Anziana paga illuminazione votiva per un servizio non ricevuto. La Corrente Terlizzi s'indigna
Il movimento civico d'opposizione ha reso nota una storia che pare non essere isolata
martedì 26 gennaio 2021
15.40
La storia di Angela, cittadina terlizzese di 84 anni, sembra non essere diversa da quella di molti altri suoi compaesani.
L'ha resa nota il movimento civico La Corrente, il cui direttivo racconta che poco prima di Natale, l'anziana donna «si è vista recapitare a casa un avviso di pagamento del Servizio di Illuminazione votiva cimiteriale per gli anni dal 2012 al 2015. La lettera era intestata a suo marito, scomparso oramai 10 anni fa».
In quell'avviso c'è la richiesta di una cifra complessiva «poco al di sotto dei 100 euro per due presunte lampade che, a quanto risulta dalla lettera, sono state richieste dal suo compianto marito per due sue parenti. Una di queste, per Angela - raccontano da La Corrente -, è addirittura una sconosciuta».
Angela, in buona fede e non avendo gli strumenti al momento per contestare quanto richiesto dall'Ente comunale, ha pagato in Posta.
«Di questi avvisi di pagamento - incalzano dal movimento civico di sinistra -, a Terlizzi, ne sono stati recapitati sino ad ora 3.693, tremilaseicentonovantatre! Ipotizzando un valore minimo e prudenziale di 48 € ad avviso, il calcolo è presto fatto. Su Terlizzi sono piombati avvisi di pagamento per non meno di 177.264 €!».
Secondo La Corrente ci sarebbero pertanto «una serie di aspetti illegittimi sul come sono nati questi avvisi, su chi li ha elaborati, sulle pagine degli elenchi telefonici che hanno consultato per mandarli, sul tema della prescrizione intervenuta. Stanno approfittando della nostra buona fede - tuonano -, che in generale non va persa!».
Infine l'affondo contro l'Esecutivo terlizzese: «Noi ci batteremo per far luce su questa pesca a strascico inqualificabile, lo faremo predisponendo un documento - spiegano da La Corrente - per richiedere l'annullamento in autotutela degli avvisi che ciascuno potrà inviare al Comune e ci batteremo nel prossimo imminente Consiglio Comunale per denunciare questo ennesimo capitolo del fallimento Gemmato!».
L'ha resa nota il movimento civico La Corrente, il cui direttivo racconta che poco prima di Natale, l'anziana donna «si è vista recapitare a casa un avviso di pagamento del Servizio di Illuminazione votiva cimiteriale per gli anni dal 2012 al 2015. La lettera era intestata a suo marito, scomparso oramai 10 anni fa».
In quell'avviso c'è la richiesta di una cifra complessiva «poco al di sotto dei 100 euro per due presunte lampade che, a quanto risulta dalla lettera, sono state richieste dal suo compianto marito per due sue parenti. Una di queste, per Angela - raccontano da La Corrente -, è addirittura una sconosciuta».
Angela, in buona fede e non avendo gli strumenti al momento per contestare quanto richiesto dall'Ente comunale, ha pagato in Posta.
«Di questi avvisi di pagamento - incalzano dal movimento civico di sinistra -, a Terlizzi, ne sono stati recapitati sino ad ora 3.693, tremilaseicentonovantatre! Ipotizzando un valore minimo e prudenziale di 48 € ad avviso, il calcolo è presto fatto. Su Terlizzi sono piombati avvisi di pagamento per non meno di 177.264 €!».
Secondo La Corrente ci sarebbero pertanto «una serie di aspetti illegittimi sul come sono nati questi avvisi, su chi li ha elaborati, sulle pagine degli elenchi telefonici che hanno consultato per mandarli, sul tema della prescrizione intervenuta. Stanno approfittando della nostra buona fede - tuonano -, che in generale non va persa!».
Infine l'affondo contro l'Esecutivo terlizzese: «Noi ci batteremo per far luce su questa pesca a strascico inqualificabile, lo faremo predisponendo un documento - spiegano da La Corrente - per richiedere l'annullamento in autotutela degli avvisi che ciascuno potrà inviare al Comune e ci batteremo nel prossimo imminente Consiglio Comunale per denunciare questo ennesimo capitolo del fallimento Gemmato!».