Circo, no agli spettacoli con gli animali a Terlizzi
Avviata la raccolta firme della petizione
martedì 26 novembre 2019
11.15
Nasce dal basso il nuovo movimento di liberi cittadini che, da qualche giorno, stanno perorando la causa del divieto di attendamento, nel nostro paese, di circhi con animali. È stata, infatti, avviata una petizione rivolta al sindaco Ninni Gemmato e alla giunta comunale, con la quale si chiede di emanare un regolamento a tutela dei diritti degli animali: in particolare, cioè, si sta domandando all'amministrazione comunale di non consentire più, per il prossimo futuro, spettacoli circensi che includano la presenza di animali.
«La richiesta nasce dalla consapevolezza sempre più tangibile che gli animali impegnati in questi spettacoli siano costretti a condurre una vita incompatibile con le loro caratteristiche etologiche. La detenzione, l'addestramento e l'esibizione contro natura comportano, il più delle volte, maltrattamenti e sofferenza» spiega Flavia De Sario, giovane trentenne, promotrice dell'iniziativa.
Flavia lavora da diversi anni con i bambini nel settore dell'animazione e dello spettacolo; col tempo ha maturato una competenza tale da poter affermare che esistono tantissime realtà che incantano grandi e piccoli con la loro arte circense priva di animali.
«Non sono gli animali in catene, costretti ad una vita fatta di viaggi estenuanti da un paese all'altro, senza libertà alcuna, a fare la bellezza di una spettacolo», continua a precisare, «Spesso, c'è solo poca informazione e l'obiettivo è proprio quello di sensibilizzare le coscienze e rendere tutti consapevoli della dura e cruda realtà che c'è dietro le luci di un tendone».
Ad oggi, è possibile firmare la petizione, con documento di riconoscimento alla mano, sia presso il Mat-laboratorio urbano sia nella sede de La Corrente.
«La richiesta nasce dalla consapevolezza sempre più tangibile che gli animali impegnati in questi spettacoli siano costretti a condurre una vita incompatibile con le loro caratteristiche etologiche. La detenzione, l'addestramento e l'esibizione contro natura comportano, il più delle volte, maltrattamenti e sofferenza» spiega Flavia De Sario, giovane trentenne, promotrice dell'iniziativa.
Flavia lavora da diversi anni con i bambini nel settore dell'animazione e dello spettacolo; col tempo ha maturato una competenza tale da poter affermare che esistono tantissime realtà che incantano grandi e piccoli con la loro arte circense priva di animali.
«Non sono gli animali in catene, costretti ad una vita fatta di viaggi estenuanti da un paese all'altro, senza libertà alcuna, a fare la bellezza di una spettacolo», continua a precisare, «Spesso, c'è solo poca informazione e l'obiettivo è proprio quello di sensibilizzare le coscienze e rendere tutti consapevoli della dura e cruda realtà che c'è dietro le luci di un tendone».
Ad oggi, è possibile firmare la petizione, con documento di riconoscimento alla mano, sia presso il Mat-laboratorio urbano sia nella sede de La Corrente.