Conclusa la campagna di accoglienza: i risultati di Daniela Zappatore
Il servizio docce è terminato il 29 febbraio
sabato 2 marzo 2024
Si è conclusa, giovedì scorso, 29 febbraio, con una partita di calcio e delle pietanze calde, la campagna di accoglienza dell'amministrazione De Chirico volta a offrire dei servizi minimi ai lavoratori stagionali stranieri giunti a Terlizzi per la raccolta delle olive sin da ottobre. Attivata il 4 gennaio, per due mesi sono state erogate quasi tremila docce, sono stati donati indumenti puliti e coperte, è stata fornita assistenza sanitaria, sono state regolarizzate varie posizioni in prefettura, sono stati collocati in strutture apposite alcuni migranti minorenni.
Un bilancio, dunque, soddisfacente per Daniela Zappatore, Assessora alla cultura e alle politiche di comunità, finita nel mirino di molte contestazioni politiche per la mancata predisposizione di luoghi adeguati che potessero garantire un tetto sopra la testa e un posto letto ai tanti braccianti, prevalentemente magrebini, che hanno contribuito alla ricchezza delle imprese agricole locali.
Per Zappatore, questi ultimi aspetti rappresentano di certo un «rammarico» e già annuncia le difficoltà in cui incapperà per tentare di prodigarsi di più nel prossimo periodo olivicolo. «E non sarà semplice trovare una soluzione anche per il prossimo anno....perché al prossimo anno io sto già pensando».
Certo, alcune voci critiche hanno sottolineato come, puliti e vestiti, poi gli stranieri fossero costretti ad accamparsi nel completo degrado in alcune strutture fatiscenti del territorio, quali ad esempio l'ex laterificio Scianatico o la struttura ricettiva abbandonata del "Relais degli ulivi". La redazione di TerlizziViva ha, infatti, testimoniato con reportage fotografici le condizioni agghiaccianti di dormitori di fortuna, tra spazzatura e assenza di condizioni igieniche (https://www.terlizziviva.it/ireport/ex-fabbrica-scianatico-degrado-e-incuria-a-terlizzi-foto/ e https://www.terlizziviva.it/ireport/il-relais-degli-ulivi-continua-ad-essere-l-hotel-disperazione-foto/)
Il bicchiere, però, va apprezzato mezzo pieno e qualcosa è sicuramente meglio di niente. Molte forze cittadine sono, peraltro, scese in campo per poter venire incontro alle esigenze degli extracomunitari e confortarli col bagliore di un senso di umanità e solidarietà.
Di seguito la nota completa dell'Assessora Zappatore, pubblicata sul suo profilo social.
«Sono stati mesi emotivamente pesanti, spesso ho contato i giorni perché questo giorno arrivasse e ora che è arrivato e volge anche al termine, sono di una tristezza infinita.
La pioggia di oggi è il cielo che piange?
Forse sì...a me piace pensarlo.
Ha pianto il cielo e hanno pianto i lavoratori stagionali, quelli che ancora sono sul nostro territorio nonostante la campagna olivicola sia da un po' terminata, ma anche tanti volontari...
Qualcuno le lacrime le ha nascoste, per pudore, ad altri hanno rigato davvero le guance.
Abbiamo giocato a calcio stasera, nel palazzetto, per stemperare questa emozione imperante.
Tutti insieme....
È terminato così con una palla che rotolava nel campo e la focaccia calda, il progetto di accoglienza degli uomini e dei ragazzi che, quest' anno, numerosissimi, più di ogni altro anno, sono arrivati a dar man forte ai nostri agricoltori in questa annata straordinaria e benedetta.
Per due mesi li abbiamo incontrati giornalmente, abbiamo dato loro la possibilità di lavarsi, di fare una doccia calda, di ristorarsi. (Da un calcolo approssimativo quasi tremila docce).
Abbiamo restituito un briciolo di dignità ed ogni volta che andavano via, con gli abiti puliti i loro occhi sprizzavano gratitudine.
Hanno ricevuto assistenza medica ed infermieristica. Ci siamo fatti carico di tante situazioni anche di quelle più pesanti che hanno richiesto un ricovero ospedaliero.
Li abbiamo accompagnati in prefettura perché regolarizzassero le loro posizioni, negli uffici comunali, dai datori di lavoro...
Abbiamo distribuito coperte, indumenti, biglietti...parole di conforto.
Li abbiamo giornalmente ascoltati e loro si sono sentiti ancora una volta accolti.
Per la prima volta in assoluto nella storia di questo Comune i servizi sociali hanno preso in carico dei minorenni dagli occhi dolcissimi collocandoli in strutture per minori non accompagnati...
Ci sono state tante prime volte...
Alcune straordinarie...come le cene condivise, perché quando ci si conosce le distanze si azzerano e davvero ci si sente fratelli in un mondo in tempesta dove tutti siamo sulla stessa barca...
Sono stati mesi difficili, ma di grande grazia.
Non siamo riusciti a dare un tetto e un letto caldo e questo resta un grande rammarico...ci abbiamo provato fino alla fine percorrendo tante strade, ognuna delle quali si è interrotta per un diverso motivo. E non sarà semplice trovare una soluzione anche per il prossimo anno...perché al prossimo anno io sto già pensando.
