Chiusura col botto per la IX edizione del Sovereto Festival

In tantissimi sono accorsi per l'ultima serata della kermesse jazz

lunedì 2 agosto 2021 12.32
A cura di Vincenza Urbano
Chiusura col botto per la IX edizione del Sovereto Festival che nell'ultima serata di ieri, 1 agosto, ha registrato il tutto esaurito dei posti a sedere nel suggestivo borgo medievale. Terlizzesi e cittadini dei paesi limitrofi sono, infatti, accorsi numerosi per arricchire il proprio bagaglio culturale musicale.

L'apertura della serata è stata dedicata alla professionalità della banda Gisonda diretta dal Maestro Giuseppe De Lucia, un ensemble di musicisti talentuosi che hanno alternato brani allegri a pezzi più struggenti, interpretando magistralmente melodie note sullo scenario internazionale, dal genere classico a quello più prettamente pop.

La forte afa non ha impedito ai cultori della buona musica di assistere attentamente e in maniera corposa alle esecuzioni che si sono susseguite durante l'evento, con scrocio di applausi al termine delle performance.

Una voce apprezzata per il suo timbro vocale improntato alla matrice black cui si ispira è stata quella di Francesca Biancoli, giovane cantante di origini baresi che ha vissuto negli anni in Sud Africa, a Cape Town precisamente, dove ha potuto affinare il jazz e stili differenti. Cantante solista che si è esibita con l'impiego della chitarra nel tema scelto per la manifestazione "Idolatria", Biancoli si esprime attraverso testi prevalentemente in inglese riempiendoli di contenuti tratti dalla vita personale e dal contesto sociale. Da un lato, ad esempio, ha prestato la propria penna e la propria arte alla difesa delle donne che hanno subito abusi denunciando così il mancato rispetto al valore femminile, dall'altro, con "Lotus" ha rievocato la memoria di un suo caro amico scomparso diverso tempo fa.

L'ultima lunga tranche della kermesse soveretana è stata affidata alla Jazz Studio Orchestra diretta dal Maestro Paolo Lepore e impreziosita dai contributi straordinari di Mario Rosini e Ronnie Jones nel "Soul Project".

Mario Rosini, musicista e cantante pugliese, è noto a livello nazionale per essere arrivato al secondo posto al Festival di Sanremo del 2004. Attualmente è docente di canto jazz al Conservatorio di Matera. Inoltre ricopre l'incarico di Presidente della Commissione Artistica del "Premio Mia Martini".

Ronnie Jones è, dal canto suo, una leggenda della musica sul piano globale. Cantante e compositore statunitense con alle spalle un ricco background di successi per la sua originalità e l'indiscusso eclettismo, le sue corde nere lo hanno esaltato finanche nella riproposizione delle famosissime canzoni di Ray Charles e Stevie Wonder.

Da ultimo, ma non meno importante, un'appendice artistica di tipo visivo è stata realizzata nella chiesetta sconsacrata di San Marco, sita accanto al santuario di Sovereto, e di proprietà della famiglia Vendola. Tre opere sono state collocate nella struttura in pietra, pezzi esclusivi del trio Paolo De Santoli, Costantino De Sario e Giovanni Morgese. Inoltre, è possibile visitare la mostra completa di questa triade versatile, "MDDXXI", all'interno della Pinacoteca De Napoli fino al prossimo 10 agosto.
Banda Gisonda
Banda Gisonda
Banda Gisonda
Costantino De Sario
Francesca Biancoli
Francesca Biancoli
Giovanni Morgese
Mario Rossini
Mario Rossini
Paolo De Santoli
pubblico
pubblico
Ronnie Jones
Ronnie Jones