Città Civile su sicurezza: «Sindaco scriva a Prefetto e Procura di Trani»
La nota del movimento civico
domenica 14 maggio 2023
Di seguito la nota di Città Civile sulla situazione sicurezza e legalità a Terlizzi (in foto un momento di una delle edizioni del Festival per la Legalità organizzato nella Città dei Fiori dal movimento civico che appoggia l'attuale maggioranza, ndr).
«Sono passati trent'anni dall'autobomba del 7 maggio 1993 e c'è chi vorrebbe che la nostra città ricaschi nello stesso clima di sospetto e di paura. Ed invece, questi anni non sono passati invano. La nostra comunità ha anticorpi sufficienti per respingere queste nubi. Le forze dell'ordine e la magistratura, verso cui nutriamo massima fiducia, conoscono ormai il territorio e lo presidiano. Anche i cittadini e le cittadine devono fare la loro parte respingendo, per esempio, la piccola illegalità diffusa e trasversale che costituisce il brodo di coltura per la corruzione e la criminalità organizzata; e promuovendo la cultura della legalità e dell'antimafia sociale. Ci preoccupano, invece, gli attacchi e i tentativi di delegittimazione alle persone e alle associazioni che da tanti anni si sono esposte su questi temi. Come chi cerca di strumentalizzare perché affamato di consenso. Anche questi sono modi per minare il fronte impegnato contro l'illegalità e la criminalità. Si è aggiunto il gesto di minaccia nei confronti ad uno dei dirigenti del comune al quale va la solidarietà di Città Civile. Non è la prima volta. Questo deve indurci a restare uniti e non abbassare mai la guardia. Per questo, auspichiamo che il sindaco chieda subito un incontro con il Prefetto e con il Procuratore di Trani».
«Sono passati trent'anni dall'autobomba del 7 maggio 1993 e c'è chi vorrebbe che la nostra città ricaschi nello stesso clima di sospetto e di paura. Ed invece, questi anni non sono passati invano. La nostra comunità ha anticorpi sufficienti per respingere queste nubi. Le forze dell'ordine e la magistratura, verso cui nutriamo massima fiducia, conoscono ormai il territorio e lo presidiano. Anche i cittadini e le cittadine devono fare la loro parte respingendo, per esempio, la piccola illegalità diffusa e trasversale che costituisce il brodo di coltura per la corruzione e la criminalità organizzata; e promuovendo la cultura della legalità e dell'antimafia sociale. Ci preoccupano, invece, gli attacchi e i tentativi di delegittimazione alle persone e alle associazioni che da tanti anni si sono esposte su questi temi. Come chi cerca di strumentalizzare perché affamato di consenso. Anche questi sono modi per minare il fronte impegnato contro l'illegalità e la criminalità. Si è aggiunto il gesto di minaccia nei confronti ad uno dei dirigenti del comune al quale va la solidarietà di Città Civile. Non è la prima volta. Questo deve indurci a restare uniti e non abbassare mai la guardia. Per questo, auspichiamo che il sindaco chieda subito un incontro con il Prefetto e con il Procuratore di Trani».