Città Civile: «A Terlizzi non ci sono spazi per lo sport»
Per il movimento politico non ci sarebbe «nessuna soluzione per le tante società sportive presenti»
domenica 27 maggio 2018
7.47
«Ci sono a Terlizzi molte associazioni sportive che hanno la necessità di un contenitore, uno spazio pubblico, in cui svolgere la propria attività: parliamo di 13 realtà, due nuove di zecca. Ma nella nostra città sembrerebbe non esserci la disponibilità di nessuno spazio». E' quanto sostiene il movimento Città Civile che in una nota sottolinea come «la palestra della scuola Millico, utilizzata principalmente da società di basket, è inagibile. La palestra della ex scuola Pacecco è chiusa per lavori che sarebbero dovuti già terminare a gennaio 2018. Il Palafiori non è disponibile in quanto la gestione è privata, affidata a gente non di Terlizzi. Il Palachicoli è già parzialmente inagibile ma non sappiamo cosa si farà, e se c'è la volontà, per sistemarlo. Rimangono l- è la tesi del movimento - la palestra della Pappagallo, la quale sarebbe inagibile ma ieri l'amministrazione non ha saputo dare risposte certe in merito. E poi le palestre delle scuole Moro e Gesmundo. Spazi che non è semplicissimo ottenere».
«Morale della favola? Nessuna soluzione per le tante società sportive presenti. La nostra è una città dove i giovani e giovanissimi non possono fare sport nonostante la sua importanza nella formazione e crescita di un ragazzo. L'incapacità degli amministratori di assicurare alle società sportive locali la disponibilità di campi, palestre e palazzetti è molto grave se pensiamo al numero di palestre della città e al denaro che il comune vanta in cassa con il quale potrebbe assicurare questo e altro.
Meno propaganda e più sport!»
«Morale della favola? Nessuna soluzione per le tante società sportive presenti. La nostra è una città dove i giovani e giovanissimi non possono fare sport nonostante la sua importanza nella formazione e crescita di un ragazzo. L'incapacità degli amministratori di assicurare alle società sportive locali la disponibilità di campi, palestre e palazzetti è molto grave se pensiamo al numero di palestre della città e al denaro che il comune vanta in cassa con il quale potrebbe assicurare questo e altro.
Meno propaganda e più sport!»