Confesercenti sul mercato settimanale: serve programmazione, le imprese non possono essere spostate come pacchi
"Le scelte sui mercati non possono essere appannaggio di consiglieri comunali tuttologi"
lunedì 21 settembre 2015
8.07
Il dibattito attorno alla futura collocazione del mercato settimanale del martedì, lanciato da TerlizziViva negli ultimi giorni, ha coinvolto la Confesercenti di Terlizzi con il presidente Biagio Berardi, responsabile e componente della Giunta Provinciale di Confesercenti Città Metropolitana di Bari, che ci ha fatto pervenire la seguente nota ufficiale:
Confercenti Terlizzi apprende da alcune notizie date da giornali telematici locali "Terlizziviva", di solerti Amministratori Comunali di Terlizzi che si stanno prodigando per proporre, individuare e discutere intorno alla scelta di un nuovo sito in cui collocare il Mercato Settimanale del Martedì. E' anche interessante leggere alcuni i commenti di cittadini che in varie forme e modi hanno fatto intendere che i Mercati devono vivere all'interno delle Città.
Premesso che la programmazione economica non è appannaggio solo della "Politica ", o del Consigliere e/o Assessore "Tuttologo" di turno che convoca una Commissione Consiliare per decidere del destino di circa 200 imprese commerciali e dei danni o benefici che deve arrecare alla Città, ma deve essere il risultato di una concertazione che vede coinvolti più attori e protagonisti diversi (Associazioni di Categoria, operatori commerciali, cittadini) con ruoli e competenze diverse, su un progetto organico dello sviluppo economico cittadino.
Ritenendo che questo debba essere il principio ispiratore di ogni "Buona Amministrazione", che si prodiga per il bene comune, non sono comprensibili queste fughe in avanti da parte di Amministratori Comunali, ricordando che qui si parla di imprese commerciali che hanno investito nella loro attività svariate migliaia di euro nell'acquisto di Automarket ed attrezzature varie, che hanno un avviamento commerciale e dei dipendenti e che non possono essere spostate come pacchi in modo indolore.
Ci sono fiumi di Studi economici, sociologici e antropologici che tendono a dimostrare la valenza di questi Mercati come una sorta "Centri Commerciali Naturali", dove si sviluppano una pluralità di relazioni sociali, di scambi commerciali e culturali, di rivitalizzazione dei Centri Storici e valorizzazione dei territori contrastando il fenomeno della desertificazione delle città nel loro insieme.
Quindi l'Amministrazione Comunale di Terlizzi è in controtendenza; rispetto all'ingestibilità dell'attuale Mercato Settimanale, - dove mai nessuno si è preoccupato di attrezzare le aree mercatali con Bagni, idranti, etc; di controllare ed esigere il rispetto delle regole igienico-sanitarie; di pretendere la pulizia del posteggio alla chiusura delle operazioni mercatali; dove si è assistito, inoltre, al rigonfiamento "politico-clientelare" delle bancarelle degli operatori ambulanti, tanto da creare un Mercato parallelo distribuito in vie e viuzze adiacenti il mercato creando difficoltà anche in termini di viabilità,- si è preferito pensare ad individuare un sito alla periferia della città.
Per la cronaca, quando il Mercato settimanale fu trasferito da C.so Dante e C.so Garibaldi a Viale Italia, fu fatto un Censimento risultante agli atti della Polizia Municipale: gli operatori erano 164 e fu volontà unanime di Amministrazione e Organizzazioni bloccare ulteriori ingressi in quanto l'area era incapiente, ma anche per mantenere un equilibrio con le attività commerciali in sede fissa. Nel frattempo intervenne la Legge Regionale che disciplinava l'ingresso degli operatori ambulanti nei mercati settimanali affermando che "veniva fatto obbligo ai Comuni di comunicare periodicamente i posteggi disponibili nei mercati settimanali affinchè potessero essere messi a concorso in un Bando Regionale". Il Comune di Terlizzi non ha mai comunicato tali disponibilità, i posteggi disponibili sono stati occupati, e ne sono stati creati degli altri congestionando l'area e creando difficoltà al Traffico e alla viabilità.
Per cui il problema, non è quello di trovare siti diversi al Mercato Settimanale, ma è quello di essere in grado di gestirlo!
