Contagi a Terlizzi, Gemmato: «5 su 7 riferibili ad un unico episodio»
Il primo cittadino, in un post apparso su Facebook, predica equilibrio e invita ad evitare la caccia alle streghe
venerdì 11 settembre 2020
9.46
La caccia agli untori è (ri)partita a Terlizzi quando la nostra testata ha pubblicato la notizia del primo nuovo contagio da Covid-19. E così, in queste ultime giornate, con l'aumento dei casi, in tantissimi hanno pensato bene che i social network (benedetti, maledetti social network!) potessero divenire la sede per poter dar sfogo alle proprie ambizioni di investigatori provetti.
La realtà dei fatti è molto più complessa e le procedure avviate dalla ASL sono rigide e seguono protocolli ben precisi. Nessuno, tanto meno le testate giornalistiche locali, possono far nomi. E quest'ansia generalizzata non è passata inosservata al primo cittadino di Terlizzi, Ninni Gemmato, che in un post (anch'esso su Facebook) ha provato a tranquillizzare la popolazione predicando "equilibrio e lucidità."
Questa la sua presa di posizione.
«Avverto grande apprensione tra i miei concittadini, dopo il balzo dei contagiati da Covid-19 avvenuto in questi ultimi giorni. Comprendo bene l'ansia, anche io sono preoccupato, è un fatto umano, ma questo è il momento di mantenere equilibrio e lucidità.
Pretendere i nomi e i cognomi dei contagiati in spregio a qualsiasi norma sulla privacy, avventurarsi in ricostruzioni fantasiose, fare ipotesi su eventuali persone contagiate, mettere al bando i locali della città... no, non è questa la strada giusta.
Nessuno sceglie di essere positivo al Covid-19: la condizione di contagiato non può diventare una colpa. Quello che dobbiamo fare, invece, è augurare a queste persone, tutti insieme, una pronta guarigione. Quello che dobbiamo fare è far sentire la nostra vicinanza a tutti gli esercizi commerciali della città già alle prese con una ripresa non facile. Quello che dobbiamo fare è riservare la massima fiducia nel lavoro delle autorità sanitarie dell'Asl. Esistono procedure definite per ricostruire la catena del contagio e tracciare i contatti stretti, protocolli di prevenzione specifici che vengono attivati in questi casi.
Intanto, mi fa piacere condividere con voi questa informazione: 5 dei 7 contagiati riscontrati a Terlizzi sono da collegare allo stesso unico episodio di contatto sociale. Il che significa che, per quanto non si possano escludere altri casi accertati nelle prossime ore, il contagio è relativamente circoscritto a uno stesso "cluster".
Resto in costante contatto con le autorità sanitarie e pronto ad adottare qualsiasi misura dovesse rendersi eventualmente necessaria, nell'ambito delle mie competenze. Ciò che tutti non dobbiamo dimenticare è continuare ad essere prudenti, rispettando tutte le norme di sicurezza anti Covid-19: distanziamento sociale, uso della mascherina e igiene delle mani. Vedrete che ce la faremo»
La realtà dei fatti è molto più complessa e le procedure avviate dalla ASL sono rigide e seguono protocolli ben precisi. Nessuno, tanto meno le testate giornalistiche locali, possono far nomi. E quest'ansia generalizzata non è passata inosservata al primo cittadino di Terlizzi, Ninni Gemmato, che in un post (anch'esso su Facebook) ha provato a tranquillizzare la popolazione predicando "equilibrio e lucidità."
Questa la sua presa di posizione.
«Avverto grande apprensione tra i miei concittadini, dopo il balzo dei contagiati da Covid-19 avvenuto in questi ultimi giorni. Comprendo bene l'ansia, anche io sono preoccupato, è un fatto umano, ma questo è il momento di mantenere equilibrio e lucidità.
Pretendere i nomi e i cognomi dei contagiati in spregio a qualsiasi norma sulla privacy, avventurarsi in ricostruzioni fantasiose, fare ipotesi su eventuali persone contagiate, mettere al bando i locali della città... no, non è questa la strada giusta.
Nessuno sceglie di essere positivo al Covid-19: la condizione di contagiato non può diventare una colpa. Quello che dobbiamo fare, invece, è augurare a queste persone, tutti insieme, una pronta guarigione. Quello che dobbiamo fare è far sentire la nostra vicinanza a tutti gli esercizi commerciali della città già alle prese con una ripresa non facile. Quello che dobbiamo fare è riservare la massima fiducia nel lavoro delle autorità sanitarie dell'Asl. Esistono procedure definite per ricostruire la catena del contagio e tracciare i contatti stretti, protocolli di prevenzione specifici che vengono attivati in questi casi.
Intanto, mi fa piacere condividere con voi questa informazione: 5 dei 7 contagiati riscontrati a Terlizzi sono da collegare allo stesso unico episodio di contatto sociale. Il che significa che, per quanto non si possano escludere altri casi accertati nelle prossime ore, il contagio è relativamente circoscritto a uno stesso "cluster".
Resto in costante contatto con le autorità sanitarie e pronto ad adottare qualsiasi misura dovesse rendersi eventualmente necessaria, nell'ambito delle mie competenze. Ciò che tutti non dobbiamo dimenticare è continuare ad essere prudenti, rispettando tutte le norme di sicurezza anti Covid-19: distanziamento sociale, uso della mascherina e igiene delle mani. Vedrete che ce la faremo»