Atti vandalici agli impianti di videosorveglianza: la preoccupazione del PD di Terlizzi
Il Consigliere Michelangelo De Chirico aveva anche presentato una contestazione formale sull'esecuzione dei lavori
lunedì 8 febbraio 2021
Continuano le segnalazioni di atti vandalici agli impianti di videosorveglianza appena rinnovati a Terlizzi. Questa volta è la locale sezione del Partito Democratico a farsi portavoce delle istanze dei cittadini, attraverso una serie di foto inviate alla nostra redazione dalla Segretaria Malayka Balzano. Foto, è bene evidenziare, che mettono in luce anche le barriere architettoniche create dai cosiddetti "armadi di strada", posizione già presa qualche settimana fa dai Consiglieri comunali di riferimento.
«Attraverso il proprio gruppo consiliare - si legge -, che ha già inviato una contestazione scritta, il PD di Terlizzi sta seguendo la vicenda della videosorveglianza. Il PD è preoccupato per il rischio che venga sperperato denaro pubblico in un momento così delicato - è la sottolineatura -. I nostri amministratori, ancora una volta si dimostrano incompetenti nella gestione della cosa pubblica. A seguito dei lavori fatti, sono pervenute al PD già molte segnalazioni di atti vandalici che si sarebbero dovuti prevenire».
Con data 30 gennaio 2021, il Consigliere comunale Dem, Michelangelo De Chirico, di professione ingegnere, aveva già presentato una contestazione formale che ci è pervenuta dalla medesima segreteria. Nell'atto inviato al RUP, al Comandante della Polizia Locale ed al Sindaco, De Chirico ravvisa diverse difformità nell'esecuzione dei lavori. In sostanza, secondo l'esponente di opposizione, gli impianti non sarebbero conformi a quanto previsto nel progetto definitivo.
Il perché è spiegato dettagliatamente in cinque punti:
«1. I nuovi pali previsti con la variante migliorativa, come descritti nel "computo rimodulazione", dovrebbero essere di altezza totale pari a 11,3 m, con interramento fino a 500 mm. In realtà, diversi nuovi pali installati risultano essere di altezza inferiore. Inoltre, l'interramento per legge deve essere di 800 mm e non di 500 mm. A titolo di esempio, il nuovo palo posizionato in corso Vitt. Emanuele - via Sarcone (POS. N.22 del progetto esecutivo) presenta fuori terra l'asola che dovrebbe andare interrata, con evidente minore lunghezza di interramento, come da foto allegata.
2. Diversi nuovi pali, zincati e laminati a caldo, anziché essere forniti "preforati", risultano essere stati forati alla base per il passaggio dei cavi elettrici, subendo negativamente due importanti modifiche: la perdita dello strato di protezione nei confronti della corrosione e la riduzione della sezione strutturale resistente, non rispettando dunque i requisiti di norma previsti. A titolo di esempio, il nuovo palo posizionato in viale dei Lilium – via Favale (POS. n.49 del progetto esecutivo) risulta già ossidato alla base, come da foto allegata.
3. Diversi armadi per l'alloggiamento dei quadri di controllo sono stati forati nella parte posteriore per il passaggio dei cavi elettrici senza l'utilizzo delle guaine antitaglio. Detti fori risultano poi essere stati sigillati con silicone, anziché prevedere passacavi e giunti dello stesso grado di protezione dell'armadio ("raccordo tubo-scatola").
4. Diversi armadi per l'alloggiamento dei quadri di controllo sono stati appesi ai pali con fascette metalliche rimovibili con semplice giravite da parte di chiunque, anziché utilizzare nastro Band-It in acciaio antifrode. Tale particolare esecutivo favorirà l'esecuzione di atti vandalici e/o furti, con gravi danni impiantistici ed economici, senza pensare al rischio di contusione per quello posizionato nell'area giochi di piazzetta Amendolagine (POS: n.36 del progetto esecutivo).
5. Diversi nuovi pali ed armadi sono stati posizionati su marciapiede, creando barriera architettonica non solo per diversamente abili ma per qualsiasi pedone, in dispregio alle norme vigenti sia a livello comunale che nazionale (leggi abbattimento barriere architettoniche, disposizioni Ministero Infrastrutture e Trasporti, Regolamento Edilizio). A titolo di esempio, i nuovi pali in via Campo Sportivo, davanti all'ingresso principale del parco comunale, davanti alla Stazione e altri (POS. n.41, n.42, n.45 e altri del progetto esecutivo)».
«Pertanto - spiega -, sulla scorta di quanto sopradescritto a seguito di sopralluoghi effettuati personalmente nei vari luoghi di intervento, il sottoscritto, Michelangelo De Chirico, consigliere comunale del comune di Terlizzi, con la presente CONTESTA i lavori effettuati, in particolare tutti quelli di fornitura e posa in opera rientranti nei casi di anomalie e difformità summenzionate» e, si legge ancora, «ne richiede la verifica da parte di chi di competenza ed eventualmente il rifacimento, sostituendo tutti i materiali compromessi (pali forati, pali ossidati, armadi e tubi non protetti)».
