Conclusi i lavori a fogna bianca, caditoie e manto stradale in via Cappella dei Chicoli
Gemmato: «Erano tra i più attesi e ce l'abbiamo fatta»
mercoledì 16 ottobre 2019
0.42
«Questi lavori erano tra i più attesi. Via Cappella dei Chicoli è infatti un cordone ombelicale tra il centro e la periferia di Terlizzi. È una strada che, oltre a collegare la città con la campagna, conduce dritto dritto nel cuore della zona 167, verso il Polo Liceale, verso il PalaChicoli, verso un'area residenziale che cresce giorno dopo giorno».
Così su Facebook Ninni Gemmato saluta la conclusione del cantiere che ha a lungo interessato l'arteria. Un risultato che rientra nel più ampio Piano Strade e che il Sindaco rivendica come quello ottenuto da una Amministrazione comunale che non lascia mai incompiuto ciò che inizia:
«C'è voluto del tempo, è vero - ammette il primo cittadino -, ma bisognava prima completare la rete idrica di fogna bianca sottostante la strada per la prevenzione degli allagamenti: abbiamo dovuto far fronte alle procedure burocratiche e agli imprevisti dell'impresa esecutrice. Ma ce l'abbiamo fatta. Illuminazione, caditoie, fogna bianca, asfalto...
Perché di una cosa potete star certi - è poi il messaggio alla città -: portiamo grande rispetto per le risorse pubbliche, non lasciamo mai le opere pubbliche a metà».
Così su Facebook Ninni Gemmato saluta la conclusione del cantiere che ha a lungo interessato l'arteria. Un risultato che rientra nel più ampio Piano Strade e che il Sindaco rivendica come quello ottenuto da una Amministrazione comunale che non lascia mai incompiuto ciò che inizia:
«C'è voluto del tempo, è vero - ammette il primo cittadino -, ma bisognava prima completare la rete idrica di fogna bianca sottostante la strada per la prevenzione degli allagamenti: abbiamo dovuto far fronte alle procedure burocratiche e agli imprevisti dell'impresa esecutrice. Ma ce l'abbiamo fatta. Illuminazione, caditoie, fogna bianca, asfalto...
Perché di una cosa potete star certi - è poi il messaggio alla città -: portiamo grande rispetto per le risorse pubbliche, non lasciamo mai le opere pubbliche a metà».