Incontri con Leu e Cinque Stelle, ma Città Civile precisa: non ci schieramo con nessuno

Domani saranno ospiti i candidati del Movimento Cinque Stelle

martedì 20 febbraio 2018 13.56
Proseguono gli incontri politici ospitati da Città Civile in vista delle elezioni del 4 marzo. Se la settimana scorsa sono stati ospiti gli esponenti della sinistra radicale di Potere al Popolo e i vendoliani di Leu, domani sarà la volta dei candidati del Movimento Cinque Stelle. Tuttavia dal movimento fanno sapere che la scelta è quella di non schierarsi formalmente con nessuno durante questa campagna elettorale per il rinnovo del nuovo Parlamento, il 28° della storia repubblicana. Come riferisce in un comunicato, però, la sua azione deve sensibilizzare i cittadini nell'esercitare il diritto di voto per «far fronte al sempre più crescente astensionismo, evidente simbolo della disaffezione verso la vita politica da parte della popolazione, in particolar modo tra i più giovani».

Al fine di offrire maggiore consapevolezza al cittadino, ha ospitato nei giorni scorsi presso la sua sede gli esponenti di diverse fazioni politiche appartenenti a Liberi e Uguali e Potere al Popolo. Domani, invece, sarà la volta del Movimento Cinque Stelle con Angela Bruna Piarulli per il collegio uninominale del Senato, Francesca Galizia per il collegio uninominale della Camera, Vincenzo Garruti per il collegio plurinominale del Senato.

Il movimento civico, tuttavia, fornisce delle indicazioni di voto proprio in virtù di essere «promotrice degli ideali di partecipazione attiva, condivisione e difesa dei diritti fondamentali». Nella nota si rileva che «È, quindi, del tutto evidente la lontananza ideologica da tutti quei partiti/liste/movimenti che fomentano forme neanche troppo velate di razzismo con rigurgiti neofascisti». Si tratta, quindi, di un appello al voto, nemmeno tanto velato, che esclude dal proprio range di scelta ogni forma di destra che si basa su disvalori xenofobi e anticostituzionali.

Si legge, infine, un auspicio importante «Confidiamo che il voto sia libero e scevro da forme coercitive o di voto di scambio».