Continua il dibattito sugli ultimi provvedimenti urbanistici
La coalizione di centrodestra risponde al presidente Grassi
lunedì 23 marzo 2015
17.10
Il maestro di inesattezze ci riprova. Nonostante la presenza di celebri e insuperati urbanisti all'interno del proprio surreale movimento di creatività politica, la centrale ideologica del disfattismo sociale terlizzese prende l'ennesimo, madornale e clamoroso abbaglio.
Con maldestro piglio giuridico, maestro Grassi e compagnia tentano nuovamente di boicottare il paese, attaccando una serie di provvedimenti urbanistici favorevoli allo sviluppo della città e rispettosi del P.R.G. vigente per ragioni che sfuggono al comune cittadino.
Cosa spinge, quindi, l'integerrimo Donchisciotte della politica locale e insuperabile teorico dell'esplosività concreta, ad attaccare provvedimenti che pur sbloccano l'edilizia terlizzese, determinando un calo generale dei prezzi?
Dopo anni di stallo, ingiustificabili ritardi e misteriosi "blocchi", l'urbanistica terlizzese finalmente si è mossa; eppure l'esplosivo Presidente invia segnali di nervosismo politico alla cittadinanza basita, la quale, memore di un passato di sventure, certamente s'interroga, sull'esito catastrofico delle presidenziali manovre.
Stimolata dal suo maestro, "Terlizzi si fa in quattro" è ormai il luogo di un inquietante fermento di idee e "ideali".
Il movimento discute, si aggroviglia e balbetta, formula inesattezze giuridiche, che, se non fossero contestate, rischierebbero di trasformarsi in calamità collettive; tanto sono scaltri e pronti, con insana abilità, a diffondere ai quattro venti la menzogna.
Premesso quindi che questa amministrazione ha già risposto in maniera esaustiva alle note inoltrate dal signor Michele Grassi e dal suo Movimento all'Ente comunale e a Sua Eccellenza, il Prefetto di Bari, va chiarito alla cittadinanza che i provvedimenti approvati con Deliberazione di Giunta del 7 gennaio 2015, rispettano pienamente i dettami della Legge nazionale n. 106 del 12 luglio 2011 ("i piani attuativi – recita - sono approvati dalla Giunta comunale) e dalla successiva Legge Regionale n. 21 del 01 agosto 2011, la quale ribadisce che i medesimi "piani sono adottati con Deliberazione della Giunta comunale e approvati in via definitiva con Deliberazione della Giunta se conformi allo strumento urbanistico vigente."
Si rammenta così all'improvvisato giurista e ai suoi insuperati urbanisti che la presunta obsolescenza del P.R.G. in vigore, così come è stata palesata dai medesimi, non inciderebbe minimamente sulla validità delle sue prescrizioni.
Il P.R.G. resta uno strumento urbanistico di primo livello e perciò non soggetto a limiti temporali di scadenza. Sicché è chiaro che quella degli irrequieti "ammaestrati" non è una petizione in favore della città, ma una malcelata e maldestra istanza per il ripristino di un potere di mediazione della politica, che il triste presidente ha perso fortunatamente da tempo.
Si rassegni costui all'evidenza della Legge: la programmazione delle pratiche edilizie, ovvero il ritorno ai vecchi e iniqui Piani pluriennali di attuazione, oltre che illegittima risulterebbe limitativa del diritto del cittadino proprietario di aree edificabili, noto come "ius edificandi" e meritevole di tutela.
La Deliberazione di Giunta del 7 gennaio 2015 e i provvedimenti con essa adottati, dopo che, per trasparenza, tutti i consiglieri (autosospesi inclusi) erano stati messi al corrente delle iniziative amministrative in atto, sono state un'azione di tutela del cittadino tartassato e mortificato dalla cattiva politica.
L'amministrazione Gemmato diffida pertanto il maestro di inesattezze e nefaste scorribande giuridiche, invitandolo ad astenersi da nuove e stentate interpretazioni della Legge. Si rassegni all'improbabilità del suo ruolo e al fatto di essere da tempo l'inquilino abusivo della Presidenza del consiglio comunale.
Compia un finale gesto di eleganza istituzionale e si dimetta. Gli gioverà l'aria frizzante della primavera politica che sta attraversando il paese. Ci creda: l'urbanistica non è più un affare per pochi!
La coalizione di Centrodestra Terlizzi