De Chirico: «Morte Papa Francesco silenzio che pesa sul cuore del mondo»
Il cordoglio profondo del sindaco di Terlizzi
lunedì 21 aprile 2025
14.53
«La morte di Papa Francesco lascia un vuoto profondo, un silenzio che pesa nel cuore del mondo. È stato un leader vero, un punto di riferimento per milioni di persone, con la Sua semplicità e il Suo coraggio di parlare per gli ultimi».
Così il sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, a qualche ora dalla notizia, diffusa dal Camerlengo Cardinal Kevin Joseph Farrell, del decesso del pontefice.
«Ho avuto la fortuna di visitare più volte Santa Marta, di pregare nella cappella privata del Santo Padre, un luogo che trasmetteva la Sua spiritualità autentica - ha spiegato De Chirico -. Ho custodito con emozione una lettera in cui mi ringraziava per l'affetto della nostra città, un gesto che mostra quanto fosse vicino a ciascuno di noi. Ero presente, poco dopo la Sua elezione, nella Sala Nervi, quando ha incontrato i maestri di tennis e ha ricevuto dal presidente della Federazione Italiana Tennis una racchetta bianca, creata esclusivamente per l'occasione – un momento di gioia e umanità che non dimenticherò. Quando venne a Molfetta partecipai alla santa Messa sul porto insieme ai miei figli.
Se ne va in un mese simbolico, quello dei Grandi - è la sottolineatura che guarda al passato recente della Chiesa Cattolica -: vent'anni dopo Papa Giovanni Paolo II, trentadue anni dopo don Tonino Bello. Grazie, Papa Francesco, grazie Jorge Bergoglio, per averci insegnato a vivere con il cuore aperto, a costruire ponti di pace e a non dimenticare gli ultimi», ha concluso il primo cittadino di Terlizzi interpretando il sentimento di molti dei suoi amministrati.
Ha ragione il sindaco, forse lassù qualcuno preferisce cogliere i suoi fiori più belli in aprile. O forse no, forse lassù non fanno distinzioni e credono che siamo tutti fiori bellissimi.
Così il sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, a qualche ora dalla notizia, diffusa dal Camerlengo Cardinal Kevin Joseph Farrell, del decesso del pontefice.
«Ho avuto la fortuna di visitare più volte Santa Marta, di pregare nella cappella privata del Santo Padre, un luogo che trasmetteva la Sua spiritualità autentica - ha spiegato De Chirico -. Ho custodito con emozione una lettera in cui mi ringraziava per l'affetto della nostra città, un gesto che mostra quanto fosse vicino a ciascuno di noi. Ero presente, poco dopo la Sua elezione, nella Sala Nervi, quando ha incontrato i maestri di tennis e ha ricevuto dal presidente della Federazione Italiana Tennis una racchetta bianca, creata esclusivamente per l'occasione – un momento di gioia e umanità che non dimenticherò. Quando venne a Molfetta partecipai alla santa Messa sul porto insieme ai miei figli.
Se ne va in un mese simbolico, quello dei Grandi - è la sottolineatura che guarda al passato recente della Chiesa Cattolica -: vent'anni dopo Papa Giovanni Paolo II, trentadue anni dopo don Tonino Bello. Grazie, Papa Francesco, grazie Jorge Bergoglio, per averci insegnato a vivere con il cuore aperto, a costruire ponti di pace e a non dimenticare gli ultimi», ha concluso il primo cittadino di Terlizzi interpretando il sentimento di molti dei suoi amministrati.
Ha ragione il sindaco, forse lassù qualcuno preferisce cogliere i suoi fiori più belli in aprile. O forse no, forse lassù non fanno distinzioni e credono che siamo tutti fiori bellissimi.