Contagio Covid corre veloce: a Terlizzi mai così tanti positivi
Il dato inquietante arriva dal Comune sulla scorta delle informazioni giunte dalla Prefettura di Bari
domenica 9 gennaio 2022
Terlizzi torna ad essere uno dei comuni del barese con il maggior numero di attualmente positivi in rapporto alla popolazione residente.
Secondo l'aggiornamento comunale della serata di venerdì 7 gennaio, infatti, ci sono ben 839 (+229 in 5 giorni) persone alle prese col virus. Non era mai successo da inizio pandemia. Un dato che inquieta, a cui va anche associato il numero delle persone in quarantena fiduciaria, salito a 58.
Da inizio pandemia sono oltre 2600 i terlizzesi contagiatisi e 40 sono stati i decessi. Attraverso dati raccolti dai nostri collaboratori, non si registrano riti funebri con sola benedizione, sinonimo di persona deceduta per Covid, già da alcuni mesi. Ricerche che diventano difficoltose per la scelta dei Comuni di non comunicare le morti.
Omicron è dunque diffusiva, ma non così invasiva come Delta ed altre varianti del Sars CoV2, ma nelle terapie intensive del Policlinico di Bari e di altri nosocomi sono arrivate anche persone con due o tre dosi di vaccino senza patologie pregresse. Una percentuale inferiore rispetto ai non vaccinati, che vanno, secondo fonti sanitarie, più facilmente incontro a complicazioni serie. A Terlizzi attualmente si registrano ufficiosamente 4 ospedalizzazioni non con sintomi severi.
Nelle scorse ore sono stati intensificati i controlli della Polizia Locale soprattutto nelle zone della movida giovanile, dove tra Natale e Capodanno si sono accesi focolai importanti per via di dj set e raduni al limite del consentito. Tanti altri contagi sono poi arrivati dai raduni intrafamiliari per le feste. Stoppati i campionati di calcio a 5 e pallavolo per diverse infezioni riscontrate anche nelle compagini terlizzesi.
Il picco di contagi, secondo gli esperti, arriverà ad inizio febbraio, per poi andare via via calando. L'auspicio è che i terlizzesi sentano la necessità civica di vaccinarsi con tre dosi per evitare conseguenze gravi in caso di positività e che riprendano a seguire regole di comportamento rigide - come peraltro avevano saputo in larga parte fare un anno fa - che stoppino la diffusione del virus.
Resta infine il nodo scuola: secondo alcuni presidi e molti docenti, sarebbe auspicabile un rinvio del rientro in presenza. Richiesta sin qui respinta dal Governo, scelta molto criticata anche dai sindacati di settore.
Secondo l'aggiornamento comunale della serata di venerdì 7 gennaio, infatti, ci sono ben 839 (+229 in 5 giorni) persone alle prese col virus. Non era mai successo da inizio pandemia. Un dato che inquieta, a cui va anche associato il numero delle persone in quarantena fiduciaria, salito a 58.
Da inizio pandemia sono oltre 2600 i terlizzesi contagiatisi e 40 sono stati i decessi. Attraverso dati raccolti dai nostri collaboratori, non si registrano riti funebri con sola benedizione, sinonimo di persona deceduta per Covid, già da alcuni mesi. Ricerche che diventano difficoltose per la scelta dei Comuni di non comunicare le morti.
Omicron è dunque diffusiva, ma non così invasiva come Delta ed altre varianti del Sars CoV2, ma nelle terapie intensive del Policlinico di Bari e di altri nosocomi sono arrivate anche persone con due o tre dosi di vaccino senza patologie pregresse. Una percentuale inferiore rispetto ai non vaccinati, che vanno, secondo fonti sanitarie, più facilmente incontro a complicazioni serie. A Terlizzi attualmente si registrano ufficiosamente 4 ospedalizzazioni non con sintomi severi.
Nelle scorse ore sono stati intensificati i controlli della Polizia Locale soprattutto nelle zone della movida giovanile, dove tra Natale e Capodanno si sono accesi focolai importanti per via di dj set e raduni al limite del consentito. Tanti altri contagi sono poi arrivati dai raduni intrafamiliari per le feste. Stoppati i campionati di calcio a 5 e pallavolo per diverse infezioni riscontrate anche nelle compagini terlizzesi.
Il picco di contagi, secondo gli esperti, arriverà ad inizio febbraio, per poi andare via via calando. L'auspicio è che i terlizzesi sentano la necessità civica di vaccinarsi con tre dosi per evitare conseguenze gravi in caso di positività e che riprendano a seguire regole di comportamento rigide - come peraltro avevano saputo in larga parte fare un anno fa - che stoppino la diffusione del virus.
Resta infine il nodo scuola: secondo alcuni presidi e molti docenti, sarebbe auspicabile un rinvio del rientro in presenza. Richiesta sin qui respinta dal Governo, scelta molto criticata anche dai sindacati di settore.