Da Terlizzi alle tavole di tutta Europa, il "viaggio" delle ciliegie nostrane
Immagini e rituali che raccontano una giornata passata al mercato ortofrutticolo
giovedì 21 maggio 2015
9.13
In questi giorni l'alba al mercato ortofrutticolo di Terlizzi si colora di rosso. Rosso come il rosso delle ciliegie che iniziano ad arrivare dalle campagne dell'agro circostante.
E' una liturgia che inizia alle cinque del mattino negli spazi di via Carelli. Fuori, automobili in attesa, piccoli furgoni, tre ruote, tutti carichi di cassette di "oro" rosso. E' la campagna delle ciliege. Qui ne arrivano migliaia di cassettine al giorno, delle diverse specialità, da tutto il circondario pronte a partire in tutto il mondo.
Terlizzi è l'epicentro di questo commercio. E uno dei mercati (insieme a quello di Bisceglie) più importante in Italia per quanto riguarda la vendita all'ingrosso. La merce arriva in mattinata direttamente delle campagne. I produttori arrivano non solo da Terlizzi, ma anche da Bitonto, Ruvo, Corato, Bisceglie, Molfetta e dalla zona del sud-est barese, Turi, Conversano.
E' merce già selezionata come "eccellenza", sono partite utilizzate per l'esportazione: una quota ai mercati del nord Italia, una quota all'estero in direzione Francia, Germania, Svizzera, Polonia. Una buona parte finisce nei canali della grande distribuzione, in particolare nel circuito Metro e Carreffour. Al pomeriggio, il mercato apre i cancelli alle 17 e le ciliegie vendute questa volta finiscono sia nei mercati provinciali che regionali, oltre che nelle frutterei dei paesi limitrofi.
Le mani rugose degli operatori (sono sette nel mercato ortofrutticolo all'ingrosso terlizzese) testano la consistenza delle ciliegie per saggiarne la qualità. Gli occhi esperti cercano eventuali imperfezioni. E' un'annata buona, questa. Oggi sono arrivate le ciliegie "bigarreau", e la "fuciletta" tipica ciliegia locale di piccole dimensioni ma saporitissima. E quest'anno il rosso è un rosso intenso, carico di sole e caldo che negli ultimi giorni hanno fatto la loro parte. Il prodotto è per la maggior parte integro. Non come lo scorso anno quando le piogge durante la maturazione avevano creato spaccature sulla polpa del frutto.
Inizia la vendita. Inizia l'asta. Un rituale nel rituale. Non ci sono apparecchiature elettriche, non c'è altro se non l'esperienza e le voci stentoree degli astatori che si mescolano alle offerte dei compratori. Al centro le varie partite di ciliegie, ciascuna con un pizzino scritto a mano che riporta il nome del produttore.
Ieri i prezzi sono oscillati da 1 euro a 3,50 euro, a seconda delle specialità del prodotto. Gli scarti ottenuti durante la selezione (ciliegie di piccole dimensioni o spaccate) e quelle che restano invendute finiscono alle conserverie.
Si andrà avanti così fino a fine giugno quando terminerà la raccolta delle ciliegie. Nel frattempo, anche stamattina un pezzettino di terra pugliese arriverà sulle tavole di tutto il mondo.
E' una liturgia che inizia alle cinque del mattino negli spazi di via Carelli. Fuori, automobili in attesa, piccoli furgoni, tre ruote, tutti carichi di cassette di "oro" rosso. E' la campagna delle ciliege. Qui ne arrivano migliaia di cassettine al giorno, delle diverse specialità, da tutto il circondario pronte a partire in tutto il mondo.
Terlizzi è l'epicentro di questo commercio. E uno dei mercati (insieme a quello di Bisceglie) più importante in Italia per quanto riguarda la vendita all'ingrosso. La merce arriva in mattinata direttamente delle campagne. I produttori arrivano non solo da Terlizzi, ma anche da Bitonto, Ruvo, Corato, Bisceglie, Molfetta e dalla zona del sud-est barese, Turi, Conversano.
E' merce già selezionata come "eccellenza", sono partite utilizzate per l'esportazione: una quota ai mercati del nord Italia, una quota all'estero in direzione Francia, Germania, Svizzera, Polonia. Una buona parte finisce nei canali della grande distribuzione, in particolare nel circuito Metro e Carreffour. Al pomeriggio, il mercato apre i cancelli alle 17 e le ciliegie vendute questa volta finiscono sia nei mercati provinciali che regionali, oltre che nelle frutterei dei paesi limitrofi.
Le mani rugose degli operatori (sono sette nel mercato ortofrutticolo all'ingrosso terlizzese) testano la consistenza delle ciliegie per saggiarne la qualità. Gli occhi esperti cercano eventuali imperfezioni. E' un'annata buona, questa. Oggi sono arrivate le ciliegie "bigarreau", e la "fuciletta" tipica ciliegia locale di piccole dimensioni ma saporitissima. E quest'anno il rosso è un rosso intenso, carico di sole e caldo che negli ultimi giorni hanno fatto la loro parte. Il prodotto è per la maggior parte integro. Non come lo scorso anno quando le piogge durante la maturazione avevano creato spaccature sulla polpa del frutto.
Inizia la vendita. Inizia l'asta. Un rituale nel rituale. Non ci sono apparecchiature elettriche, non c'è altro se non l'esperienza e le voci stentoree degli astatori che si mescolano alle offerte dei compratori. Al centro le varie partite di ciliegie, ciascuna con un pizzino scritto a mano che riporta il nome del produttore.
Ieri i prezzi sono oscillati da 1 euro a 3,50 euro, a seconda delle specialità del prodotto. Gli scarti ottenuti durante la selezione (ciliegie di piccole dimensioni o spaccate) e quelle che restano invendute finiscono alle conserverie.
Si andrà avanti così fino a fine giugno quando terminerà la raccolta delle ciliegie. Nel frattempo, anche stamattina un pezzettino di terra pugliese arriverà sulle tavole di tutto il mondo.