Gli Organi di controllo sono professionalmente più preparati del passato, ma non hanno punti di riferimento; Non esiste una Amministrazione Comunale con idee chiare che faccia "rete" con il suo Organico!
L'attività dell'Amministrazione invece deve essere quella di promuovere queste realtà favorendo le attività di marketing che comportino il rafforzamento dell'immagine e dell'attrattività dell'area per diventare un luogo piacevole da visitare e da frequentare anche per i turisti; Migliorare l'offerta complessiva dei servizi in centro città; Valorizzare gli sforzi dell'amministrazione pubblica, degli operatori privati e della comunità locale attraverso un utilizzo più efficiente delle risorse e un approccio cooperativo alla soluzione dei problemi dell'area per gli utenti attuali e potenziali.; sviluppare l'economia dei centri urbani attraverso la cooperazione tra soggetti pubblici e privati. Rendere i mercati locali una risorsa turistica dove è possibile esporre tipicità;
Perché Palermo deve vantare storici e chiassosi mercati come "Vucciria, Ballarò" con offerte di prodotti tradizionali e noi vogliamo smantellare i mercati o penalizzarli?
In questo processo bisogna coinvolgere i diversi attori nel processo decisionale, favorendo la massima condivisione possibile di informazioni e suggerimenti; Organizzare partnership di mutuo aiuto tra i diversi operatori, cercando di mettere in luce i reciproci vantaggi al fine di scoraggiare atteggiamenti o strategie penalizzanti o distruttive. Ma questo vale per tutti i Mercati!
E' sotto gli occhi di tutti la condizione igienico-sanitaria del Mercato rionale di Via Torino, per il quale nonostante segnalazioni , non si interviene per esigere il rispetto delle regole. Ma nessuno può obiettare sul valore dell'iniziativa! Né tantomeno può essere comprensibile la scelta di chi rispetto all'incapacità di gestire tali situazioni, cerca di togliere l'ingombro!
Sarebbe auspicabile, come in altre realtà di Amministrazioni avanzate, destinare negli strumenti urbanistici delle aree mercatali da attrezzare. Ma per il Comune di Terlizzi è una pura utopia.
Mi Auguro che questo intervento serva ad aprire un Dibattito tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione, le forze sociali tutte intorno ad un Progetto di "Programmazione e pianificazione " organica degli interventi nella Città che scalzi e contrasti la logica di una gestione frammentaria della Cosa pubblica.
Dott. Biagio Berardi (Componente Giunta Prov.le Confesercenti Città Metropolitana)
Confercenti Terlizzi apprende da alcune notizie date da giornali telematici locali "Terlizziviva", di solerti Amministratori Comunali di Terlizzi che si stanno prodigando per proporre, individuare e discutere intorno alla scelta di un nuovo sito in cui collocare il Mercato Settimanale del Martedì. E' anche interessante leggere alcuni i commenti di cittadini che in varie forme e modi hanno fatto intendere che i Mercati devono vivere all'interno delle Città.
Premesso che la programmazione economica non è appannaggio solo della "Politica ", o del Consigliere e/o Assessore "Tuttologo" di turno che convoca una Commissione Consiliare per decidere del destino di circa 200 imprese commerciali e dei danni o benefici che deve arrecare alla Città, ma deve essere il risultato di una concertazione che vede coinvolti più attori e protagonisti diversi (Associazioni di Categoria, operatori commerciali, cittadini) con ruoli e competenze diverse, su un progetto organico dello sviluppo economico cittadino.
Ritenendo che questo debba essere il principio ispiratore di ogni "Buona Amministrazione", che si prodiga per il bene comune, non sono comprensibili queste fughe in avanti da parte di Amministratori Comunali, ricordando che qui si parla di imprese commerciali che hanno investito nella loro attività svariate migliaia di euro nell'acquisto di Automarket ed attrezzature varie, che hanno un avviamento commerciale e dei dipendenti e che non possono essere spostate come pacchi in modo indolore.
Ci sono fiumi di Studi economici, sociologici e antropologici che tendono a dimostrare la valenza di questi Mercati come una sorta "Centri Commerciali Naturali", dove si sviluppano una pluralità di relazioni sociali, di scambi commerciali e culturali, di rivitalizzazione dei Centri Storici e valorizzazione dei territori contrastando il fenomeno della desertificazione delle città nel loro insieme.
