Consiglio comunale, dura Daniela Zappatore: «Morte correttezza e lealtà»

La nota della coordinatrice del movimento civico Città Civile

sabato 17 ottobre 2020 0.35
A cura di Gianluca Battista
Lo avevamo previsto e sin troppo facilmente si è avverata la nostra previsione.

Il Consiglio comunale di ieri, 16 ottobre, ha lasciato strascichi polemici a tratti aspri che andranno ad infiammare ulteriormente il dibattito cittadino. Questa volta ad intervenire è Daniela Zappatore, ex Consigliera comunale e coordinatrice del movimento civico Città Civile.

«Sipario!!Va in scena nel pomeriggio (di ieri, ndr) una farsa grottesca e grossolana - scrive in una nota giuntaci in redazione -. Una rappresentazione patetica e vergognosa messa in piedi dal nostro sindaco. La trama è ormai nota e darà ancora una volta a Terlizzi una visibilità mediatica negativa che non merita. Viene convocato un Consiglio comunale in presenza, ma le porte dell'aula consiliare rimangono chiuse impedendo ai consiglieri di opposizione di partecipare.

Un delitto perfetto - commenta Zappatore -. Uno stratagemma senza il quale ancora una volta il sindaco non avrebbe avuto la maggioranza come è ormai da molti mesi. E a morire - è la sottolineatura amara - non solo è la democrazia e la partecipazione, ma anche la correttezza, la lealtà che sono valori umani che dovrebbero permanere a prescindere dalle situazioni e dai colori politici».

Ma Daniela Zappatore rincara la dose e spiega «Ad essere uccisa è anche la dignità. Perché nessuno dovrebbe prestarsi a recitare queste "parti" indecorose. Non il Presidente del Consiglio che ha sempre dimenticato e dimentica ancora di dover rappresentare e tutelare sia la maggioranza che l' opposizione.
Non il Segretario comunale che, pur essendo un supplente (il nostro è stato esautorato o si è volontariamente dissociato), rimane il garante della correttezza e della legalità. Non i Consiglieri tutti di maggioranza. Non gli Assessori la cui assenza ed inefficienza sul territorio è sotto gli occhi di tutti. Non il sindaco, attore principale, che dovrebbe capire che il suo tempo è ormai terminato ed ogni giorno guadagnato per lui è un giorno perso per la città ed i cittadini».


La coordinatrice di Città Civile chiude con un attacco frontale al primo cittadino: «Ed al capocomico (il sindaco) - è la durissima definizione - vorrei far notare che se davvero la sua preoccupazione fosse stata quella del Covid, altrettanta cura avrebbe dovuto avere per la città che da giorni e giorni attende aggiornamenti e notizie. Ma da ieri sera è chiaro perché non abbiamo notizie sul covid a Terlizzi. Il sindaco era impegnato a "stendere" quel Canovaccio. Un ringraziamento particolare a Vito D'Amato, il mio Consigliere, e a tutti i Consiglieri di opposizione».

Da qualunque parte la si guardi, una brutta pagina di politica per Terlizzi. E nelle prossime ore, siamo quasi certi che la fiamma della polemica continuerà a rimanere ben viva.