Celebrati a Terlizzi i 100 anni dalla nascita del maestro Antonio Volpe
La serata si è svolta nella Sala Consiliare in corso Vittorio Emanuele 26
venerdì 19 luglio 2024
00.07
Avrebbe compiuto 100 anni il maestro Antonio Volpe oggi, 19 luglio 2024, da tutti ricordato per le sue tele ad olio ispirate alla natura e alla natia Terlizzi.
In occasione del centenario dalla nascita, l'Amministrazione Comunale – Assessorato alla Cultura ha organizzato nella serata di ieri, 18 luglio un evento celebrativo per ricordare l'artista che ha donato parte della sua produzione pittorica alla città e l'uomo che ha vissuto sulla sua pelle le tragedie della guerra e della prigionia durante la Seconda Guerra Mondiale. L'appuntamento ha avuto luogo in Sala Consiliare (Corso Vittorio Emanuele 26), alla presenza di Maria Teresa De Scisciolo, amica di vecchia data dell'artista, Daniela Zappatore - Assessora alla Cultura, Michelangelo De Chirico - Sindaco di Terlizzi ed ancora, Mario Volpe - amico del Maestro e Francesco Picca - Storico dell'Arte.
Per l'occasione è stato possibile visitare la mostra permanente del Maestro Antonio Volpe, e sono state distribuite, ai presenti, alcune copie del libro "Antonio Volpe classe 1924- la guerra, la prigionia e il ritorno alla vita e.. all'Arte" ristampato a cura dell'Amministrazione Comunale. Nella dolcezza delle parole degli ospiti durante la serata, sono stati raccontati diversi aneddoti del maestro. L'uomo, che ha vissuto sulla sua pelle quando era ventenne il dolore della prigionia in Germania e in Polonia durante la Seconda Guerra Mondiale, è divenuto anche un manifesto di resilienza.
Con l'artista ancora oggi, viaggiano i suoi quadri ma anche il nome di Terlizzi (e la cultura contadina), città che lui ha sempre amato e messo al centro delle sue opere con la volontà di offrire alla comunità la sua arte, mai geloso di quanto produceva. Un uomo umile, disponibile al dialogo con i più giovani, attento a ricordare il triste passato, ma con grande fiducia nell'avvenire.
Il 6 novembre 2014 il maestro Volpe scriveva così: «carissimi come ben sapete ho compiuto novant'anni. Il tempo corre veloce e sento di dover fare tutti i passi necessari per lasciare alla città di Terlizzi parte della mia produzione pittorica. È un desiderio che coltivo da tanto e prima di andarmene da questa terra voglio fare tutto il possibile per vederlo realizzato. Non sto chiedendo nulla ai miei concittadini. Sto offrendo parte della mia produzione pittorica gratuitamente, perché ispiri le generazioni future a coltivare il desiderio di dipingere e faccia conoscere loro l'arte prodotta in questi anni».
Ci piace ricordarlo e onorarlo così, con l'auspicio che Antonio Volpe possa ancora rappresentare un punto di riferimento per la città, soprattutto per i più giovani. Un uomo buono, rispettoso delle regole e dei ruoli, cultore dell'arte e della natura, valori che ci auguriamo possano continuare ad essere coltivati dalle attuali e prossime generazioni.
In occasione del centenario dalla nascita, l'Amministrazione Comunale – Assessorato alla Cultura ha organizzato nella serata di ieri, 18 luglio un evento celebrativo per ricordare l'artista che ha donato parte della sua produzione pittorica alla città e l'uomo che ha vissuto sulla sua pelle le tragedie della guerra e della prigionia durante la Seconda Guerra Mondiale. L'appuntamento ha avuto luogo in Sala Consiliare (Corso Vittorio Emanuele 26), alla presenza di Maria Teresa De Scisciolo, amica di vecchia data dell'artista, Daniela Zappatore - Assessora alla Cultura, Michelangelo De Chirico - Sindaco di Terlizzi ed ancora, Mario Volpe - amico del Maestro e Francesco Picca - Storico dell'Arte.
Per l'occasione è stato possibile visitare la mostra permanente del Maestro Antonio Volpe, e sono state distribuite, ai presenti, alcune copie del libro "Antonio Volpe classe 1924- la guerra, la prigionia e il ritorno alla vita e.. all'Arte" ristampato a cura dell'Amministrazione Comunale. Nella dolcezza delle parole degli ospiti durante la serata, sono stati raccontati diversi aneddoti del maestro. L'uomo, che ha vissuto sulla sua pelle quando era ventenne il dolore della prigionia in Germania e in Polonia durante la Seconda Guerra Mondiale, è divenuto anche un manifesto di resilienza.
Con l'artista ancora oggi, viaggiano i suoi quadri ma anche il nome di Terlizzi (e la cultura contadina), città che lui ha sempre amato e messo al centro delle sue opere con la volontà di offrire alla comunità la sua arte, mai geloso di quanto produceva. Un uomo umile, disponibile al dialogo con i più giovani, attento a ricordare il triste passato, ma con grande fiducia nell'avvenire.
Il 6 novembre 2014 il maestro Volpe scriveva così: «carissimi come ben sapete ho compiuto novant'anni. Il tempo corre veloce e sento di dover fare tutti i passi necessari per lasciare alla città di Terlizzi parte della mia produzione pittorica. È un desiderio che coltivo da tanto e prima di andarmene da questa terra voglio fare tutto il possibile per vederlo realizzato. Non sto chiedendo nulla ai miei concittadini. Sto offrendo parte della mia produzione pittorica gratuitamente, perché ispiri le generazioni future a coltivare il desiderio di dipingere e faccia conoscere loro l'arte prodotta in questi anni».
Ci piace ricordarlo e onorarlo così, con l'auspicio che Antonio Volpe possa ancora rappresentare un punto di riferimento per la città, soprattutto per i più giovani. Un uomo buono, rispettoso delle regole e dei ruoli, cultore dell'arte e della natura, valori che ci auguriamo possano continuare ad essere coltivati dalle attuali e prossime generazioni.