Di una cosa ero e sono ancora più sicura al termine di questa mia prima esperienza.
È necessario il contributo di tutti e di ognuno, un contributo di idee e operativo.
Prestissimo riprenderemo i Tavoli interrotti nel mese di novembre e chi vorrà sarà il benvenuto.
Un grazie senza fine:
-al SER di Molfetta. È stato complicatissimo trovare associazioni disponibili a mettersi in gioco con noi. Loro sono stati splendidi.
-all' associazione La GARRA, a Maurizio e Maria…non c' è stato giorno che non ci siano stati
-alle associazioni di volontariato del nostro territorio, all'associazione dei Carabinieri, dei Bersaglieri, della Protezione Civile, della Guardia Forestale, della Croce Rossa, Andrea, Giuseppe, Leonardo, Lorenzo, Paolo...la loro costante presenza è stata rassicurante come quella della nostra Polizia Locale sempre attenta e disponibile.
Un grazie senza fine
-all' Oasi 2 per il supporto tecnico,
- ai medici e a tutto il personale del CUAMM paziente e professionale,
- alla Regione Puglia senza il cui supporto economico non avremmo potuto mettere in campo tutto ciò che abbiamo realizzato.
- all' ufficio dei servizi sociali a Nicla Amendolagine e Cinzia de Astis in particolare.
Un grazie particolare e colmo di gratitudine a tutti i medici di base di Terlizzi che non si sono tirati indietro e hanno dato una disponibilità senza limiti come pure tutte le farmacie.
Grazie ai residenti del quartiere che dopo le prime e rumorose remore ci hanno accolto.
Credo che tanti pre-giudizi siano andati in frantumi.
Abbiamo posto le basi per delle reti che devono rinsaldarsi ed allargarsi sempre più.
Questa, messa in campo dall' amministrazione comunale e dal Comune di Terlizzi, è solo una delle tante azioni realizzate sul nostro territorio per sollevare la permanenza dei lavoratori stagionali.
Un grazie infinito non può che andare, quindi, a tutti quelli che in ogni modo si sono prodigati: le parrocchie, una in particolare...con le rispettive Caritas, la fraternita francescana di Betania...
Ho lasciato per ultima, e sicuramente avrò dimenticato qualcuno, Hanene Fadhli. È stata la pietra preziosa di questo faticoso cammino. Anche lei ha rappresentato una prima volta: la prima volta che l'amministrazione (che io ricordi) si è dotata di una mediatrice linguistica tunisina. È stata la chiave di volta. Abbattute le barriere linguistiche, si abbattono tante altre barriere. Ed oltre che una mediatrice ho trovato un'amica.
Grazie ancor di più al sindaco Michelangelo De Chirico. Anche lui sempre presente e coinvolto
Ps. La poesia e la bellezza salveranno il mondo. Ne sono sicura».
Un bilancio, dunque, soddisfacente per Daniela Zappatore, Assessora alla cultura e alle politiche di comunità, finita nel mirino di molte contestazioni politiche per la mancata predisposizione di luoghi adeguati che potessero garantire un tetto sopra la testa e un posto letto ai tanti braccianti, prevalentemente magrebini, che hanno contribuito alla ricchezza delle imprese agricole locali.
Per Zappatore, questi ultimi aspetti rappresentano di certo un «rammarico» e già annuncia le difficoltà in cui incapperà per tentare di prodigarsi di più nel prossimo periodo olivicolo. «E non sarà semplice trovare una soluzione anche per il prossimo anno....perché al prossimo anno io sto già pensando».
Certo, alcune voci critiche hanno sottolineato come, puliti e vestiti, poi gli stranieri fossero costretti ad accamparsi nel completo degrado in alcune strutture fatiscenti del territorio, quali ad esempio l'ex laterificio Scianatico o la struttura ricettiva abbandonata del "Relais degli ulivi". La redazione di TerlizziViva ha, infatti, testimoniato con reportage fotografici le condizioni agghiaccianti di dormitori di fortuna, tra spazzatura e assenza di condizioni igieniche (https://www.terlizziviva.it/ireport/ex-fabbrica-scianatico-degrado-e-incuria-a-terlizzi-foto/ e https://www.terlizziviva.it/ireport/il-relais-degli-ulivi-continua-ad-essere-l-hotel-disperazione-foto/)
Il bicchiere, però, va apprezzato mezzo pieno e qualcosa è sicuramente meglio di niente. Molte forze cittadine sono, peraltro, scese in campo per poter venire incontro alle esigenze degli extracomunitari e confortarli col bagliore di un senso di umanità e solidarietà.
Di seguito la nota completa dell'Assessora Zappatore, pubblicata sul suo profilo social.
«Sono stati mesi emotivamente pesanti, spesso ho contato i giorni perché questo giorno arrivasse e ora che è arrivato e volge anche al termine, sono di una tristezza infinita.
La pioggia di oggi è il cielo che piange?
Forse sì...a me piace pensarlo.
