Arresto De Benedictis: chiusa l'inchiesta, 11 indagati
Nei loro confronti sono ipotizzati 4 episodi di corruzione. Fra gli indagati anche Dello Russo
venerdì 9 luglio 2021
12.16
La Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce ha chiuso le indagini nei confronti dell'ex giudice per le indagini preliminari in servizio al Tribunale di Bari, Giuseppe De Benedictis, dell'avvocato penalista barese Giancarlo Chiariello e di altre 9 persone, accusate di tangenti in cambio di scarcerazioni.
Nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari sono contestati, a vario titolo, i reati di concorso in corruzione in atti giudiziari, corruzione per atto contrario al dovere d'ufficio e rivelazione del segreto d'ufficio. Sono le accuse dell'ordinanza di custodia cautelare che il 24 aprile scorso ha portato in carcere De Benedictis e Chiariello, quest'ultimo scarcerato e messo agli arresti domiciliari nei giorni scorsi. Per De Benedictis, che si è dimesso dalla magistratura, la difesa ha depositato istanza di revoca della misura ed è in attesa della decisione del gip.
In particolare, la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce contesta 4 episodi di corruzione in atti giudiziari relativi ad altrettante scarcerazioni. Ne rispondono, in concorso tra loro, l'ex gip De Benedictis, Chiariello, il figlio Alberto e Marianna Casadibari, con i pregiudicati scarcerati e loro complici Danilo Pietro della Malva, la compagna Valeria Gala e lo zio Matteo della Malva, inoltre Roberto Dello Russo, Pio Michele Gianquitto e Antonio Ippedico. Indagato anche un appuntato dei Carabinieri in servizio nella sezione di Polizia Giudiziaria della Procura, Nicola Vito Soriano.
I pubblici ministeri salentini che hanno coordinato le indagini dei Carabinieri di Bari, Roberta Licci e Alessandro Prontera, hanno stralciato, a quanto si apprende con richiesta di archiviazione, la posizione di un altro avvocato, Paolo D'Ambrosio, del foro di Foggia.
Nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari sono contestati, a vario titolo, i reati di concorso in corruzione in atti giudiziari, corruzione per atto contrario al dovere d'ufficio e rivelazione del segreto d'ufficio. Sono le accuse dell'ordinanza di custodia cautelare che il 24 aprile scorso ha portato in carcere De Benedictis e Chiariello, quest'ultimo scarcerato e messo agli arresti domiciliari nei giorni scorsi. Per De Benedictis, che si è dimesso dalla magistratura, la difesa ha depositato istanza di revoca della misura ed è in attesa della decisione del gip.
In particolare, la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce contesta 4 episodi di corruzione in atti giudiziari relativi ad altrettante scarcerazioni. Ne rispondono, in concorso tra loro, l'ex gip De Benedictis, Chiariello, il figlio Alberto e Marianna Casadibari, con i pregiudicati scarcerati e loro complici Danilo Pietro della Malva, la compagna Valeria Gala e lo zio Matteo della Malva, inoltre Roberto Dello Russo, Pio Michele Gianquitto e Antonio Ippedico. Indagato anche un appuntato dei Carabinieri in servizio nella sezione di Polizia Giudiziaria della Procura, Nicola Vito Soriano.
I pubblici ministeri salentini che hanno coordinato le indagini dei Carabinieri di Bari, Roberta Licci e Alessandro Prontera, hanno stralciato, a quanto si apprende con richiesta di archiviazione, la posizione di un altro avvocato, Paolo D'Ambrosio, del foro di Foggia.