Asipu e fototrappole, c'è chi pone il problema della privacy

L'azienda ha fatto ricorso anche a un drone per la videosorveglianza

mercoledì 2 novembre 2016 10.13
I filmati dell'Asipu contro le persone che abbandonano i rifiuti potrebbero essere gravemente lesivi della privacy. A Corato si accende il dibattito sull'uso della video-sorveglianza da parte dell'azienda coratina che opera anche a Terlizzi e a Ruvo, tant'è che l'argomento sarà affrontato questa sera in aula nel corso di un consiglio comunale.

L'Asipu si occupa di raccolta differenziata e pulizia delle strade a Corato, Terlizzi e Ruvo. Tra luglio e settembre ha fatto uso di un'auto civetta, due fotocamere "trappola", una microcamera, due «action cam» (le mini videocamere usate soprattutto in contesti sportivi) e persino un drone. Il tutto per reprimere il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti in zone non autorizzate.

I risultati sono molto dubbi e stanno suscitando molte polemiche. In attesa di comprendere meglio gli effetti di questi interventi, in tanti - a cominciare dai consiglieri comunali di opposizione di Corato - hanno sollevato il tema della riservatezza garantita dalla legge: non solo la privacy di coloro che vengono sorpresi a lasciare rifiuti, ma anche di tanti altri soggetti che non c'entrano niente con i rifiuti e che possono essere stati ripresi accidentalmente da una videocamera o da un drone. Insomma, il concetto è che non sarebbe opportuno far rispettare la legge con sistemi che violano la legge.