Daniela Mastrorilli, i consigli della psicologa per affrontare la quarantena

Di origini terlizzesi, vive a Roma da più di otto anni

lunedì 20 aprile 2020 0.24
A cura di Vincenza Urbano
Daniela Mastrorilli, trent'anni, è una psicologa di origini terlizzesi che da più di otto anni vive a Roma ove svolge la sua attività professionale. Laureatasi a Bari, si è specializzata nell'ambito della psicologia giuridica e ha trattato casi di affidamento, adozione e conflittualità genitoriale. Si occupa, in particolare, del disagio psicologico legato all'ansia, all'umore e all'alimentazione, nonché di prevenzione della violenza di genere. Lavora, inoltre, con le famiglie con bambini e adolescenti con disagio emotivo e/o disabili. Annovera tra i suoi successi anche una pubblicazione su di una rivista scientifica per una ricerca psicologica svolta a Taranto.

Mastrorilli attualmente lavora da casa, utilizzando Skype, così da creare e mantenere una relazione di aiuto e terapeutica. La terapia online, infatti, non ha confini e le dà la possibilità di mettersi a disposizione anche dei terlizzesi.

Come TerlizziViva abbiamo posto alcune domande alla psicologa nostra cittadina per chiederle alcuni suggerimenti su come affrontare questo difficile periodo di quarantena.

Dottoressa, quali consigli sente di rivolgere alle famiglie con bambini piccoli?
Come psicologa, il primo consiglio che sento di dare per grandi e piccoli è di organizzare la propria giornata, in quanto ciò permette di placare il livello di ansia.
Anche i bambini più piccoli e i bambini con disabilità vanno coinvolti in attività quotidiane semplici, per le quali sentono di dare un contributo alla famiglia intera, ad esempio facendo piccoli lavori domestici, come apparecchiare la tavola o spazzare.
I momenti di condivisione familiare, come guardare un film o fare un gioco di società, vanno alternati al tempo privato. Ognuno deve poter ricavarsi un piccolo spazio per sé.
Va limitato l'uso della televisione, che costantemente trasmette informazioni relative al Coronavirus. I genitori sono la rotta dei figli, quindi devono fare da filtro a ciò che passa a livello comunicativo e non verbale. I bambini sentono tutte le emozioni, anche se non dette ad alta voce, e i genitori in questa delicata fase non devono nascondere le proprie ma dare alle emozioni un nome, rassicurando che la situazione di lontananza da nonni e amici passerà presto. Ciò che non è dicibile assume sembianze mostruose per i nostri piccoli.
Le storie sono importantissime: attraverso le fiabe i bambini possono identificarsi con un personaggio e attraversare le criticità e le insidie attraverso i panni di un altro.
L'uso di dispositivi tecnologici va limitato al tempo dei saluti in video ad amichetti, educatrici e parenti. Lasciamo che i bambini provino noia, perché grazie ad essa possono sviluppare creatività e curiosità.

E agli adulti cosa suggerisce per tenersi in forma?
Per gli adulti consiglio di allenare il corpo quotidianamente attraverso brevi esercizi, perché corpo e mente sono strettamente legate e, se il primo è stimolato, stiamo meglio anche a livello psicologico.

A chi sta vivendo una condizione di coabitazione forzata, quale messaggio vuole comunicare?
Per le donne che dovessero trovarsi in una situazione di violenza, ricordo che è sempre attivo il numero 1522 e che allontanarsi da casa per chiedere aiuto è considerato uno stato di necessità, dunque possibile per la protezione personale e dei figli.

Daniela è stata a Terlizzi per le vacanze natalizie. Aveva in previsione di tornare dalla sua famiglia a marzo, ma la situazione di emergenza sanitaria non lo ha reso possibile. «Ciò che mi manca di Terlizzi è l'aspetto di convivialità e condivisione che è difficile da ritrovare e riprodurre nella grande città. Ancor più in questo periodo, mi mancano le passeggiate a Sovereto in bicicletta e quell'aspetto legato alle tradizioni che si tramandano e che scrivono la nostra storia di cittadini», ci confida la psicologa.

Nel suo tempo libero legge tanto, soprattutto all'aria aperta, sul balcone della sua casa romana. Si rilassa, inoltre, prendendosi cura delle piante. «Per lanciare un messaggio di speranza», conclude la dottoressa, «vorrei citare lo psicoanalista Jung, il quale scriveva che si può superare solo ciò che si è attraversato».