"Day one of one", un'installazione sperimentale nel centro di Terlizzi
L'interessante progetto è curato dall'artista Nicoletta De Santoli e si potrà visitare fino a giovedì
lunedì 5 settembre 2022
13.30
È stata aperta al pubblico giovedì, e resterà visitabile fino al prossimo 8 settembre, "Day one of one", l'installazione site-specific della 24enne terlizzese Nicoletta De Santoli, studentessa di arti visive all'Università di Bologna. Un luogo che la giovane artistica non ha esitato a definire "profano": «Il mio intervento, che indaga il tema della metamorfosi tra invisibilità e visibilità, consiste nell'aver ricoperto con quintali di sabbia il pavimento di una casa abbandonata al civico 67 di Corso Garibaldi, nel centro storico della nostra città» è quanto osservato da De Santoli.
L'obiettivo di "Day one of one" è riprodurre il meccanismo della metamorfosi continua attraverso l'inesorabile e costante spostamento della sabbia, per "dimostrare" che nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma. «L'opera unisce un medium visibilmente mobile, come la sabbia, con il pavimento di una casa abbandonata, spazio apparentemente immobile» ha spiegato l'artista di Terlizzi. «L'azione prodotta dalle tracce lasciate dai visitatori nonché dalla polvere, dai tarli e dalle correnti d'aria, concorre a modificare quotidianamente la disposizione originaria dei granelli, rendendo visibile il cambiamento inarrestabile della sua forma».
Lo spazio che ospita l'installazione è un appartamento privato di famiglia, in disuso dal 2018 e collocato nel centro storico della città: «La casa, prima di essere abbandonata, è stata abitata da una prozia a cui non era stato concesso di diventare suora» ha raccontato De Santoli. «Gli ultimi lavori di rinnovamento effettuati nella casa risalgono agli anni '60, tanto che, all'interno dell'abitazione, il tempo sembra essersi fermato».
La 24enne artista terlizzese, terminati gli studi liceali di pittura e scultura, ha approfondito le sue conoscenze teoriche laureandosi in Lettere moderne all'Università di Bari e cimentandosi nella scrittura di critica artistica. Il trasferimento nel capoluogo emiliano per ragioni di studio le ha consentito di avviare proficue collaborazioni con le realtà locali. "Day one of one" è un progetto di sperimentazione personale e concettuale decisamente interessante, che vale la pena visitare.
Foto di Vito Lauciello
L'obiettivo di "Day one of one" è riprodurre il meccanismo della metamorfosi continua attraverso l'inesorabile e costante spostamento della sabbia, per "dimostrare" che nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma. «L'opera unisce un medium visibilmente mobile, come la sabbia, con il pavimento di una casa abbandonata, spazio apparentemente immobile» ha spiegato l'artista di Terlizzi. «L'azione prodotta dalle tracce lasciate dai visitatori nonché dalla polvere, dai tarli e dalle correnti d'aria, concorre a modificare quotidianamente la disposizione originaria dei granelli, rendendo visibile il cambiamento inarrestabile della sua forma».
Lo spazio che ospita l'installazione è un appartamento privato di famiglia, in disuso dal 2018 e collocato nel centro storico della città: «La casa, prima di essere abbandonata, è stata abitata da una prozia a cui non era stato concesso di diventare suora» ha raccontato De Santoli. «Gli ultimi lavori di rinnovamento effettuati nella casa risalgono agli anni '60, tanto che, all'interno dell'abitazione, il tempo sembra essersi fermato».
La 24enne artista terlizzese, terminati gli studi liceali di pittura e scultura, ha approfondito le sue conoscenze teoriche laureandosi in Lettere moderne all'Università di Bari e cimentandosi nella scrittura di critica artistica. Il trasferimento nel capoluogo emiliano per ragioni di studio le ha consentito di avviare proficue collaborazioni con le realtà locali. "Day one of one" è un progetto di sperimentazione personale e concettuale decisamente interessante, che vale la pena visitare.
Foto di Vito Lauciello