Sotto il nostro articolo, una mini-galleria fotografica che racconta meglio lo stato dei luoghi così come li hanno trovati gli uomini e le donne del direttivo del Partito Democratico.
«Attraverso il proprio gruppo consiliare - si legge -, che ha già inviato una contestazione scritta, il PD di Terlizzi sta seguendo la vicenda della videosorveglianza. Il PD è preoccupato per il rischio che venga sperperato denaro pubblico in un momento così delicato - è la sottolineatura -. I nostri amministratori, ancora una volta si dimostrano incompetenti nella gestione della cosa pubblica. A seguito dei lavori fatti, sono pervenute al PD già molte segnalazioni di atti vandalici che si sarebbero dovuti prevenire».
LA CONTESTAZIONE DEL CONSIGLIERE DE CHIRICO
Con data 30 gennaio 2021, il Consigliere comunale Dem, Michelangelo De Chirico, di professione ingegnere, aveva già presentato una contestazione formale che ci è pervenuta dalla medesima segreteria. Nell'atto inviato al RUP, al Comandante della Polizia Locale ed al Sindaco, De Chirico ravvisa diverse difformità nell'esecuzione dei lavori. In sostanza, secondo l'esponente di opposizione, gli impianti non sarebbero conformi a quanto previsto nel progetto definitivo.
Il perché è spiegato dettagliatamente in cinque punti:
«1. I nuovi pali previsti con la variante migliorativa, come descritti nel "computo rimodulazione", dovrebbero essere di altezza totale pari a 11,3 m, con interramento fino a 500 mm. In realtà, diversi nuovi pali installati risultano essere di altezza inferiore. Inoltre, l'interramento per legge deve essere di 800 mm e non di 500 mm. A titolo di esempio, il nuovo palo posizionato in corso Vitt. Emanuele - via Sarcone (POS. N.22 del progetto esecutivo) presenta fuori terra l'asola che dovrebbe andare interrata, con evidente minore lunghezza di interramento, come da foto allegata.
2. Diversi nuovi pali, zincati e laminati a caldo, anziché essere forniti "preforati", risultano essere stati forati alla base per il passaggio dei cavi elettrici, subendo negativamente due importanti modifiche: la perdita dello strato di protezione nei confronti della corrosione e la riduzione della sezione strutturale resistente, non rispettando dunque i requisiti di norma previsti. A titolo di esempio, il nuovo palo posizionato in viale dei Lilium – via Favale (POS. n.49 del progetto esecutivo) risulta già ossidato alla base, come da foto allegata.
3. Diversi armadi per l'alloggiamento dei quadri di controllo sono stati forati nella parte posteriore per il passaggio dei cavi elettrici senza l'utilizzo delle guaine antitaglio. Detti fori risultano poi essere stati sigillati con silicone, anziché prevedere passacavi e giunti dello stesso grado di protezione dell'armadio ("raccordo tubo-scatola").
4. Diversi armadi per l'alloggiamento dei quadri di controllo sono stati appesi ai pali con fascette metalliche rimovibili con semplice giravite da parte di chiunque, anziché utilizzare nastro Band-It in acciaio antifrode. Tale particolare esecutivo favorirà l'esecuzione di atti vandalici e/o furti, con gravi danni impiantistici ed economici, senza pensare al rischio di contusione per quello posizionato nell'area giochi di piazzetta Amendolagine (POS: n.36 del progetto esecutivo).
5. Diversi nuovi pali ed armadi sono stati posizionati su marciapiede, creando barriera architettonica non solo per diversamente abili ma per qualsiasi pedone, in dispregio alle norme vigenti sia a livello comunale che nazionale (leggi abbattimento barriere architettoniche, disposizioni Ministero Infrastrutture e Trasporti, Regolamento Edilizio). A titolo di esempio, i nuovi pali in via Campo Sportivo, davanti all'ingresso principale del parco comunale, davanti alla Stazione e altri (POS. n.41, n.42, n.45 e altri del progetto esecutivo)».
«Pertanto - spiega -, sulla scorta di quanto sopradescritto a seguito di sopralluoghi effettuati personalmente nei vari luoghi di intervento, il sottoscritto, Michelangelo De Chirico, consigliere comunale del comune di Terlizzi, con la presente CONTESTA i lavori effettuati, in particolare tutti quelli di fornitura e posa in opera rientranti nei casi di anomalie e difformità summenzionate» e, si legge ancora, «ne richiede la verifica da parte di chi di competenza ed eventualmente il rifacimento, sostituendo tutti i materiali compromessi (pali forati, pali ossidati, armadi e tubi non protetti)».
Sotto il nostro articolo, una mini-galleria fotografica che racconta meglio lo stato dei luoghi così come li hanno trovati gli uomini e le donne del direttivo del Partito Democratico.