Assemblea sindacati su "caos tributi", si presenta anche il sindaco Gemmato

Le associazioni chiedono ispezione al Ministero. Il sindaco: «No ad allarmismi»

sabato 7 febbraio 2015 8.30
A cura di Cosma Cacciapaglia
All'incontro organizzato da sindacati e alcune associazioni di categorie sulle ormai famigerate "cartelle pazze" nessuno l'altro ieri si aspettava che arrivasse pure il sindaco Ninni Gemmato. E quando il primo cittadino ha chiesto di intervenire non sono mancati momenti di tensione. E' stato quello comunque il momento più significativo della serata, il resto è cosa nota.

In un affollato Chiostro delle Clarisse i rappresentanti di Confesercenti, Confartigianato, Coldiretti, Cia, Cgil, Cisl E Uil hanno illustrato il documento inviato al Ministero dell'Interno, al Prefetto di Bari e all'Auorità Nazionale Anticorruzione nel quale si chiede un'ispezione negli uffici del comune di Terlizzi. Le associazioni di categoria e i sindacati puntano il dito contro il "caos amministrativo" nella gestione dei tributi "attribuibile - si legge nel documento - esclusivamente ad una inefficienza di controllo da parte della Dirigenza Ufficio Tributi dell'operato della Ditta Appaltatrice CENSUM S.p.a.".

Nel documento viene pure citato il consigliere comunale Michele Caldarola, Presidente della Commissione Consiliare Finanze, che secondo i relatori sarebbe stato "più volte invitato dai consiglieri d'opposizione facenti parte della medesima commissione ad affrontare le problematiche legate alla gestione dei tributi comunali e alle inadempienze contrattuali della Censum S.p.a., nell'ambito delle funzioni di controllo che vengono attribuite alle Commissioni Consiliari Permanenti dalla Legge e dalla Statuto Comunale, è stato sordo a qualsiasi richiesta, fino a provocare l'autosospensione degli stessi consiglieri d'opposizione che per protesta non partecipano più alle sedute della Commissione Finanze".

Anche il sindaco Gemmato ha voluto dire la sua, sebbene in un primo momento sembrava non gli fosse consentito intervenire. «Ho parlato nonostante il tentativo antidemocratico di impedirmelo da parte di qualcuno – ha dichiarato il primo cittadino - Andavano smentite le bugie e chiarite le inesattezze dette in un dibattito al quale hanno partecipato diversi politici, guarda caso tutti di opposizione, e solo un paio di cittadini non politicizzati. Ho avuto modo, nel poco tempo a disposizione, di affrontare solo in parte gli argomenti sollevati, - prosegue - ma anche di chiarire che la situazione non è assolutamente nei termini allarmistici con i quali è stata descritta. Prova ne sia il fatto che, nonostante non sia trascorso neanche uno dei due mesi di scadenza, moltissimi cittadini hanno già pagato gli avvisi di accertamento, il Comune ha già incassato oltre 150.000 euro e la lista di attesa all'ufficio tributi è molto contenuta. Chi si reca oggi in ufficio tributi ottiene tranquillamente un appuntamento per tornare nel giro di una settimana lavorativa.»