Daniela Zappatore al Sindaco: «Lei governa la città da solo»

Un duro post Facebook della coordinatrice di Città Civile riavvolge il nastro e torna sull'ultimo Consiglio comunale e sulle sue conseguenze a livello politico

domenica 7 giugno 2020
A cura di Gianluca Battista
«Non siedo più sugli scranni del Consiglio comunale, ma alzo la mano e chiedo la parola, da cittadina. Lo faccio perché, come sempre, lei sindaco, ha una grande abilità: quella di rappresentare la realtà non così come è, ma come le conviene che sia».

Inizia così un lungo post di Daniela Zappatore, coordinatrice di Città Civile, già Consigliera comunale del movimento d'opposizione alla Giunta guidata da Ninni Gemmato. Una Giunta apparsa giovedì sera scollata al suo interno ed in difficoltà.

Proprio su quella assise, che potrebbe aver segnato uno spartiacque nel secondo mandato del primo cittadino, la Zappatore si sofferma: «Ad eccezione di pochi fedelissimi - scrive - lo hanno capito in molti, ma lei continua a giocare e a tirare la corda. Quando si spezzerà a cadere non sarà soltanto lei e chi ancora le dà credito, ma Terlizzi tutta si ritroverà a terra ( già lo è). E le assicuro che provare a rialzarla sarà difficilissimo.
Gli anni di malgoverno e soprattutto di assenza di governo
- continua l'esponente di Città Civile - avranno prodotto danni tali che la città continuerà a soffrire ancora a lungo. Nel Consiglio comunale di giovedì sera, che mi ha tenuto sveglia fino a tardi, lei si è trovato senza maggioranza. La SUA maggioranza ha lasciato l'aula accusandola di mancanza di rispetto e di assenza totale di condivisione. E non è certo stata una novità».

Secondo Daniela Zappatore questo modo di concepire il governo della città avrebbe impedito «il regolare e produttivo svolgimento dei consigli comunali, delle commissioni e di ogni altra attività che comporti l'apporto di tutti. Ma a lei - scrive ancora la coordinatrice rivolgendosi a Ninni Gemmato - il disagio dei suoi consiglieri non interessa, a lei non interessa "GOVERNARE CON", insieme a qualcuno, lei governa la città da solo e tanto le basta».

Infine Daniela Zappatore esprime la propria perplessità sulla maniera in cui si è sviluppato il dibattito all'interno della massima assise quando si sono toccati temi spinosi: «Gli unici ad offendere (come sempre), a provocare, a minacciare, a sbeffeggiare degli avversari politici più che mai corretti e pacati siete stati solo voi. A tratti anche patetici. Una strategia becera e fanciullesca, forse l' unica, per provare a minare la credibilità dei Consiglieri di opposizione che hanno fatto la cosa più giusta che potevano fare: far emergere l' inconsistenza e la piccolezza di questa Amministrazione. Ma l' unica credibilità che avete minato è stata, ancora una volta, la vostra.
Come ripete spesso il Consigliere che mi rappresenta, Vito D'amato, che giovedì ha dato ottimi contributi, in scienza e coscienza ho detto quello che penso. E quello che penso è frutto di quanto vedo»,
è la conclusione.