Coronavirus, le opposizioni chiedono Consiglio comunale straordinario e scrivono al Prefetto
I Consiglieri: «Non si può tacere su tutto»
mercoledì 8 aprile 2020
15.35
La necessità di discutere all'interno della massima assise comunale dell'emergenza sanitaria e della crisi economica purtroppo incombente. Sono queste le due richieste sostanziali che le opposizioni cittadine (la foto è d'archivio) hanno fatto al presidente del Consiglio comunale, Mario Ruggiero, nei giorni scorsi. Non avendo avuto riscontro, in data 6 aprile, si sono rivolti al Prefetto di Bari, Antonia Bellomo, per ottenere lo sblocco di una situazione specchio, secondo loro, di una vera e propria «democrazia sospesa».
Di seguito pertanto vi riportiamo il comunicato integrale delle forze di opposizione e la lettera inviata al Prefetto.
Immaginate poi di dover apprendere le notizie in diretta dai social a tarda sera, con tanti cittadini preoccupati che vi chiedono di conoscere diversi dettagli senza che voi possiate rispondere perché tenuti completamente all'oscuro.
Immaginate anche un Presidente del Consiglio che, anziché tutelare il corretto funzionamento del consiglio comunale e, dunque, i pari diritti tra tutti i consiglieri comunali eletti dai cittadini, trascuri di convocare la commissione Affari Istituzionali o il Consiglio Comunale (forse perché in difficoltà con la modalità telematica, dopo che dal Comune di Terlizzi da qualche settimane è andato via l'esperto informatico, quasi non esistessero altre modalità?).
Immaginate infine un Presidente del Consiglio che, anziché dare seguito alla richiesta di convocazione del consiglio comunale richiesto dai consiglieri di opposizione, sia fisicamente presente presso i Servizi Sociali durante l'avvio delle presentazioni delle domande per i tanto attesi buoni spesa, come da egli dichiarato pubblicamente, pur non essendoci motivo istituzionale alcuno per giustificare un assembramento negli uffici.
Senza immaginare oltre, anche se tanto altro potremmo raccontare, noi consiglieri di opposizione abbiamo dapprima offerto la nostra disponibilità a collaborare con la maggioranza nella delicata gestione della fase emergenziale, presentandoci nelle commissioni convocate nei primi giorni dell'emergenza e offrendo validissimi contributi e proposte, poi abbiamo richiesto la convocazione di un consiglio comunale in base al Regolamento Consiliare, dal momento che da circa due settimane è stata letteralmente ignorata la nostra esistenza, mortificando il nostro ruolo istituzionale ed offendendo la maggioranza di cittadini terlizzesi che ci onoriamo di rappresentare.
Purtroppo prendiamo atto che neanche il Consiglio Comunale è stato convocato, in dispregio alle norme del Regolamento, e pertanto siamo obbligati a ricorrere al Prefetto per segnalare l'ennesimo episodio di tracotanza che rende inagibili gli organi istituzionali, sprofondati in uno stato di DEMOCRAZIA SOSPESA».
Le rammentiamo che più volte gli scriventi hanno sollecitato, anche per le vie brevi ed informali, il Presidente del Consiglio e quindi anche il Sindaco di riprendere le attività istituzionali, anche con le nuove tecnologie avanzate (sistemi di videoconferenza), per tenere le sedute necessarie delle Commissioni Consiliari Permanenti e dei Consigli Comunali. Purtroppo, nulla e' stato fatto sinora, nonostante il Sindaco governi i processi di emergenza in totale autonomia e solitudine.
Tutto ciò premesso, rammentiamo alla S.V. che, per tali circostanze particolarmente complesse, delicate e pericolose della emergenza sanitaria, sociale ed economica, il Sindaco non ha mai ritenuto di trattare l'argomento in questione nella massima assise cittadina, nonostante il DPCM risalga al giorno 8 marzo u.s. Tra l'altro, il Consiglio Comunale non viene più convocato dal giorno 11 Febbraio 2020, così come tutte le Commissioni Consiliari Permanenti, ne' per l'emergenza e ne' per tutte le altre problematiche in corso.
Alla luce di tutto quanto su evidenziato, gli scriventi Le avanzano richiesta di intervento nei confronti del Presidente del Consiglio, affinché convochi con estrema urgenza apposita seduta consiliare ed in alternativa La si invita ad applicare i poteri sostitutivi.
In attesa di cortese riscontro della presente, La ringraziano anticipatamente per l'attenzione e Le porgono distinti saluti».
I Consiglieri Comunali
D'Amato
De Chirico
Grassi
Minutillo
Morrone
Sigrisi
Volpe
Di seguito pertanto vi riportiamo il comunicato integrale delle forze di opposizione e la lettera inviata al Prefetto.
