Bagarre sullo stato del Palazzo comunale di Terlizzi: Città Civile controreplica agli amministratori
Nuova piccata nota del movimento civico dopo la risposta dell'Amministrazione
martedì 12 gennaio 2021
1.43
È bagarre sullo stato del Palazzo comunale.
Città Civile aveva denunciato (qui il link) l'abbandono di molte stanze, comprese la sala consiliare e così l'Amministrazione comunale aveva replicato in serata, asserendo che si trattasse di un fatto grave l'intrusione in quello stabile con un cantiere in corso (leggi qui). Ma Città non ci sta è controreplica ancora una volta.
«Gli amministratori nostrani - scrivono - denunciano l'intrusione (che stando alla polvere in vista non sarebbe neppure recente) in ambienti interdetti per lavori in corso. Non una parola sullo stato dei luoghi e lo stato di abbandono apparente. Anzi, precisano che non risultano esserci danni.
Se ci sono state intrusioni - asseriscono dal gruppo rappresentato in Consiglio comunale da Roberto Lusito - saremo a fianco dell'ente nell'accertamento delle responsabilità. A questo proposito, da giorni un battente della finestra del municipio è sempre aperto, malgrado le intemperie e abbiamo informato i Vigili Urbani. Ci auguriamo una replica da parte della società titolare dei lavori».
«Il punto è tuttavia un altro - insistono -: un "buon padre" di famiglia lascerebbe una stanza così importante senza protezione alcuna se vi è un cantiere come è stato ammesso? Si tratta poi della stanza del sindaco, all'interno della quale ci sono, e sono evidenti anche nella foto, emblemi dello stato (la foto del Presidente, la fascia tricolore, ecc.) che il codice penale tutela contro il "vilipendio". C'è da aggiungere che i lavori risalgono - insistono da Città Civile - a due anni fa. Possibile che da allora a nessuno di lor signori è venuto in mente di mettere in sicurezza gli arredi e gli emblemi così importanti? Ancora una volta, questa Amministrazione è arrivata in ritardo rispetto alle proprie responsabilità», è la chiusa dura.
La nostra redazione, conscia del ruolo che ricopre e per completezza di informazione, lascerà all'Amministrazione comunale un'ultima replica su un tema assai sentito a Terlizzi. Dopo, il dibattito dovrà spostarsi inevitabilmente sul piano prettamente politico e cercare soluzioni condivise nelle opportune sedi.
Città Civile aveva denunciato (qui il link) l'abbandono di molte stanze, comprese la sala consiliare e così l'Amministrazione comunale aveva replicato in serata, asserendo che si trattasse di un fatto grave l'intrusione in quello stabile con un cantiere in corso (leggi qui). Ma Città non ci sta è controreplica ancora una volta.
«Gli amministratori nostrani - scrivono - denunciano l'intrusione (che stando alla polvere in vista non sarebbe neppure recente) in ambienti interdetti per lavori in corso. Non una parola sullo stato dei luoghi e lo stato di abbandono apparente. Anzi, precisano che non risultano esserci danni.
Se ci sono state intrusioni - asseriscono dal gruppo rappresentato in Consiglio comunale da Roberto Lusito - saremo a fianco dell'ente nell'accertamento delle responsabilità. A questo proposito, da giorni un battente della finestra del municipio è sempre aperto, malgrado le intemperie e abbiamo informato i Vigili Urbani. Ci auguriamo una replica da parte della società titolare dei lavori».
«Il punto è tuttavia un altro - insistono -: un "buon padre" di famiglia lascerebbe una stanza così importante senza protezione alcuna se vi è un cantiere come è stato ammesso? Si tratta poi della stanza del sindaco, all'interno della quale ci sono, e sono evidenti anche nella foto, emblemi dello stato (la foto del Presidente, la fascia tricolore, ecc.) che il codice penale tutela contro il "vilipendio". C'è da aggiungere che i lavori risalgono - insistono da Città Civile - a due anni fa. Possibile che da allora a nessuno di lor signori è venuto in mente di mettere in sicurezza gli arredi e gli emblemi così importanti? Ancora una volta, questa Amministrazione è arrivata in ritardo rispetto alle proprie responsabilità», è la chiusa dura.
La nostra redazione, conscia del ruolo che ricopre e per completezza di informazione, lascerà all'Amministrazione comunale un'ultima replica su un tema assai sentito a Terlizzi. Dopo, il dibattito dovrà spostarsi inevitabilmente sul piano prettamente politico e cercare soluzioni condivise nelle opportune sedi.