Quindi l'Amministrazione Comunale di Terlizzi è in controtendenza; rispetto all'ingestibilità dell'attuale Mercato Settimanale, - dove mai nessuno si è preoccupato di attrezzare le aree mercatali con Bagni, idranti, etc; di controllare ed esigere il rispetto delle regole igienico-sanitarie; di pretendere la pulizia del posteggio alla chiusura delle operazioni mercatali; dove si è assistito, inoltre, al rigonfiamento "politico-clientelare" delle bancarelle degli operatori ambulanti, tanto da creare un Mercato parallelo distribuito in vie e viuzze adiacenti il mercato creando difficoltà anche in termini di viabilità,- si è preferito pensare ad individuare un sito alla periferia della città.
Per la cronaca, quando il Mercato settimanale fu trasferito da C.so Dante e C.so Garibaldi a Viale Italia, fu fatto un Censimento risultante agli atti della Polizia Municipale: gli operatori erano 164 e fu volontà unanime di Amministrazione e Organizzazioni bloccare ulteriori ingressi in quanto l'area era incapiente, ma anche per mantenere un equilibrio con le attività commerciali in sede fissa. Nel frattempo intervenne la Legge Regionale che disciplinava l'ingresso degli operatori ambulanti nei mercati settimanali affermando che "veniva fatto obbligo ai Comuni di comunicare periodicamente i posteggi disponibili nei mercati settimanali affinchè potessero essere messi a concorso in un Bando Regionale". Il Comune di Terlizzi non ha mai comunicato tali disponibilità, i posteggi disponibili sono stati occupati, e ne sono stati creati degli altri congestionando l'area e creando difficoltà al Traffico e alla viabilità.
Per cui il problema, non è quello di trovare siti diversi al Mercato Settimanale, ma è quello di essere in grado di gestirlo!
Gli Organi di controllo sono professionalmente più preparati del passato, ma non hanno punti di riferimento; Non esiste una Amministrazione Comunale con idee chiare che faccia "rete" con il suo Organico!
L'attività dell'Amministrazione invece deve essere quella di promuovere queste realtà favorendo le attività di marketing che comportino il rafforzamento dell'immagine e dell'attrattività dell'area per diventare un luogo piacevole da visitare e da frequentare anche per i turisti; Migliorare l'offerta complessiva dei servizi in centro città; Valorizzare gli sforzi dell'amministrazione pubblica, degli operatori privati e della comunità locale attraverso un utilizzo più efficiente delle risorse e un approccio cooperativo alla soluzione dei problemi dell'area per gli utenti attuali e potenziali.; sviluppare l'economia dei centri urbani attraverso la cooperazione tra soggetti pubblici e privati. Rendere i mercati locali una risorsa turistica dove è possibile esporre tipicità;
Perché Palermo deve vantare storici e chiassosi mercati come "Vucciria, Ballarò" con offerte di prodotti tradizionali e noi vogliamo smantellare i mercati o penalizzarli?
In questo processo bisogna coinvolgere i diversi attori nel processo decisionale, favorendo la massima condivisione possibile di informazioni e suggerimenti; Organizzare partnership di mutuo aiuto tra i diversi operatori, cercando di mettere in luce i reciproci vantaggi al fine di scoraggiare atteggiamenti o strategie penalizzanti o distruttive. Ma questo vale per tutti i Mercati!
E' sotto gli occhi di tutti la condizione igienico-sanitaria del Mercato rionale di Via Torino, per il quale nonostante segnalazioni , non si interviene per esigere il rispetto delle regole. Ma nessuno può obiettare sul valore dell'iniziativa! Né tantomeno può essere comprensibile la scelta di chi rispetto all'incapacità di gestire tali situazioni, cerca di togliere l'ingombro!
Sarebbe auspicabile, come in altre realtà di Amministrazioni avanzate, destinare negli strumenti urbanistici delle aree mercatali da attrezzare. Ma per il Comune di Terlizzi è una pura utopia.
Mi Auguro che questo intervento serva ad aprire un Dibattito tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione, le forze sociali tutte intorno ad un Progetto di "Programmazione e pianificazione " organica degli interventi nella Città che scalzi e contrasti la logica di una gestione frammentaria della Cosa pubblica.
Dott. Biagio Berardi (Componente Giunta Prov.le Confesercenti Città Metropolitana)