Arriva l'autunno, quale soluzione per il senzatetto di Terlizzi?
Grassi parla di condizioni igieniche "particolari" che creerebbero malumori tra i residenti
sabato 5 settembre 2015
18.38
Ancora Andràs (nome di fantasia) al centro del dibattito cittadino. Questa volta ad occuparsi del senzatetto barbuto che ormai da mesi abita le strade del centro di Terlizzi è il presidente del consiglio comunale Michele Grassi. Attraverso la sua pagina Facebook, Grassi punta l'attenzione sulle condizioni di vita e di salute dello "straniero", come chiama lui l'uomo che ha trovato casa su una panchina dello stradone, con un messaggio che però lascia in sospeso un'idea sul da farsi concretamente.
Dice Grassi che quell'uomo andrebbe "convinto in tanti modi che la situazione sta diventando insostenibile. Io passo più volte al giorno e la noto. Terlizzi e' stata molto sensibile, in molti si sono prodigati per il vestiario anche estivo, per il vitto quotidiano, per un minimo di socializzazione. Certo qualche bullo ha giocato male. Tutto sommato, però, in molti hanno dato un po' di amicizia".
"Le condizioni igienico sanitarie iniziano a diventare particolari — aggiunge il presidente della massima assise cittadina — i bimbi che fra qualche giorno dovranno raggiungere la scuola elementare dovranno passar di lì, i residenti dei pressi iniziano a lamentarsi. Tempo fa il Comune, con i servizi sociali e la polizia municipale, ha tentato di convincerlo a raggiungere una struttura più idonea, ma lo straniero non ne ha voluto sapere. Fra qualche tempo inizierà a piovere, farà freddo, forse nevicherà e lo straniero anche per queste ragioni deve convincersi che non ha la tenda per ripararsi il bagno per i bisogni, la doccia per lavarsi. Con estrema serenità iniziamo ad essere solidali in altro modo, convincendolo che occorre andare incontro alle intemperie e ad un minimo d'igiene."
Insomma, andiamo verso l'autunno-inverno e le osservazioni di Grassi appaiono più che pertinenti. La domanda resta: se è vero come è vero che non c'è stato verso finora di convincere quest'uomo ad accettare l'aiuto dei servizi pubblici preposti, in quale altro modo si potrebbe riuscirci?
Dice Grassi che quell'uomo andrebbe "convinto in tanti modi che la situazione sta diventando insostenibile. Io passo più volte al giorno e la noto. Terlizzi e' stata molto sensibile, in molti si sono prodigati per il vestiario anche estivo, per il vitto quotidiano, per un minimo di socializzazione. Certo qualche bullo ha giocato male. Tutto sommato, però, in molti hanno dato un po' di amicizia".
"Le condizioni igienico sanitarie iniziano a diventare particolari — aggiunge il presidente della massima assise cittadina — i bimbi che fra qualche giorno dovranno raggiungere la scuola elementare dovranno passar di lì, i residenti dei pressi iniziano a lamentarsi. Tempo fa il Comune, con i servizi sociali e la polizia municipale, ha tentato di convincerlo a raggiungere una struttura più idonea, ma lo straniero non ne ha voluto sapere. Fra qualche tempo inizierà a piovere, farà freddo, forse nevicherà e lo straniero anche per queste ragioni deve convincersi che non ha la tenda per ripararsi il bagno per i bisogni, la doccia per lavarsi. Con estrema serenità iniziamo ad essere solidali in altro modo, convincendolo che occorre andare incontro alle intemperie e ad un minimo d'igiene."
Insomma, andiamo verso l'autunno-inverno e le osservazioni di Grassi appaiono più che pertinenti. La domanda resta: se è vero come è vero che non c'è stato verso finora di convincere quest'uomo ad accettare l'aiuto dei servizi pubblici preposti, in quale altro modo si potrebbe riuscirci?