4.000 euro di multa. Nel processo, lo ricordiamo, l'Associazione provinciale Antiracket si era costituita parte civile.
Nel corso dell'ultima udienza è stata accolta la richiesta di costituzione parte civile della F.A.I. puglise rappresentata dall'avvocato Maurizio Altomare, mentre per conto delle vittime si è costituita l'avvocato Angela Maralfa.
«Due risultati giunti in pochi gironi, frutto di grande professionalità e impegno da parte dell'ufficio legale; ma sicuramente frutto di sforzi e sacrificio delle vittime che nonostante tutto hanno saputo denunciare per porre fine al circolo vizioso di illegalità che le aveva intrappolate», queste le parole di grande soddisfazione del presidente Renato De Scisciolo.
Nel corso dell'ultima udienza dibattimentale il giudice del Tribunale di Trani ha condannato l'imputato Tamborra a 8 anni di reclusione e 4.000 euro di multa. Nel processo, lo ricordiamo, l'Associazione provinciale Antiracket si era costituita parte civile.
Nel corso dell'ultima udienza è stata accolta la richiesta di costituzione parte civile della F.A.I. puglise rappresentata dall'avvocato Maurizio Altomare, mentre per conto delle vittime si è costituita l'avvocato Angela Maralfa.
«Due risultati giunti in pochi gironi, frutto di grande professionalità e impegno da parte dell'ufficio legale; ma sicuramente frutto di sforzi e sacrificio delle vittime che nonostante tutto hanno saputo denunciare per porre fine al circolo vizioso di illegalità che le aveva intrappolate», queste le parole di grande soddisfazione del presidente Renato De Scisciolo.