Canne fumarie, serbatoi e tettoie in amianto, l'obbligo di notifica
Avviso di Legambiente Terlizzi: obbligo entro il 21 aprile
sabato 7 aprile 2018
10.59
Il Piano Regionale Amianto Puglia (PRAP) ha introdotto l'obbligo per i possessori di manufatti contenenti amianto (MCA) come canne fumarie, serbatoi, tettoie, ecc., di effettuare l'autonotifica on-line sul portale ambientale della Regione Puglia.
Sul tema, interviene il Circolo Legambiente di Terlizzi: "Tale obbligo - precisa l'ingegnere Michelangelo Guastamacchia, dirigente del Circolo - é in capo a tutti, privati cittadini e soggetti pubblici ed il termine ultimo per censire i propri manufatti è il 21 aprile prossimo, per cui chi non lo ha ancora fatto dovrà affrettarsi. Per chi non vi provvede è prevista l'applicazione di una sanzione aggiuntiva rispetto a quelle definite dallo Stato. Inoltre i siti non censiti potranno essere oggetto di segnalazioni effettuate con le modalità del monitoraggio sociale o dalla Polizia Municipale e saranno oggetto di controllo da parte della ASL la quale, se dovesse accertare dispersione di fibre oltre i valori di legge, potrà comminare al detentore un'ulteriore sanzione amministrativa."
"L'autonotifica - sottolinea Guastamacchia - non costituisce un obbligo di bonifica a carico del possessore, ma ha la finalità di completare l'attività di mappatura delle zone interessate dalla presenza di amianto, al fine di calibrare opportunamente i piani di protezione e risanamento ambientale.
La presenza di amianto, inoltre, come si è avuto modo di spiegare nei diversi incontri tenuti con cittadini e studenti, programmati nell'ambito della campagna di sensibilizzazione di Legambiente "Puglia Eternit Free", non impone la rimozione a prescindere, poiché potrebbe essere sufficiente l'incapsulamento o anche solo il monitoraggio biennale."
"L'auspicio - conclude l'ing. Guastamacchia - è che, conoscendo l'ubicazione dei MCA e i relativi possessori, si possa ridurre il fenomeno degli abbandoni e individuare i responsabili degli smaltimenti abusivi." "L' amministrazione comunale ha un ruolo centrale nell'attuazione del Piano amianto anche in virtù delle proprie funzioni di "tutela dell'igiene, della salute, della sicurezza e dell'incolumità pubblica" - sottolinea l'avvocato Giovanna De Leo, presidente del circolo terlizzese - "I Comuni, infatti, avranno accesso a tutte le informazioni contenute nelle banche dati
del censimento affinché possano effettuare verifiche e controlli e comminare eventuali sanzioni. Per il futuro sono previste premialità in favore di quei Comuni che segnaleranno la presenza di amianto in locali pubblici o ad uso pubblico e che attiveranno i controlli volti ad accertare e a verificare le segnalazioni pervenute" - conclude il Presente del Circolo Legambiente.
Sul tema, interviene il Circolo Legambiente di Terlizzi: "Tale obbligo - precisa l'ingegnere Michelangelo Guastamacchia, dirigente del Circolo - é in capo a tutti, privati cittadini e soggetti pubblici ed il termine ultimo per censire i propri manufatti è il 21 aprile prossimo, per cui chi non lo ha ancora fatto dovrà affrettarsi. Per chi non vi provvede è prevista l'applicazione di una sanzione aggiuntiva rispetto a quelle definite dallo Stato. Inoltre i siti non censiti potranno essere oggetto di segnalazioni effettuate con le modalità del monitoraggio sociale o dalla Polizia Municipale e saranno oggetto di controllo da parte della ASL la quale, se dovesse accertare dispersione di fibre oltre i valori di legge, potrà comminare al detentore un'ulteriore sanzione amministrativa."
"L'autonotifica - sottolinea Guastamacchia - non costituisce un obbligo di bonifica a carico del possessore, ma ha la finalità di completare l'attività di mappatura delle zone interessate dalla presenza di amianto, al fine di calibrare opportunamente i piani di protezione e risanamento ambientale.
La presenza di amianto, inoltre, come si è avuto modo di spiegare nei diversi incontri tenuti con cittadini e studenti, programmati nell'ambito della campagna di sensibilizzazione di Legambiente "Puglia Eternit Free", non impone la rimozione a prescindere, poiché potrebbe essere sufficiente l'incapsulamento o anche solo il monitoraggio biennale."
"L'auspicio - conclude l'ing. Guastamacchia - è che, conoscendo l'ubicazione dei MCA e i relativi possessori, si possa ridurre il fenomeno degli abbandoni e individuare i responsabili degli smaltimenti abusivi." "L' amministrazione comunale ha un ruolo centrale nell'attuazione del Piano amianto anche in virtù delle proprie funzioni di "tutela dell'igiene, della salute, della sicurezza e dell'incolumità pubblica" - sottolinea l'avvocato Giovanna De Leo, presidente del circolo terlizzese - "I Comuni, infatti, avranno accesso a tutte le informazioni contenute nelle banche dati
del censimento affinché possano effettuare verifiche e controlli e comminare eventuali sanzioni. Per il futuro sono previste premialità in favore di quei Comuni che segnaleranno la presenza di amianto in locali pubblici o ad uso pubblico e che attiveranno i controlli volti ad accertare e a verificare le segnalazioni pervenute" - conclude il Presente del Circolo Legambiente.