D'Amato risponde a Gemmato sulla mobilitazione contro il nuovo Governo
Il Consigliere di Città Civile: «Non vi è stato alcun complotto. Fratelli d'Italia dimentica le regole base»
venerdì 30 agosto 2019
06.00
Riportiamo la nota integrale apparsa sulla pagina Facebook di Città Civile a firma del Consigliere comunale Vito D'Amato, il quale ha inteso rispondere all'Onorevole Marcello Gemmato di Fratelli d'Italia che ha chiamato a raccolta i pugliesi per scendere in piazza contro il nascente Governo di sinistra formato da MoVimento 5 Stelle, Partito Democratico e, molto probabilmente, Liberi ed Uguali.
Marcello mi stupisci... in estrema sintesi, sostenete che sia in corso un "ribaltone" che sta sovvertendo la volontà popolare e che "viene da lontano", essendo stato ordito ai suoi danni nelle segrete stanze degli intrighi politici per tagliarlo fuori dal governo.
Farei sommessamente notare che:
1. viviamo in una democrazia parlamentare, nella quale l'incarico di governo non viene attribuito dal "popolo" ma dal Presidente della Repubblica: così è stato per il cosiddetto "governo giallo-verde", così sarebbe per il cosiddetto "governo giallo-rosso" e per qualsiasi altro governo che fosse sostenuto da una maggioranza parlamentare;
2. alle scorse elezioni politiche la Lega ha conseguito il 17,35%, contro il 18,76% del Partito Democratico e il 32,68% del Movimento 5 Stelle: dunque Salvini è stato il primo ad approfittare del predetto sistema, che ora finge di ignorare, avendo avuto la possibilità di governare pur avendo conseguito meno voti degli altri due partiti e pur non essendosi presentato agli elettori in coalizione con uno dei due;
3. il "popolo" non ha mai deciso che la Lega ed il Movimento 5 Stelle governassero insieme, né che il Movimento 5 Stelle governasse col Partito Democratico, né che chiunque governasse con chiunque altro: dunque la parola "ribaltone" non ha alcun senso, semplicemente perché nel nostro sistema istituzionale decidere chi governa non spetta, né è mai spettato, al "popolo";
4. non vi è stato alcun complotto che "viene da lontano" ai danni di Salvini, visto che a provocare la crisi di governo non sono stati fantomatici congiurati riunitisi in altrettanto fantomatiche "segrete stanze", ma lo stesso Salvini, il quale a un certo punto ha deciso di sfasciare l'esecutivo di cui faceva parte ed è pertanto l'unico ad aver operato, maldestramente, contro se stesso.
In buona sostanza, dunque, Salvini ha commesso una serie di madornali errori: e adesso, anziché prendersela con se stesso, se la prende con gli altri.
E voi Fratelli dimenticando le regole base, demagogicamente e ignorantemente raccontate le stesse frottole.
Vito d'Amato , consigliere comunale di città civile.
Marcello mi stupisci... in estrema sintesi, sostenete che sia in corso un "ribaltone" che sta sovvertendo la volontà popolare e che "viene da lontano", essendo stato ordito ai suoi danni nelle segrete stanze degli intrighi politici per tagliarlo fuori dal governo.
Farei sommessamente notare che:
1. viviamo in una democrazia parlamentare, nella quale l'incarico di governo non viene attribuito dal "popolo" ma dal Presidente della Repubblica: così è stato per il cosiddetto "governo giallo-verde", così sarebbe per il cosiddetto "governo giallo-rosso" e per qualsiasi altro governo che fosse sostenuto da una maggioranza parlamentare;
2. alle scorse elezioni politiche la Lega ha conseguito il 17,35%, contro il 18,76% del Partito Democratico e il 32,68% del Movimento 5 Stelle: dunque Salvini è stato il primo ad approfittare del predetto sistema, che ora finge di ignorare, avendo avuto la possibilità di governare pur avendo conseguito meno voti degli altri due partiti e pur non essendosi presentato agli elettori in coalizione con uno dei due;
3. il "popolo" non ha mai deciso che la Lega ed il Movimento 5 Stelle governassero insieme, né che il Movimento 5 Stelle governasse col Partito Democratico, né che chiunque governasse con chiunque altro: dunque la parola "ribaltone" non ha alcun senso, semplicemente perché nel nostro sistema istituzionale decidere chi governa non spetta, né è mai spettato, al "popolo";
4. non vi è stato alcun complotto che "viene da lontano" ai danni di Salvini, visto che a provocare la crisi di governo non sono stati fantomatici congiurati riunitisi in altrettanto fantomatiche "segrete stanze", ma lo stesso Salvini, il quale a un certo punto ha deciso di sfasciare l'esecutivo di cui faceva parte ed è pertanto l'unico ad aver operato, maldestramente, contro se stesso.
In buona sostanza, dunque, Salvini ha commesso una serie di madornali errori: e adesso, anziché prendersela con se stesso, se la prende con gli altri.
E voi Fratelli dimenticando le regole base, demagogicamente e ignorantemente raccontate le stesse frottole.
Vito d'Amato , consigliere comunale di città civile.