Caos sullo svolgimento dei Consigli comunali: in presenza o in teleconferenza?
I Consiglieri di opposizione scrivono al Prefetto Antonia Bellomo
giovedì 15 ottobre 2020
05.30
Chiedono un intervento urgente del Prefetto Antonia Bellomo i Consiglieri di opposizione che nell'esposto dello scorso 13 ottobre hanno lamentato la scarsa trasparenza dell'Amministrazione comunale sulle tipologie di svolgimento delle prossime sedute della massima assise cittadina.
In particolare Vito D'amato, Michelangelo De Chirico, Mariangela Galliani, Michele Grassi, Gaetano Minutillo, Nicola Morrone, Giampaolo Sigrisi e Giuseppe Volpe, sottolineano la funzionalità di riunirsi in presenza in Consiglio comunale, modalità questa che rappresenta «l'unica legittimamente attuabile, anche in ragione della possibilità di distanziamento assicurata dalle ampie dimensioni della sala conferenza, che non compromettono in alcun modo il rispetto delle misure anti contagio».
La questione risale allo scorso aprile quando fu approvata un'apposita delibera di Consiglio Comunale (stilata dalla Commissione Affari Istituzionali) che prevedeva il ricorso allo strumento della teleconferenza, quale alternativa all'incontro dal vivo, per l'effettuazione delle sedute consiliari, limitatamente però al periodo di lockdown dovuto al Covid-19 ed esclusivamente per argomenti che avrebbero permesso la trattazione in suddetta maniera.
Tuttavia, lunedì 12 ottobre il Presidente del Consiglio, Mario Ruggiero, avrebbe disatteso quanto precedentemente convenuto, «emanando un atto monocratico volto alla adozione dei criteri e delle modalità per lo svolgimento delle sedute di Consiglio Comunale in teleconferenza, senza aver preventivamente interpellato la competente Commissione Affari Istituzionali».
Nella stessa giornata, però, lo stesso Ruggiero ha provveduto alla convocazione in presenza del Consiglio comunale di domani, 16 ottobre, all'interno della sala conferenze dell'Ufficio Servizi Sociali.
In antitesi a ciò, ieri, 14 ottobre, è stata peraltro prevista una seduta di Commissione Affari Istituzionali dedicata alla formazione per garantire la partecipazione alle sedute consiliari in modalità teleconferenza: a questa riunione istituzionale le opposizioni hanno scelto di non aderire.
Alla luce, quindi, della poca chiarezza manifestata, i Consiglieri di minoranza si sono rivolti al Prefetto Bellomo anche per «contestare la legittimità del citato provvedimento monocratico del Presidente del Consiglio Comunale, adottato in dispregio a quanto deliberato già dal Consiglio medesimo».
Ci tengono a evidenziare, inoltre, che una predisposizione frontale del consesso cittadino non inficia in alcun modo la possibilità di eventuali partecipazioni in teleconferenza di Consiglieri che ne facciano richiesta.
La fermezza degli esponenti di opposizione è tale che se la seduta consiliare non dovesse avvenire regolarmente in presenza, saranno, scrivono nell'esposto, «costretti a ricorrere alle Forze dell'Ordine presenti sul territorio».
In particolare Vito D'amato, Michelangelo De Chirico, Mariangela Galliani, Michele Grassi, Gaetano Minutillo, Nicola Morrone, Giampaolo Sigrisi e Giuseppe Volpe, sottolineano la funzionalità di riunirsi in presenza in Consiglio comunale, modalità questa che rappresenta «l'unica legittimamente attuabile, anche in ragione della possibilità di distanziamento assicurata dalle ampie dimensioni della sala conferenza, che non compromettono in alcun modo il rispetto delle misure anti contagio».
La questione risale allo scorso aprile quando fu approvata un'apposita delibera di Consiglio Comunale (stilata dalla Commissione Affari Istituzionali) che prevedeva il ricorso allo strumento della teleconferenza, quale alternativa all'incontro dal vivo, per l'effettuazione delle sedute consiliari, limitatamente però al periodo di lockdown dovuto al Covid-19 ed esclusivamente per argomenti che avrebbero permesso la trattazione in suddetta maniera.
Tuttavia, lunedì 12 ottobre il Presidente del Consiglio, Mario Ruggiero, avrebbe disatteso quanto precedentemente convenuto, «emanando un atto monocratico volto alla adozione dei criteri e delle modalità per lo svolgimento delle sedute di Consiglio Comunale in teleconferenza, senza aver preventivamente interpellato la competente Commissione Affari Istituzionali».
Nella stessa giornata, però, lo stesso Ruggiero ha provveduto alla convocazione in presenza del Consiglio comunale di domani, 16 ottobre, all'interno della sala conferenze dell'Ufficio Servizi Sociali.
In antitesi a ciò, ieri, 14 ottobre, è stata peraltro prevista una seduta di Commissione Affari Istituzionali dedicata alla formazione per garantire la partecipazione alle sedute consiliari in modalità teleconferenza: a questa riunione istituzionale le opposizioni hanno scelto di non aderire.
Alla luce, quindi, della poca chiarezza manifestata, i Consiglieri di minoranza si sono rivolti al Prefetto Bellomo anche per «contestare la legittimità del citato provvedimento monocratico del Presidente del Consiglio Comunale, adottato in dispregio a quanto deliberato già dal Consiglio medesimo».
Ci tengono a evidenziare, inoltre, che una predisposizione frontale del consesso cittadino non inficia in alcun modo la possibilità di eventuali partecipazioni in teleconferenza di Consiglieri che ne facciano richiesta.
La fermezza degli esponenti di opposizione è tale che se la seduta consiliare non dovesse avvenire regolarmente in presenza, saranno, scrivono nell'esposto, «costretti a ricorrere alle Forze dell'Ordine presenti sul territorio».