Come si conservano gli alimenti, lo chef terlizzese Michele D’Agostino ospite su Rai Uno

Lo chef che ama la "Tiella Barese" si racconta a TerlizziViva.it

martedì 31 marzo 2015 12.13
A cura di Vincenza Urbano

Sicurezza alimentare e regole per una corretta conservazione di carne e pesce. Di questo ha parlato Michele D'Agostino, eclettico chef cinquantanovenne di origini terlizzesi, ospite questa mattina della trasmissione televisiva su Rai 1 "A conti fatti", condotta da Elisa Isoardi.

TerlizziViva.it lo ha intervistato. «La passione per la cucina è nata in tempi lontani, quando avevo tredici anni. La mia musa ispiratrice è stata la mamma che mi ha sempre coccolato con le delizie della tradizione terlizzese e pugliese.»


Michele ha cominciato a muovere i primi passi tra i fornelli come commis di cucina, presso l'Hotel Dolce Casa a Moena, in provincia di Trento. Ha frequentato l'istituto alberghiero di Stato, alternando il periodo scolastico a stagioni lavorative presso diversi hotel. Di lì a poco, avrebbe capito che il cibo sarebbe stato al centro della sua attività professionale.

Numerosi i riconoscimenti di cui è stato insignito a livello nazionale ed internazionale. Per esempio, ha conseguito la laurea ad Oxford in "Food and beverage management", è presidente dell'Unione Cuochi Puglia, coordinatore didattico e gastronomico dell'Ateneo della Cucina Italiana (scuola di aggiornamento professionale della Federazione Italiana Cuochi), nonché consigliere nazionale dell'ordine dei Maestri di Cucina. Lo scorso anno, nell'ambito dell'Unione Europea, ha anche conseguito le tre stelle come Mastechef a livello internazionale.


Chef Michele attualmente vive a Bari ma spende molto del suo tempo fuori l'Italia, lavorando per l'Unione Europea e l'Istituto del Commercio Estero. Si definisce un "missionario della cucina nel mondo" e, aggiunge lui, «mi concentro sui sapori mediterranei, mi piace riscoprire i gusti e le fragranze del passato, ponendo la dovuta attenzione su quelle che sono le proprietà organolettiche e salutistiche che i tempi moderni richiedono.»


Il nostro Maestro di Cucina ed Executive Chef si è anche occupato dello "street food", evidenziando il valore aggiunto che i venditori ambulanti apportano alla cultura culinaria. "Le peculiarità locali rischiano di esser dimenticate se i prodotti tipici del luogo non vengono commerciati nelle strade dei paesi, recuperando il contatto diretto con le persone."

«La cucina è un'arte che ciascuno esprime dando sfogo alle proprie inclinazioni, con un briciolo di pazzia», afferma lo chef, il cui piatto preferito è la "Tiella barese", una pietanza a base di riso, patate e cozze.