IL COMUNICATO
«Immaginate di essere consiglieri comunali eletti dai cittadini di una comunità per poterla migliorare e immaginate di non essere convocati neanche per poter offrire un minimo contributo sulle decisioni da prendere nei momenti importanti dell'emergenza socio-sanitaria-economica in corso.Immaginate poi di dover apprendere le notizie in diretta dai social a tarda sera, con tanti cittadini preoccupati che vi chiedono di conoscere diversi dettagli senza che voi possiate rispondere perché tenuti completamente all'oscuro.
Immaginate anche un Presidente del Consiglio che, anziché tutelare il corretto funzionamento del consiglio comunale e, dunque, i pari diritti tra tutti i consiglieri comunali eletti dai cittadini, trascuri di convocare la commissione Affari Istituzionali o il Consiglio Comunale (forse perché in difficoltà con la modalità telematica, dopo che dal Comune di Terlizzi da qualche settimane è andato via l'esperto informatico, quasi non esistessero altre modalità?).
Immaginate infine un Presidente del Consiglio che, anziché dare seguito alla richiesta di convocazione del consiglio comunale richiesto dai consiglieri di opposizione, sia fisicamente presente presso i Servizi Sociali durante l'avvio delle presentazioni delle domande per i tanto attesi buoni spesa, come da egli dichiarato pubblicamente, pur non essendoci motivo istituzionale alcuno per giustificare un assembramento negli uffici.
Senza immaginare oltre, anche se tanto altro potremmo raccontare, noi consiglieri di opposizione abbiamo dapprima offerto la nostra disponibilità a collaborare con la maggioranza nella delicata gestione della fase emergenziale, presentandoci nelle commissioni convocate nei primi giorni dell'emergenza e offrendo validissimi contributi e proposte, poi abbiamo richiesto la convocazione di un consiglio comunale in base al Regolamento Consiliare, dal momento che da circa due settimane è stata letteralmente ignorata la nostra esistenza, mortificando il nostro ruolo istituzionale ed offendendo la maggioranza di cittadini terlizzesi che ci onoriamo di rappresentare.
Purtroppo prendiamo atto che neanche il Consiglio Comunale è stato convocato, in dispregio alle norme del Regolamento, e pertanto siamo obbligati a ricorrere al Prefetto per segnalare l'ennesimo episodio di tracotanza che rende inagibili gli organi istituzionali, sprofondati in uno stato di DEMOCRAZIA SOSPESA».
LA RICHIESTA AL PREFETTO
«Le comunichiamo che, con apposita nota pec del 2 aprile u.s., inviata peraltro anche ad Ella per opportuna conoscenza, gli scriventi Consiglieri Comunali di Terlizzi hanno richiesto - con urgenza - al Presidente del Consiglio Comunale di organizzare entro i 5 giorni previsti dal Regolamento apposita seduta di Consiglio Comunale, per affrontare nell'organo democratico apicale cittadino la questione dell'emergenza sanitaria da Coronavirus, nonché quella ormai imminente e correlata sociale ed economica.Le rammentiamo che più volte gli scriventi hanno sollecitato, anche per le vie brevi ed informali, il Presidente del Consiglio e quindi anche il Sindaco di riprendere le attività istituzionali, anche con le nuove tecnologie avanzate (sistemi di videoconferenza), per tenere le sedute necessarie delle Commissioni Consiliari Permanenti e dei Consigli Comunali. Purtroppo, nulla e' stato fatto sinora, nonostante il Sindaco governi i processi di emergenza in totale autonomia e solitudine.
Tutto ciò premesso, rammentiamo alla S.V. che, per tali circostanze particolarmente complesse, delicate e pericolose della emergenza sanitaria, sociale ed economica, il Sindaco non ha mai ritenuto di trattare l'argomento in questione nella massima assise cittadina, nonostante il DPCM risalga al giorno 8 marzo u.s. Tra l'altro, il Consiglio Comunale non viene più convocato dal giorno 11 Febbraio 2020, così come tutte le Commissioni Consiliari Permanenti, ne' per l'emergenza e ne' per tutte le altre problematiche in corso.
Alla luce di tutto quanto su evidenziato, gli scriventi Le avanzano richiesta di intervento nei confronti del Presidente del Consiglio, affinché convochi con estrema urgenza apposita seduta consiliare ed in alternativa La si invita ad applicare i poteri sostitutivi.
In attesa di cortese riscontro della presente, La ringraziano anticipatamente per l'attenzione e Le porgono distinti saluti».
I Consiglieri Comunali
D'Amato
De Chirico
Grassi
Minutillo
Morrone
Sigrisi
Volpe