Dieci mesi di domiciliari al "re" del contrabbando
Gli fu confiscata una villa bunker a Terlizzi
martedì 12 gennaio 2016
13.13
Dieci mesi di arresti domiciliari per aver disatteso gli obblighi legati alla sorveglianza speciale. Questa è la pena che dovrà scontare Francesco Grosso, quarantenne, considerato dagli inquirenti il re del contrabbando e della contraffazione in tutta la zona tra Molfetta e Terlizzi. L'uomo è stato raggiunto dal provvedimento a seguito di una segnalazione, che risale al 2014, presentata dai carabinieri. All'epoca l'uomo disattese gli obblighi imposti dalla sorveglianza speciale. Ora è arrivato il provvedimento.
Come si ricorderà sempre e Grosso, nel 2014, la Guardia di Finanza sequestrò beni mobili e immobili, compresa una mega villa con piscina, per questione legate al fisco tenendo l'uomo un tenore di vita decisamente spropositato rispetto al reddito dichiarato. Attraverso la moglie, aveva acquistato, proprio a Terlizzi, un fabbricato con annesso terreno agricolo che poi aveva trasformato in una villa "bunker" dotata di un sofisticato impianto di videosorveglianza controllabile a distanza, con all'ingresso due leoni in pietra. Tra i beni sottoposti a sequestro, oltre alla villa, un terreno agricolo, tre autovetture (di cui 2 intestate alla moglie 35enne ed una al nipote 22enne), quattro rapporti bancari e beni mobili di valore rinvenuti all'interno dell'abitazione. Quegli stessi beni, nei mesi scorsi, sono stati confiscati. Ora, per altra vicenda, sono arrivati i domiciliari.
Come si ricorderà sempre e Grosso, nel 2014, la Guardia di Finanza sequestrò beni mobili e immobili, compresa una mega villa con piscina, per questione legate al fisco tenendo l'uomo un tenore di vita decisamente spropositato rispetto al reddito dichiarato. Attraverso la moglie, aveva acquistato, proprio a Terlizzi, un fabbricato con annesso terreno agricolo che poi aveva trasformato in una villa "bunker" dotata di un sofisticato impianto di videosorveglianza controllabile a distanza, con all'ingresso due leoni in pietra. Tra i beni sottoposti a sequestro, oltre alla villa, un terreno agricolo, tre autovetture (di cui 2 intestate alla moglie 35enne ed una al nipote 22enne), quattro rapporti bancari e beni mobili di valore rinvenuti all'interno dell'abitazione. Quegli stessi beni, nei mesi scorsi, sono stati confiscati. Ora, per altra vicenda, sono arrivati i domiciliari.