Cansum e dirigente Panzini, sequestro per oltre 1.860.000 di euro

Intervento della Guardia di Finanza su ordine della magistratura

mercoledì 17 dicembre 2014 13.03
Sviluppi nella vicenda Censum. Pubblichiamo un comunicato stampa della Guardia di Finanza:

A seguito di pregresse indagini di polizia giudiziaria da parte della Tenenza Guardia di Finanza di Molfetta coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani nonché di ulteriori investigazioni ed accertamenti patrimoniali da parte della Sezione Accertamenti Danni Erariali del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, dirette dalla Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari, tale ultima Magistratura Contabile nelle scorse settimane ha richiesto alla Sezione Giurisdizionale per la Puglia il sequestro conservativo di beni mobili ed immobili, nei confronti della società CENSUM SPA di Rutigliano (BA) - esercente l'attività di riscossione tributi – in persona del suo legale rappresentate Gianfranco Di Pierro; e nei confronti della Dirigente del Settore Finanziario del comune di Terlizzi (BA) Francesca Panzini.

Dette ultime indagini permettevano di accertare e quantificare il danno erariale - arrecato dall'inosservanza delle regole contrattuali con il comune di Terlizzi, da parte della CENSUM SPA, con la corresponsabilità della dirigente pubblica - nonché di individuare il patrimonio dei citati responsabili a fini di sequestro conservativo dei beni. <em 12px;"="" style="box-sizing: border-box; ">Sulla scorta di tali indagini la Procura Contabile, nelle scorse settimane, chiedeva, dunque, alla Sezione Giurisdizionale della stessa Corte - ed otteneva - il sequestro conservativo dei beni della CENSUM SPA e della citata dirigente comunale, individuati come responsabili del danno ed a tutela delle pretesa erariale.

I beni sequestrati in via d'urgenza, su disposizione del Presidente della Sezione Giurisdizionale di Bari della Corte dei Conti, consistono nel saldo di due conti correnti bancari per la dirigente pubblica ed in tre immobili intestati alla CENSUM SPA, per un valore complessivo di oltre 1.860.000 euro.
Il sequestro conservativo è stato poi confermato, con ordinanza depositata alcuni giorni fa, dal giudice delegato della stessa Sezione Giurisdizionale, previa udienza di contraddittorio tra le Parti. Il processo seguirà ora il suo normale iter per l'accertamento definitivo delle responsabilità.