Ha pianto il cielo e hanno pianto i lavoratori stagionali, quelli che ancora sono sul nostro territorio nonostante la campagna olivicola sia da un po' terminata, ma anche tanti volontari...
Qualcuno le lacrime le ha nascoste, per pudore, ad altri hanno rigato davvero le guance.
Abbiamo giocato a calcio stasera, nel palazzetto, per stemperare questa emozione imperante.
Tutti insieme....
È terminato così con una palla che rotolava nel campo e la focaccia calda, il progetto di accoglienza degli uomini e dei ragazzi che, quest' anno, numerosissimi, più di ogni altro anno, sono arrivati a dar man forte ai nostri agricoltori in questa annata straordinaria e benedetta.
Per due mesi li abbiamo incontrati giornalmente, abbiamo dato loro la possibilità di lavarsi, di fare una doccia calda, di ristorarsi. (Da un calcolo approssimativo quasi tremila docce).
Abbiamo restituito un briciolo di dignità ed ogni volta che andavano via, con gli abiti puliti i loro occhi sprizzavano gratitudine.
Hanno ricevuto assistenza medica ed infermieristica. Ci siamo fatti carico di tante situazioni anche di quelle più pesanti che hanno richiesto un ricovero ospedaliero.
Li abbiamo accompagnati in prefettura perché regolarizzassero le loro posizioni, negli uffici comunali, dai datori di lavoro...
Abbiamo distribuito coperte, indumenti, biglietti...parole di conforto.
Li abbiamo giornalmente ascoltati e loro si sono sentiti ancora una volta accolti.
Per la prima volta in assoluto nella storia di questo Comune i servizi sociali hanno preso in carico dei minorenni dagli occhi dolcissimi collocandoli in strutture per minori non accompagnati...
Ci sono state tante prime volte...
Alcune straordinarie...come le cene condivise, perché quando ci si conosce le distanze si azzerano e davvero ci si sente fratelli in un mondo in tempesta dove tutti siamo sulla stessa barca...
Sono stati mesi difficili, ma di grande grazia.
Non siamo riusciti a dare un tetto e un letto caldo e questo resta un grande rammarico...ci abbiamo provato fino alla fine percorrendo tante strade, ognuna delle quali si è interrotta per un diverso motivo. E non sarà semplice trovare una soluzione anche per il prossimo anno...perché al prossimo anno io sto già pensando.
Di una cosa ero e sono ancora più sicura al termine di questa mia prima esperienza.
È necessario il contributo di tutti e di ognuno, un contributo di idee e operativo.
Prestissimo riprenderemo i Tavoli interrotti nel mese di novembre e chi vorrà sarà il benvenuto.
Un grazie senza fine:
-al SER di Molfetta. È stato complicatissimo trovare associazioni disponibili a mettersi in gioco con noi. Loro sono stati splendidi.
-all' associazione La GARRA, a Maurizio e Maria…non c' è stato giorno che non ci siano stati
-alle associazioni di volontariato del nostro territorio, all'associazione dei Carabinieri, dei Bersaglieri, della Protezione Civile, della Guardia Forestale, della Croce Rossa, Andrea, Giuseppe, Leonardo, Lorenzo, Paolo...la loro costante presenza è stata rassicurante come quella della nostra Polizia Locale sempre attenta e disponibile.
Un grazie senza fine
-all' Oasi 2 per il supporto tecnico,
- ai medici e a tutto il personale del CUAMM paziente e professionale,
- alla Regione Puglia senza il cui supporto economico non avremmo potuto mettere in campo tutto ciò che abbiamo realizzato.
- all' ufficio dei servizi sociali a Nicla Amendolagine e Cinzia de Astis in particolare.
Un grazie particolare e colmo di gratitudine a tutti i medici di base di Terlizzi che non si sono tirati indietro e hanno dato una disponibilità senza limiti come pure tutte le farmacie.
Grazie ai residenti del quartiere che dopo le prime e rumorose remore ci hanno accolto.
Credo che tanti pre-giudizi siano andati in frantumi.
Abbiamo posto le basi per delle reti che devono rinsaldarsi ed allargarsi sempre più.
Questa, messa in campo dall' amministrazione comunale e dal Comune di Terlizzi, è solo una delle tante azioni realizzate sul nostro territorio per sollevare la permanenza dei lavoratori stagionali.
Un grazie infinito non può che andare, quindi, a tutti quelli che in ogni modo si sono prodigati: le parrocchie, una in particolare...con le rispettive Caritas, la fraternita francescana di Betania...
Ho lasciato per ultima, e sicuramente avrò dimenticato qualcuno, Hanene Fadhli. È stata la pietra preziosa di questo faticoso cammino. Anche lei ha rappresentato una prima volta: la prima volta che l'amministrazione (che io ricordi) si è dotata di una mediatrice linguistica tunisina. È stata la chiave di volta. Abbattute le barriere linguistiche, si abbattono tante altre barriere. Ed oltre che una mediatrice ho trovato un'amica.
Grazie ancor di più al sindaco Michelangelo De Chirico. Anche lui sempre presente e coinvolto
Ps. La poesia e la bellezza salveranno il mondo. Ne sono sicura».