Consiglio comunale, non c'è numero legale. Le opposizioni all'attacco
Minutillo, Grassi e D'Amato affondano il colpo
venerdì 5 luglio 2019
05.00
Il Consiglio comunale di ieri ha visto la maggioranza in larga parte assente e la mancanza del numero legale in Aula ne è stata la diretta conseguenza. Così gli esponenti delle opposizioni cittadine sono andati all'attacco, paventando uno scarso rispetto della cittadinanza da parte dell'Amministrazione comunale.
Per Gaetano Minutillo di Forza Italia «questa è una maggioranza che non è assente solo fisicamente in Consiglio comunale, ma è soprattutto assente mentalmente, non produce provvedimenti amministrativi da portare in consiglio, utili per la città. È assente nelle motivazioni, oramai scomparse, in quanto la gestione isolata, monocolore del sindaco Gemmato e del suo partito, ha prodotto demotivazione nella maggior parte dei consiglieri di maggioranza, che disertano consiglio e commissioni consiliari. Questa maggioranza - ha proseguito il Consigliere forzista - è oramai assente, come consenso, anche in città, non bastano più video, foto dell'uomo solo al comando, Gemmato è politicamente cotto, questo lo sanno molti della sua maggioranza, che stanno solo aspettando il momento giusto per porre finalmente fine a questa agonia amministrativa».
Gli fa sostanzialmente eco Michele Grassi del Partito Democratico che da Facebook attacca: «Nonostante la mancata condivisione della convocazione del Consiglio Comunale odierno, fissata per le ore 8, l'opposizione è stata puntualmente presente in aula, la maggioranza no! Anche al secondo appello la maggioranza guidata da Gemmato, non ha assicurato il numero legale (9 consiglieri), impedendo la discussione di tanti argomenti importanti per la città. Ancora una volta assumono un atteggiamento di scarsa attenzione nei confronti della città e di non rispetto delle regole istituzionali. Gemmato sei ridotto alle pezze», è stata la chiosa forte.
Non è da meno il commento postumo di Vito D'Amato, neo-Consigliere comunale di Città Civile: «Stamane (ieri,ndr) si è consumato un ulteriore passaggio che attesta l'incapacità dell'Amministrazione Gemmato di perseguire i passaggi amministrativi con accortezza, visione e buon senso. Prima però alcune puntualizzazioni sulle commissioni consiliari, necessarie per preparare e rendere partecipi tutti i consiglieri. Si convocano (quando le si convocano!) - ha spiegato l'esponente del movimento di opposizione - senza adeguato preavviso. Spesso le stesse commissioni vanno deserte ( per assenza dei Consiglieri di maggioranza), senza favorire la piena consapevolezza e partecipazione a Consigli. Quando invece le Commissioni si tengono regolarmente, succede costantemente che le opposizioni chiedano numeri e spiegazioni per essere derisi e presi in giro senza ottenere i riscontri dovuti.
Fatte queste premesse - ha proseguito D'Amato - il Consiglio odierno (di ieri, ndr) viene convocato dal Presidente alle ore 8 (dovendolo fare di mattina, nulla da eccepire su orario, anzi bene ha fatto il Presidente); le opposizioni ci sono insieme agli efficientissimi dipendenti comunali, allo stesso Presidente del Consiglio e ad una Consigliera di maggioranza.
Manca il Segretario comunale - precisa il Consigliere di Città Civile -, lo si attende, ma dopo diversi minuti di attesa, facendo appello al regolamento, un Consigliere facendo le veci del Segretario, alle ore 8.30 (con già grande ritardo), procede al primo appello, e mancando il numero legale si rinvia di 30 minuti il secondo appello. Nel frattempo arriva il Segretario. Trascorsi i 30 minuti e anzi superati, si procede al secondo appello e la maggioranza di Gemmato non è in grado di garantire il numero legale. Seduta sciolta. Maggioranza sciolta. Città sciolta», è il commento finale tra l'ironico e l'amaro.
Per Gaetano Minutillo di Forza Italia «questa è una maggioranza che non è assente solo fisicamente in Consiglio comunale, ma è soprattutto assente mentalmente, non produce provvedimenti amministrativi da portare in consiglio, utili per la città. È assente nelle motivazioni, oramai scomparse, in quanto la gestione isolata, monocolore del sindaco Gemmato e del suo partito, ha prodotto demotivazione nella maggior parte dei consiglieri di maggioranza, che disertano consiglio e commissioni consiliari. Questa maggioranza - ha proseguito il Consigliere forzista - è oramai assente, come consenso, anche in città, non bastano più video, foto dell'uomo solo al comando, Gemmato è politicamente cotto, questo lo sanno molti della sua maggioranza, che stanno solo aspettando il momento giusto per porre finalmente fine a questa agonia amministrativa».
Gli fa sostanzialmente eco Michele Grassi del Partito Democratico che da Facebook attacca: «Nonostante la mancata condivisione della convocazione del Consiglio Comunale odierno, fissata per le ore 8, l'opposizione è stata puntualmente presente in aula, la maggioranza no! Anche al secondo appello la maggioranza guidata da Gemmato, non ha assicurato il numero legale (9 consiglieri), impedendo la discussione di tanti argomenti importanti per la città. Ancora una volta assumono un atteggiamento di scarsa attenzione nei confronti della città e di non rispetto delle regole istituzionali. Gemmato sei ridotto alle pezze», è stata la chiosa forte.
Non è da meno il commento postumo di Vito D'Amato, neo-Consigliere comunale di Città Civile: «Stamane (ieri,ndr) si è consumato un ulteriore passaggio che attesta l'incapacità dell'Amministrazione Gemmato di perseguire i passaggi amministrativi con accortezza, visione e buon senso. Prima però alcune puntualizzazioni sulle commissioni consiliari, necessarie per preparare e rendere partecipi tutti i consiglieri. Si convocano (quando le si convocano!) - ha spiegato l'esponente del movimento di opposizione - senza adeguato preavviso. Spesso le stesse commissioni vanno deserte ( per assenza dei Consiglieri di maggioranza), senza favorire la piena consapevolezza e partecipazione a Consigli. Quando invece le Commissioni si tengono regolarmente, succede costantemente che le opposizioni chiedano numeri e spiegazioni per essere derisi e presi in giro senza ottenere i riscontri dovuti.
Fatte queste premesse - ha proseguito D'Amato - il Consiglio odierno (di ieri, ndr) viene convocato dal Presidente alle ore 8 (dovendolo fare di mattina, nulla da eccepire su orario, anzi bene ha fatto il Presidente); le opposizioni ci sono insieme agli efficientissimi dipendenti comunali, allo stesso Presidente del Consiglio e ad una Consigliera di maggioranza.
Manca il Segretario comunale - precisa il Consigliere di Città Civile -, lo si attende, ma dopo diversi minuti di attesa, facendo appello al regolamento, un Consigliere facendo le veci del Segretario, alle ore 8.30 (con già grande ritardo), procede al primo appello, e mancando il numero legale si rinvia di 30 minuti il secondo appello. Nel frattempo arriva il Segretario. Trascorsi i 30 minuti e anzi superati, si procede al secondo appello e la maggioranza di Gemmato non è in grado di garantire il numero legale. Seduta sciolta. Maggioranza sciolta. Città sciolta», è il commento finale tra l'ironico e l'amaro.